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Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia
Fondazione 3M espone alla Collezione Peggy Guggenheim le foto della galleria fondata nel 1967 da Lanfranco Colombo
Comunicato stampa
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Venerdì 11 novembre alle ore 18,30, presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, viene inaugurata la mostra “Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia” che rende omaggio all’attività della galleria fondata nel 1967 da Lanfranco Colombo. La mostra proseguirà fino all’8 gennaio con orario 10-18, tranne il martedì e il 25 dicembre.
Per ricordare l’attività di quella che nacque come prima galleria al mondo completamente ed esclusivamente dedicata alla fotografia, Fondazione 3M ha deciso di allestire una mostra che raccoglie le opere di alcuni dei più significativi fotografi che hanno esposto negli spazi de “Il Diaframma”. Dopo i successi ottenuti con le mostre “Giovanni Verga Scrittore Fotografo” (Arengario di Milano) e “Luxardo. La voluttà e il sogno” (Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e Teatro Regio, Torino) Fondazione 3M riapre i suoi archivi per permettere anche al grande pubblico di fruire dei suoi “gioielli”. L’Archivio Fotografico della Fondazione 3M Italia, conserva trentamila fotografie tra lastre, dagherrotipi, stampe originali e negativi. In questo spazio è raccolta la storia del marchio Ferrania e dell’omonima rivista che, dal ’46 al ’67, ha raccontato la storia del nostro paese attraverso le foto e l’evoluzione del costume.
Con la mostra “Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia” si avrà così l’occasione di analizzare da vicino una sorta di sintetica storia della fotografia dagli anni Sessanta ad oggi che spazia dal reportage alla ricerca, dal ritratto alla fotografia naturalistica, dalla moda allo still life. Accanto agli autori italiani – e si può dire che dal Diaframma siano passati quasi tutti i più grandi fotografi nazionali – compaiono infatti molti esponenti di spicco della fotografia francese, americana, inglese, giapponese, spagnola, tedesca.
Il 13 aprile 1967 in via Brera 10 a Milano alle ore 18 si inaugurava una mostra fotografica di Paolo Monti che raccoglieva, accanto alle classiche immagini in bianconero di questo autore, passato al professionismo nel 1954, anche alcune ricerche astratte sul colore. Quel giorno era nata una galleria che avrebbe avuto una parte significativa nella storia della fotografia italiana: si chiamava “Il Diaframma” e l’aveva inaugurata un dirigente industriale milanese dominato dalla passione per la fotografia, Lanfranco Colombo. Colombo si era già segnalato come fotografo – nel 1963 vincendo il Premio Miami per il libro “Cinque Rune” e l’anno dopo il Premio
Nadar per “Ex Oriente” – e come editore: nel 1966 aveva dato vita alla casa editrice Il Diaframma e all’edizione italiana della rivista americana “Popular Photography”. Ma è l’apertura della galleria, la prima al mondo completamente dedicata all’arte fotografica, che gli conferisce quel ruolo di punto di riferimento che gli sarà unanimemente riconosciuto.
Per molti anni, infatti, nei due piani della galleria sono passati autori italiani e stranieri di straordinaria importanza, alcuni già affermati come Giovanni Gastel, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, altri che lo sarebbero diventati dopo aver esordito proprio su quelle pareti, come Gabriele Basilico o Giuseppe Pino.
Se è impossibile sintetizzare in poche righe la lunghissima storia de Il Diaframma, durata quasi trent’anni, è facile capire l’importanza di una galleria che ha traghettato la fotografia italiana dall’epoca pionieristica di quando interessava solo ai pochi addetti ai lavori a quella attuale che finalmente le riconosce il ruolo e l’importanza che le compete. Se oggi in Italia vi sono gallerie, festival, scuole, rassegne di valore anche internazionale, ciò è anche dovuto alla strada che quasi quarant’anni fa Il Diaframma ha cominciato a indicare facendo diventare la galleria un punto di incontro da cui sono nate innumerevoli idee.
