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Mythologica et Erotica. Arte e cultura dall’antichità al XVIII secolo
una raffinata, originale esposizione temporanea ideata con l’intento di valorizzare la prestigiosa raccolta di cammei e intagli medicei custoditi tra le collezioni del museo
Comunicato stampa
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Dal prossimo 2 ottobre fino al 15 maggio 2006 il Museo degli Argenti, in Palazzo Pitti, a Firenze ospiterà Mythologica et Erotica. Arte e cultura dall’antichità al XVIII secolo, una raffinata, originale esposizione temporanea ideata dalla Direttrice del Museo Ornella Casazza con l’intento di valorizzare la prestigiosa raccolta di cammei e intagli medicei custoditi tra le collezioni del museo, raffiguranti temi che si riferiscono ai miti più diffusi fin dall’antichità.
La mostra, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dal Museo degli Argenti e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, esporrà duecentotredici opere provenienti da prestigiosi musei italiani e stranieri e da collezioni private. Tali opere privilegiano l’eros nelle sue interpretazioni letterarie e figurative attinte dal ricchissimo repertorio della mitologia greca e romana, la cui rappresentazione fu, a partire dal Rinascimento, al centro degli interessi di quel colto pubblico di facoltosi collezionisti ai quali erano destinati i raffinati e costosissimi esemplari di questa difficile arte. I miti più fantastici e misteriosi divennero parte di un codice culturalmente e stilisticamente elevato, ideale per la formulazione d’immagini volutamente sfuggenti e ambigue, a volte sessualmente esplicite. La fantasia erotica cinquecentesca trovò, infatti, nelle avventure di dei ed eroine un repertorio già pronto di temi e di forme, in cui al significato dichiarato spesso si affiancava, o si sovrapponeva, un complesso di simboli criptici che ne permettevano una diversa e più sottile lettura.
La mostra indaga questo aspetto, presentando al pubblico un selezionato gruppo di opere di notevole qualità tecnica e stilistica, raffiguranti episodi mitologici carichi di una forte componente maliziosa e amorosa, ma anche edificante e dimostrativa. Attraverso il confronto con dipinti, pitture murali, sculture, stampe, avori, porcellane e gioielli appartenenti a un ampio arco cronologico, l’evento cerca di documentare ai visitatori i mutamenti iconografici dei temi e la trasformazione del loro significato. Sarà così possibile cogliere la densità simbolica insita in storie come quella di Europa, di Leda, di Proserpina o di altre fanciulle amate e possedute dagli Dei; vicende esemplificative di quanto le passioni, alimentate dalle potenti frecce di Cupido, possano celare delle insidie. Un ruolo privilegiato avranno, inoltre, tutte quelle rappresentazioni legate al ciclo di Venere, all’iconografia androgina d’Ermafrodito, al rito dionisiaco, con il suo erotismo apertamente manifesto.
La presenza all’interno della mostra di opere appartenenti a diverse categorie artistiche fornirà altresì termini di confronto, ma anche la possibilità di prendere confidenza con creazioni destinate in origine ad alimentare un sistema iconico privato, accessibile solo pochi eletti, formato oltre che dalle gemme, da statue e affreschi, da monete e medaglie da incisioni, tele e tavole anche di piccolo formato, gelosamente custodite in speciali ambienti, scrittoi e studioli, adibiti alla meditazione e a un certo tipo di svago dalla forte componente intellettuale.
La mostra, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dal Museo degli Argenti e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, esporrà duecentotredici opere provenienti da prestigiosi musei italiani e stranieri e da collezioni private. Tali opere privilegiano l’eros nelle sue interpretazioni letterarie e figurative attinte dal ricchissimo repertorio della mitologia greca e romana, la cui rappresentazione fu, a partire dal Rinascimento, al centro degli interessi di quel colto pubblico di facoltosi collezionisti ai quali erano destinati i raffinati e costosissimi esemplari di questa difficile arte. I miti più fantastici e misteriosi divennero parte di un codice culturalmente e stilisticamente elevato, ideale per la formulazione d’immagini volutamente sfuggenti e ambigue, a volte sessualmente esplicite. La fantasia erotica cinquecentesca trovò, infatti, nelle avventure di dei ed eroine un repertorio già pronto di temi e di forme, in cui al significato dichiarato spesso si affiancava, o si sovrapponeva, un complesso di simboli criptici che ne permettevano una diversa e più sottile lettura.
La mostra indaga questo aspetto, presentando al pubblico un selezionato gruppo di opere di notevole qualità tecnica e stilistica, raffiguranti episodi mitologici carichi di una forte componente maliziosa e amorosa, ma anche edificante e dimostrativa. Attraverso il confronto con dipinti, pitture murali, sculture, stampe, avori, porcellane e gioielli appartenenti a un ampio arco cronologico, l’evento cerca di documentare ai visitatori i mutamenti iconografici dei temi e la trasformazione del loro significato. Sarà così possibile cogliere la densità simbolica insita in storie come quella di Europa, di Leda, di Proserpina o di altre fanciulle amate e possedute dagli Dei; vicende esemplificative di quanto le passioni, alimentate dalle potenti frecce di Cupido, possano celare delle insidie. Un ruolo privilegiato avranno, inoltre, tutte quelle rappresentazioni legate al ciclo di Venere, all’iconografia androgina d’Ermafrodito, al rito dionisiaco, con il suo erotismo apertamente manifesto.
La presenza all’interno della mostra di opere appartenenti a diverse categorie artistiche fornirà altresì termini di confronto, ma anche la possibilità di prendere confidenza con creazioni destinate in origine ad alimentare un sistema iconico privato, accessibile solo pochi eletti, formato oltre che dalle gemme, da statue e affreschi, da monete e medaglie da incisioni, tele e tavole anche di piccolo formato, gelosamente custodite in speciali ambienti, scrittoi e studioli, adibiti alla meditazione e a un certo tipo di svago dalla forte componente intellettuale.
02
ottobre 2005
Mythologica et Erotica. Arte e cultura dall’antichità al XVIII secolo
Dal 02 ottobre 2005 al 15 maggio 2006
arte antica
arte moderna
arti decorative e industriali
arte moderna
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO PITTI – MUSEO DEGLI ARGENTI
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Sito web
www.firenze2006.it
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA
Curatore