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Mattia Insolera – Indocina: tramonto degli ideali
personale del vincitore di Attenzione Talento Fotografico Fnac 2005
Comunicato stampa
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Viet Nam e Cambogia: due paesi occidentali in questo boom economico che ricorda scene dell’Italia anni ’40 (lo scooter sta alla Topolino). Ma quello che viene recepito è forse solo la punta dell’iceberg della nostra cultura: Britney Spears e Francesco Totti. Idoli venerati al pari dei saggi della tradizione buddista in un sincretismo che può stordire il visitatore. Ma tutto può convivere in città come Saigon e Phnom Penh: le bandiere di propaganda comunista e i megaschermi pubblicitari, i casinò e i templi buddisti, giovani intenti allo struscio e cyclo trainati da disperati.
Città che ricordano le atmosfere di Blade Runner, stratificate su più livelli. Quello più basso, la strada, appartiene agli ultimi arrivati: le masse di contadini attratte come falene dalle luci della metropoli, grazie a quella scatola dei sogni che è la televisione. In qualsiasi capanna nella jungla o palafitta nelle campagne si ha pressoché la certezza di trovarne una (probabilmente alimentata da una batteria d’auto), cassa di risonanza di questo blob ideologico e merceologico.
Mattia Insolera
Biografia
Mattia Insolera è nato a Bologna nel 1977. Laureato in legge, inizia a dedicarsi alla fotografia. Nel 2002 vince il premio Iceberg, promosso dal comune di Bologna, nella categoria reportage, nel 2003 il premio Alberobello portfolio e nel 2004 il premio Canon come miglior portfolio digitale Sue fotografie sono state pubblicate dai più importanti magazine italiani e stranieri: Vogue Italia, Io Donna, Photo Italia, Specchio, Musica, Tutto, Tv sorrisi e canzoni.
Quello della Scimmia è un segno sempre in movimento e pieno di energia.
Per il Vietnam, un paese in cui tradizione e modernità convivono rincorrendosi, il 2004 è stato un anno ricco di sfide e cambiamenti.
Il 22 gennaio, nella notte del TET (capodanno) il paese ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza. Il Vietnam è ora unito e governato da un sistema comunista dal sapore asiatico, fatto di tradizione, liberalizzazione e manodopera a basso costo.
La profonda differenza economica tra la campagna e le città ha provocato una migrazione selvaggia verso quet’ultime con tutti i problemi che ne conseguono: prostituzione, delinquenza, bambini di strada, sfruttamento. Questa umanità si ammassa sull’altra riva del fiume Saigon in baracche sovrastate da enormi insegne pubblicitarie ad uso e consumo di chi vive nella city.
In questa situazione caotica il blob ideologico è lampante. Mega schermi che trasmettono immagini pubblicitarie, bandiere con slogan di propaganda comunista. Giovani griffatissimi intenti allo struscio e cyclò trainati da disperati.
L’apertura del comunismo ha fatto anche riemergere culti e tradizioni che erano state messe in disparte. Protestantesimo e cattolicesimo, vivono una forte rinascita.
Nel periodo del Tet, festività buddista per eccellenza, si assiste ad un curioso sincretismo: come per contagio le occasioni di preghiera si moltiplicano anche per i cattolici. Decine di coppiette in sella agli scooter partecipano rapite ad una messa drive-in.
Francesco Bianchi
Città che ricordano le atmosfere di Blade Runner, stratificate su più livelli. Quello più basso, la strada, appartiene agli ultimi arrivati: le masse di contadini attratte come falene dalle luci della metropoli, grazie a quella scatola dei sogni che è la televisione. In qualsiasi capanna nella jungla o palafitta nelle campagne si ha pressoché la certezza di trovarne una (probabilmente alimentata da una batteria d’auto), cassa di risonanza di questo blob ideologico e merceologico.
Mattia Insolera
Biografia
Mattia Insolera è nato a Bologna nel 1977. Laureato in legge, inizia a dedicarsi alla fotografia. Nel 2002 vince il premio Iceberg, promosso dal comune di Bologna, nella categoria reportage, nel 2003 il premio Alberobello portfolio e nel 2004 il premio Canon come miglior portfolio digitale Sue fotografie sono state pubblicate dai più importanti magazine italiani e stranieri: Vogue Italia, Io Donna, Photo Italia, Specchio, Musica, Tutto, Tv sorrisi e canzoni.
Quello della Scimmia è un segno sempre in movimento e pieno di energia.
Per il Vietnam, un paese in cui tradizione e modernità convivono rincorrendosi, il 2004 è stato un anno ricco di sfide e cambiamenti.
Il 22 gennaio, nella notte del TET (capodanno) il paese ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza. Il Vietnam è ora unito e governato da un sistema comunista dal sapore asiatico, fatto di tradizione, liberalizzazione e manodopera a basso costo.
La profonda differenza economica tra la campagna e le città ha provocato una migrazione selvaggia verso quet’ultime con tutti i problemi che ne conseguono: prostituzione, delinquenza, bambini di strada, sfruttamento. Questa umanità si ammassa sull’altra riva del fiume Saigon in baracche sovrastate da enormi insegne pubblicitarie ad uso e consumo di chi vive nella city.
In questa situazione caotica il blob ideologico è lampante. Mega schermi che trasmettono immagini pubblicitarie, bandiere con slogan di propaganda comunista. Giovani griffatissimi intenti allo struscio e cyclò trainati da disperati.
L’apertura del comunismo ha fatto anche riemergere culti e tradizioni che erano state messe in disparte. Protestantesimo e cattolicesimo, vivono una forte rinascita.
Nel periodo del Tet, festività buddista per eccellenza, si assiste ad un curioso sincretismo: come per contagio le occasioni di preghiera si moltiplicano anche per i cattolici. Decine di coppiette in sella agli scooter partecipano rapite ad una messa drive-in.
Francesco Bianchi
21
settembre 2005
Mattia Insolera – Indocina: tramonto degli ideali
Dal 21 settembre al 26 ottobre 2005
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9-20. Domenica 10- 20
Vernissage
21 Settembre 2005, ore 18.30
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