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Massimo Gatti – Wind Shapes
una sequenza di immagini fotografiche dove, sulla linea di confine tra il bianco e il nero, delimitati dalla bruciatura rossa di fine rullino, emergono storie forti impresse nei volti
Comunicato stampa
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“Borderline”: un progetto artistico che racconta per immagini fotografiche la sofferenza e la fragilità della condizione umana.
Contemporaneamente all’esposizione “Wind Shapes”, alla Galleria Cardi di Milano, Massimo Gatti espone, in anteprima, “Borderline” una sequenza di immagini fotografiche dove, sulla linea di confine tra il bianco e il nero, delimitati dalla bruciatura rossa di fine rullino, emergono storie forti impresse nei volti, negli sguardi e nei gesti di uomini e donne che hanno vinto la loro battaglia nella vita.
Scrive Antonio Calabrò nella sua prefazione del catalogo:
… come Massimo Gatti (finanziere, per mestiere e invece, per passione e diletto, attento e compassionevole indagatore di stati d’animo da fissare in immagini), per spiegare questo suo “Borderline” fa ragionamenti di frontiera. Confessa,infatti, di “provare da sempre una forte attrazione per le linee di confine”. E spiega: “Mi affascina quello che avviene al limite degli opposti, la fine che genera inizio e anche quella sorta di senso di rischio che ogni confine porta con se”.
Continua, “Borderline”, così: “vuol essere la storia di un'andata e un ritorno, la fine di un inferno, la testimonianza della capacità di riattraversare quella linea di confine che porta verso un nuovo inizio. Un bianco assoluto, tutto da scrivere”. Le foto sono volti muti. L’immaginazione può suggerire storie, confidenze, confessioni. Racconto d’umanità.
Contemporaneamente all’esposizione “Wind Shapes”, alla Galleria Cardi di Milano, Massimo Gatti espone, in anteprima, “Borderline” una sequenza di immagini fotografiche dove, sulla linea di confine tra il bianco e il nero, delimitati dalla bruciatura rossa di fine rullino, emergono storie forti impresse nei volti, negli sguardi e nei gesti di uomini e donne che hanno vinto la loro battaglia nella vita.
Scrive Antonio Calabrò nella sua prefazione del catalogo:
… come Massimo Gatti (finanziere, per mestiere e invece, per passione e diletto, attento e compassionevole indagatore di stati d’animo da fissare in immagini), per spiegare questo suo “Borderline” fa ragionamenti di frontiera. Confessa,infatti, di “provare da sempre una forte attrazione per le linee di confine”. E spiega: “Mi affascina quello che avviene al limite degli opposti, la fine che genera inizio e anche quella sorta di senso di rischio che ogni confine porta con se”.
Continua, “Borderline”, così: “vuol essere la storia di un'andata e un ritorno, la fine di un inferno, la testimonianza della capacità di riattraversare quella linea di confine che porta verso un nuovo inizio. Un bianco assoluto, tutto da scrivere”. Le foto sono volti muti. L’immaginazione può suggerire storie, confidenze, confessioni. Racconto d’umanità.
20
settembre 2005
Massimo Gatti – Wind Shapes
Dal 20 al 30 settembre 2005
fotografia
Location
GALLERIA CARDI
Milano, Via Marco De Marchi, 2, (Milano)
Milano, Via Marco De Marchi, 2, (Milano)
Vernissage
20 Settembre 2005, ore 17
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore