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Maria Grazia Bin
Sono veramente magnifici i suoi oli su tela realizzati con grande passione, con maestria ed anche con professionalità
Comunicato stampa
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L’Azienda di Informazione ed Accoglienza Turistica di Aosta ha il piacere di ospitare le opere della Pittrice Maria Grazia Bin: la rassegna artistica sarà inaugurata giovedì 1° settembre 2005 alle ore 17.30 presso la Sala espositiva di Piazza Porta Pretoria ad Aosta.
Nata ad Aosta dove abita e dipinge, in Viale della Pace n. 3, ha iniziato giovanissima a disegnare e si è poi perfezionata nella pittura sotto la guida di Magnolato e di altri docenti del Liceo Artistico di Venezia. Tornata ad Aosta, ha ripreso a dipingere con il Pittore Gianasso, dedicandosi particolarmente al paesaggio ed al ritratto, partecipando alla corrente del "Realismo Suggestivo Valdostano". La sua attività poliedrica l'ha portata ad eseguire opere su seta, illustrazioni e manifesti.
Sono veramente magnifici i suoi oli su tela realizzati con grande passione, con maestria ed anche con professionalità. Le misure cromatiche proposte da Maria Grazia Bin pare subiscano alcune subordinate di carattere estetico ed armonioso: sono profili di coordinamento del colore, ma anche di puntuale visualizzazione di immagini, di segni, di figurazioni non sempre immaginarie.
Maria Grazia Bin parte nella sua ricerca da visioni e da intuizioni che certamente non prescindono dal soggetto, dalla sua collocata identificazione, ma che sanno anche andare oltre verso intimità e sensazioni foriere di una gioia di vivere che è, in primo luogo, tumulto esistenziale.
Spesse volte Maria Grazia Bin scavalca l'ambito di ciò che sembra reale per lasciare vagare il sentimento creativo oltre i confini talvolta avari di forme e di scommesse figurative già viste e, dunque, scontate. Ecco, quindi apparire in tutta la loro percussione classica ed antica sogni platonici e socratici di identità e di caverne che costituiscono un severo richiamo all'Uomo, al suo destino, al suo essere Dio ed eroe, granello di sabbia nell'infinito divenire del cosmo.
Così Maria Grazia Bin ci consegna frammenti di autentica poesia disegnata cogliendo le intonazioni della natura ed immaginando forme splendide, convincenti nell'impatto sulla tela così delicato, così fermo, impressionante proprio perché evita qualsiasi modello di preparato stupore.
Oltre ai sogni di Maria Grazia Bin che appartengono all'eloquenza di linguaggi ancorati a civiltà del passato ed a memorie culturali capaci di proiettare sicure radici nel nostro tempo, possiamo ammirare altri circuiti di raro splendore: gli aristocratici e solitari pavoni con l'esplosione di mille colori ed i soggetti agresti con le galline che occupano il campo riportandoci al pensiero delle egloghe virgiliane. Infine, è possibile amare con la Bin come protagonista di un realismo vedutistico capace di filtrare i contorni definiti di un casolare o di un paesaggio per restituirceli in una visione intima, aggraziata, come nel caso degli scorci di Ninfa.
Nata ad Aosta dove abita e dipinge, in Viale della Pace n. 3, ha iniziato giovanissima a disegnare e si è poi perfezionata nella pittura sotto la guida di Magnolato e di altri docenti del Liceo Artistico di Venezia. Tornata ad Aosta, ha ripreso a dipingere con il Pittore Gianasso, dedicandosi particolarmente al paesaggio ed al ritratto, partecipando alla corrente del "Realismo Suggestivo Valdostano". La sua attività poliedrica l'ha portata ad eseguire opere su seta, illustrazioni e manifesti.
Sono veramente magnifici i suoi oli su tela realizzati con grande passione, con maestria ed anche con professionalità. Le misure cromatiche proposte da Maria Grazia Bin pare subiscano alcune subordinate di carattere estetico ed armonioso: sono profili di coordinamento del colore, ma anche di puntuale visualizzazione di immagini, di segni, di figurazioni non sempre immaginarie.
Maria Grazia Bin parte nella sua ricerca da visioni e da intuizioni che certamente non prescindono dal soggetto, dalla sua collocata identificazione, ma che sanno anche andare oltre verso intimità e sensazioni foriere di una gioia di vivere che è, in primo luogo, tumulto esistenziale.
Spesse volte Maria Grazia Bin scavalca l'ambito di ciò che sembra reale per lasciare vagare il sentimento creativo oltre i confini talvolta avari di forme e di scommesse figurative già viste e, dunque, scontate. Ecco, quindi apparire in tutta la loro percussione classica ed antica sogni platonici e socratici di identità e di caverne che costituiscono un severo richiamo all'Uomo, al suo destino, al suo essere Dio ed eroe, granello di sabbia nell'infinito divenire del cosmo.
Così Maria Grazia Bin ci consegna frammenti di autentica poesia disegnata cogliendo le intonazioni della natura ed immaginando forme splendide, convincenti nell'impatto sulla tela così delicato, così fermo, impressionante proprio perché evita qualsiasi modello di preparato stupore.
Oltre ai sogni di Maria Grazia Bin che appartengono all'eloquenza di linguaggi ancorati a civiltà del passato ed a memorie culturali capaci di proiettare sicure radici nel nostro tempo, possiamo ammirare altri circuiti di raro splendore: gli aristocratici e solitari pavoni con l'esplosione di mille colori ed i soggetti agresti con le galline che occupano il campo riportandoci al pensiero delle egloghe virgiliane. Infine, è possibile amare con la Bin come protagonista di un realismo vedutistico capace di filtrare i contorni definiti di un casolare o di un paesaggio per restituirceli in una visione intima, aggraziata, come nel caso degli scorci di Ninfa.
01
settembre 2005
Maria Grazia Bin
Dal primo al 10 settembre 2005
arte contemporanea
Location
TORRE DEI SIGNORI DI SANCTI URSI
Aosta, Piazza Porte Pretoriane, (Aosta)
Aosta, Piazza Porte Pretoriane, (Aosta)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-12 e 16-19
Vernissage
1 Settembre 2005, ore 17.30
Autore
Ho alcuni sue opere molto apprezzate. Sara Grillo