Per ricordare l’attività di quella che nacque come prima galleria al mondo completamente ed esclusivamente dedicata alla fotografia, Fondazione 3M ha deciso di allestire una mostra che raccoglie le opere di alcuni dei più significativi fotografi che hanno esposto negli spazi de “Il Diaframma”. Dopo i successi ottenuti con le mostre “Giovanni Verga Scrittore Fotografo” (Arengario di Milano) e “Luxardo. La voluttà e il sogno” (Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e Teatro Regio, Torino) Fondazione 3M riapre i suoi archivi per permettere anche al grande pubblico di fruire dei suoi “gioielli”. L’Archivio Fotografico della Fondazione 3M Italia, conserva trentamila fotografie tra lastre, dagherrotipi, stampe originali e negativi. In questo spazio è raccolta la storia del marchio Ferrania e dell’omonima rivista che, dal ’46 al ’67, ha raccontato la storia del nostro paese attraverso le foto e l’evoluzione del costume.
Con la mostra “Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia” si avrà così l’occasione di analizzare da vicino una sorta di sintetica storia della fotografia dagli anni Sessanta ad oggi che spazia dal reportage alla ricerca, dal ritratto alla fotografia naturalistica, dalla moda allo still life. Accanto agli autori italiani – e si può dire che dal Diaframma siano passati quasi tutti i più grandi fotografi nazionali – compaiono infatti molti esponenti di spicco della fotografia francese, americana, inglese, giapponese, spagnola, tedesca.
Il 13 aprile 1967 in via Brera 10 a Milano alle ore 18 si inaugurava una mostra fotografica di Paolo Monti che raccoglieva, accanto alle classiche immagini in bianconero di questo autore, passato al professionismo nel 1954, anche alcune ricerche astratte sul colore. Quel giorno era nata una galleria che avrebbe avuto una parte significativa nella storia della fotografia italiana: si chiamava “Il Diaframma” e l’aveva inaugurata un dirigente industriale milanese dominato dalla passione per la fotografia, Lanfranco Colombo. Colombo si era già segnalato come fotografo – nel 1963 vincendo il Premio Miami per il libro “Cinque Rune” e l’anno dopo il Premio
Nadar per “Ex Oriente” – e come editore: nel 1966 aveva dato vita alla casa editrice Il Diaframma e all’edizione italiana della rivista americana “Popular Photography”. Ma è l’apertura della galleria, la prima al mondo completamente dedicata all’arte fotografica, che gli conferisce quel ruolo di punto di riferimento che gli sarà unanimemente riconosciuto.
Per molti anni, infatti, nei due piani della galleria sono passati autori italiani e stranieri di straordinaria importanza, alcuni già affermati come Giovanni Gastel, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, altri che lo sarebbero diventati dopo aver esordito proprio su quelle pareti, come Gabriele Basilico o Giuseppe Pino.
Se è impossibile sintetizzare in poche righe la lunghissima storia de Il Diaframma, durata quasi trent’anni, è facile capire l’importanza di una galleria che ha traghettato la fotografia italiana dall’epoca pionieristica di quando interessava solo ai pochi addetti ai lavori a quella attuale che finalmente le riconosce il ruolo e l’importanza che le compete. Se oggi in Italia vi sono gallerie, festival, scuole, rassegne di valore anche internazionale, ciò è anche dovuto alla strada che quasi quarant’anni fa Il Diaframma ha cominciato a indicare facendo diventare la galleria un punto di incontro da cui sono nate innumerevoli idee.
11
novembre 2005
Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia
Dall'undici novembre 2005 all'otto gennaio 2006
fotografia
Location
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Venezia, Dorsoduro, 701, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 701, (Venezia)
Orario di apertura
10-18. Chiuso il martedì e il 25 dicembre
Vernissage
11 Novembre 2005, ore 18,30
Autore