A for A, una immagine per volta, è questa la formula che Mauro Mininel, fotografo Torinese che vive e lavora a Roma, sceglie per mostrare al pubblico Coffee breack, il suo ultimo lavoro fotografico, in bianco e nero di forte intensità.
Stimolato dalla singolarità dell’essere umano, dal semplice passante come dal personaggio illustre, Mininel sviluppa negli anni la sua passione per l’immagine in bianco e nero, per i chiaroscuri , per le atmosfere rarefatte e ricche di climax.
Lacerato da esigenze primarie e passione per l’immagine, Mauro Mininel pone all’interno dei suoi scatti tutta la rabbia generata dalle sue “precarietà” quotidiane, assieme ad un sorriso beffardo che permea e connota tutta la sua produzione.
A soli 23 anni è reporter a Lubiana degli eventi che porteranno la Slovenia all’indipendenza, è poi fotoreporter per il Messaggero Veneto ed il Piccolo, lavora a fianco di registi come Gianni Lepre e Paolo Fattori, collaboratore della Global Communication, realizza video e cortometraggi per la committenza pubblica e privata, e nella Capitale dove si stabilisce , a cavallo del nuovo millennio, Mininel ritrova tutte le contraddizioni che da sempre lo affascinano e al contempo lo immalinconiscono, prima tra tutte quella relativa all’antitesi tra mondo esteriore e realtà interiore.
In Coffee breack, che Mauro Mininel propone in mostra al Sabìr , esponendo una sola foto a settimana, e creando quasi un evento-rassegna, il tema cardine amore- morte ci parla attraverso i bianco neri di immagini dalla doppia chiave di lettura: quella meramente oggettiva fatta di persone ed oggetti , e quella irrazionale, capace di raccontare il prodromo o l’epilogo di una storia in cui si colgono le sfumature di sofferenza e passione intelaiate attorno ad una sottile , tragicamente ironica cornice di spiritualità.
Mininel in questa esposizione singolare ed articolata , affida il “sonoro” delle sue immagini a Simona Faraone, nota dj italiana giornalista musicale e produttrice, che in uno special guest dedicato esclusivamente all’evento, esprimerà le sue sonorità ispirandosi all’opera in esposizione, per ogni vernissage.