16 luglio 2013

Cantina Podernuovo Siena Italia

 
Una cantina nella Val d'Orcia, voluta dalla famiglia Bulgari, si propone come un'architettura di qualità. Che sfida il paesaggio toscano con la costruzione artificiale dello spazio -

di

Nella campagna senese, verso sud, lasciando alle spalle i paesaggi metafisici della Val d’Orcia in direzione di San Casciano dei Bagni si incontra una nuova cantina vinicola, silenziosa, quasi assente. Occorre in effetti cercarla con la curiosità di chi sa che esiste. Da lontano si mimetizza con il territorio sia attraverso i suoi colori, vicini a quelli del paesaggio che la circonda, sia per la sua collocazione che gioca con la pendenza della collina per celare parte del suo corpo. Eppure, avvicinandosi a essa, si scopre un’architettura decisa, che denuncia la sua forma come indipendente rispetto al disegno del paesaggio, senza esibire alcun vezzo di richiamo formale nei confronti della natura. Quattro importanti setti sfalsati di cemento pigmentato color argilla fendono il suolo e raccolgono i vari ambienti di produzione del vino, realizzando un cannocchiale visivo sul paesaggio e incanalando idealmente al suo interno le vigne e la cultura del lavoro contadino. 
 Cantina Bulgari Foto di Fernando Guerra | FG+SG fotografia de arquitectura
È questo il rapporto con il paesaggio esplicitato dalla Cantina Bulgari e interpretato dallo studio Alvisi Kirimoro + Partners. L’obiettivo, qui, non è di fare eco al paesaggio rielaborandone le forme attraverso l’architettura. Nessun tentativo di imitazione, no. Piuttosto la volontà di creare un luogo nel quale la cultura architettonica e quella legata al sapiente e duro lavoro della terra possano incontrarsi, misurarsi e convivere. 
Un concetto ben evidente – in ogni senso, visto che all’interno le ampie superfici a vetri consentono uno sguardo continuo su tutti gli ambienti –  nel cuore dell’edificio, dove la distribuzione e la sequenza degli spazi sono le pagine portanti di una narrazione, quella del processo di produzione che dalle uve porta all’invecchiamento del vino fino al suo imbottigliamento. Un corridoio centrale si snoda infatti per tutta la lunghezza della cantina e offre l’accesso ai diversi locali di lavorazione e stoccaggio. La cantina, che presenta tre livelli di cui uno parzialmente interrato, si apre sul paesaggio con una teoria di ampie terrazze, fino al tetto giardino, compreso fra due setti, che offre in altezza un ritaglio di campagna a ulivi. 
Cemento faccia a vista, cotto, klinker, acciaio verniciato, vetro sono i materiali che danno corpo alla cantina: un progetto rigoroso ed efficiente, come del resto il committente aveva chiesto ai suoi architetti. Un’opera di qualità, che oggi pare cosa ardua a realizzarsi in Toscana come in tutto il resto del territorio italiano, a causa di una cultura progettuale sopita, quando addirittura inesistente. La qualità più inaspettata, per chi scrive, è quella di aver saputo esprimere un concetto di razionalità “calda”, capace di generare emozioni.
Andrea Lenza
Cantina Bulgari
Località Podernuovo (53040) Palazzone, San Casciano dei Bagni (Siena)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui