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Elena Arzuffi – Sull’acqua
Nelle fotografie e nel video H2O di Elena Arzuffi, in tutti i suoi disegni, si ritrova la natura diretta di quello sguardo, senza connotazioni superflue, senza troppe sovrapposizioni di idee
Comunicato stampa
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Elena Arzuffi: sull’acqua
In questa mostra c’è un senso pieno di scoperta che appartiene ad una particolare stagione della nostra vita. Difficilmente lo si prova dopo l’infanzia. In genere resta imprigionato tra una pagina e l’altra del nostro sussidiario delle elementari, ce ne possiamo ricordare solo se abbiamo la fortuna di riaprire vecchi libri per nuovi bambini. Si tratta di quello strano stupore, non puramente lirico, che coglie chi, per la prima volta, scopre in elementi naturali, semplici come l’acqua, mondi interi da esplorare. È una vera e propria rivoluzione dello sguardo, un momento dalle potenzialità creative illimitate. Solo l’infanzia della scienza ci ha donato viaggi irripetibili come quelli raccontatici da Jules Verne. Perché questo momento abbia luogo è necessaria l’unione di una completa disponibilità alla scoperta con un’incrollabile fiducia in verità naturali e inoppugnabili, è quel momento in cui ci si innamora ciecamente delle possibilità della mente senza sospettare che la semplicità degli elementi possa un giorno essere tradita de geometrie non euclidee, da sistemi relativistici, da salti e intermittenze di quel concetto di evidenza che è la nostra prima forma d’esperimento, che è il primo abito di ciò che impariamo a chiamare scientifico e razionale. Nelle fotografie e nel video H2O di Elena Arzuffi, in tutti i suoi disegni, si ritrova la natura diretta di quello sguardo, senza connotazioni superflue, senza troppe sovrapposizioni di idee. Tutto in questi suoi lavori sembra vivere di una medesima temperatura emotiva, raffreddata ma priva di durezza, leggera come l’immaginazione di chi è capace di vedere comunanze tra oggetti che l’abitudine separa; così una piccola matita bianca può appartenere allo stesso insieme dei tubicini, delle siringhe e delle provette, e uno spinotto audio può confondersi tra i componenti di un microscopio. Del resto, chi da bambino gioca al piccolo chimico, ordinatamente e diligentemente, solo coi pezzi che trova confezionati nella scatola da gioco, difficilmente scoprirà davvero qualcosa.
Elena Volpato
In questa mostra c’è un senso pieno di scoperta che appartiene ad una particolare stagione della nostra vita. Difficilmente lo si prova dopo l’infanzia. In genere resta imprigionato tra una pagina e l’altra del nostro sussidiario delle elementari, ce ne possiamo ricordare solo se abbiamo la fortuna di riaprire vecchi libri per nuovi bambini. Si tratta di quello strano stupore, non puramente lirico, che coglie chi, per la prima volta, scopre in elementi naturali, semplici come l’acqua, mondi interi da esplorare. È una vera e propria rivoluzione dello sguardo, un momento dalle potenzialità creative illimitate. Solo l’infanzia della scienza ci ha donato viaggi irripetibili come quelli raccontatici da Jules Verne. Perché questo momento abbia luogo è necessaria l’unione di una completa disponibilità alla scoperta con un’incrollabile fiducia in verità naturali e inoppugnabili, è quel momento in cui ci si innamora ciecamente delle possibilità della mente senza sospettare che la semplicità degli elementi possa un giorno essere tradita de geometrie non euclidee, da sistemi relativistici, da salti e intermittenze di quel concetto di evidenza che è la nostra prima forma d’esperimento, che è il primo abito di ciò che impariamo a chiamare scientifico e razionale. Nelle fotografie e nel video H2O di Elena Arzuffi, in tutti i suoi disegni, si ritrova la natura diretta di quello sguardo, senza connotazioni superflue, senza troppe sovrapposizioni di idee. Tutto in questi suoi lavori sembra vivere di una medesima temperatura emotiva, raffreddata ma priva di durezza, leggera come l’immaginazione di chi è capace di vedere comunanze tra oggetti che l’abitudine separa; così una piccola matita bianca può appartenere allo stesso insieme dei tubicini, delle siringhe e delle provette, e uno spinotto audio può confondersi tra i componenti di un microscopio. Del resto, chi da bambino gioca al piccolo chimico, ordinatamente e diligentemente, solo coi pezzi che trova confezionati nella scatola da gioco, difficilmente scoprirà davvero qualcosa.
Elena Volpato
20
settembre 2005
Elena Arzuffi – Sull’acqua
Dal 20 settembre al 05 novembre 2005
arte contemporanea
Location
VITAMIN ARTE CONTEMPORANEA
Torino, Via Vittorio Andreis, 12C, (Torino)
Torino, Via Vittorio Andreis, 12C, (Torino)
Orario di apertura
martedì-venerdì 16–19. Sabato 10-13 e 15.30-19.30
Vernissage
20 Settembre 2005, ore 19
Autore