“L’incanto della scienza” è il titolo della mostra della fotografa americana Felice Frankel, che Bracco presenta a Perugia, presso il centro espositivo della Provincia della Rocca Paolina, e che si terrà dal 2 al 18 settembre 2005. Felice Frankel, ricercatrice presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, esporrà una quarantina di straordinarie immagini di materiali, organismi e elementi naturali e non, “ritratti” con creatività e immaginazione e fantastici effetti di colori.

Le fotografie, realizzate con tecniche particolari, quali lo stereo microscopio e il microscopio complesso, in grado di ingrandire di milioni di volte dettagli e superfici, diventano grazie all’obiettivo di Felice Frankel vere e proprie interpretazioni del mondo che ci circonda: un modo incredibilmente nuovo di vedere e di farci vedere cose di cui solitamente non ci accorgiamo. Si tratta infatti di un esempio originale di correlazione della scienza alla mente con l’immaginazione dell’occhio, andando oltre l’inquadratura fotografica, per proporre un tracciato visivo che lascia emergere il fascino della scienza.

Nella scienza, parole e formule matematiche di solito sono considerate più autorevoli delle immagini: in netta opposizione a questa tradizione, le fotografie di Felice Frankel vogliono essere un modo, nuovo ed affascinante, di portare il pubblico a rapportarsi all’ “universo scienza”.
I micromondi di Felice Frankel testimoniano la straordinaria bellezza di particolari nascosti o invisibili di metalli, gocce d’acqua o microrganismi, creando delle immagini che catturano l’essenza della scienza.

“Come le equazioni in matematica e le formule strutturali in chimica”, ha commentato la fotografa, “queste fotografie intendono comunicare idee. Sono una rappresentazione visiva di fenomeni fisici, che rivelano degli scienziati le ore di riflessione, gli anni di preparazione e una vita di scoperta. Insieme agli scienziati con i quali ho collaborato abbiamo scoperto la forza che queste rappresentazioni visive portano alla comunicazione e alla chiarificazione della scienza”.

“Non mi considero un’artista – afferma Felice Frankel– perché un’artista ha un punto di vista molto personale e particolare, e comunica quella parte di sé che vuole che il mondo percepisca. Suggerire che l’arte e la scienza siano correlate potrebbe risultare pericoloso. Le immagini scientifiche possono essere molto belle e probabilmente artistiche, ma non sono arte, e l’arte non è scienza.”








In questa mostra, il Gruppo Bracco, leader mondiale nelle soluzioni globali per la diagnostica medica e attivamente impegnato nella promozione della cultura scientifica, ha visto una immediata affinità con la propria attività: far vedere attraverso le indagini diagnostiche ciò che l’occhio nudo non vede, con l’intento di ricercare tecnologie sempre più all’avanguardia, che
possano rivelare “la vita dall’interno”. L’esposizione fotografica di Felice Frankel è quindi una occasione unica di convergenza e integrazione fra scienza, cultura e mondo che ci circonda.

“L’incanto della scienza”, presentata al Chiostro del Bramante a Roma dal 10 maggio al 12 giugno scorsi con grande apprezzamento di pubblico e critica, è aperta alla Città della Scienza di Napoli dal 17 giugno al 21 luglio; l’esposizione è stata allestita anche a Genova con il supporto di Bracco in occasione del Festival della Scienza 2004.

L’iniziativa fa seguito ad altre mostre fotografiche sostenute dal Gruppo Bracco, tra le quali vanno citate le rassegne “Homo Faber” a Udine e Milano nel 2002, di Moreno Gentili, con la trasformazione dell’ambiente “fabbrica” nel corso del ‘900 e la sua interazione con il territorio; e, nel 2003, le suggestive immagini della mostra “ACQUA”, di Mike Goldwater, ospitata a Milano, Napoli, Potenza, Roma e a Genova.