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Vittorio Miranda – Guazzi (1999-2002)
Il “progetto Siria” esprime la dialettica Natura-Sistema con intimismo dualistico di tipo astratto-figurativo
Comunicato stampa
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Vittorio Miranda è nato a Scafati (SA) nel 1942.
Ha frequentato il Liceo artistico ed in seguito l’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida del maestro De Stefano.
Ha cominciato ad esporre molto presto, proponendosi in numerose mostre personali e collettive ed ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
Nel 1993 un evento drammatico, ovvero la morte di una bambina di nome Siria, avvenuta a causa di un incidente automobilistico, diviene per Miranda un’esperienza di profonda sofferenza che si sublima, attraverso la pittura, in una illuminazione umana ed artistica.
La piccola Siria è per Miranda il simbolo stesso della natura urlante senza voce, ed egli decide di consacrarle tutta la sua ricerca pittorica, di farla continuare a vivere attraverso la sua pittura:
“Mi affezionai a questa bambina, che frequentava la mia famiglia, perché era straordinariamente bella, l’immagine stessa della bellezza. Se dovessi rappresentare la natura, come ho fatto, con una sola immagine, utilizzerei il volto di Siria. Con la morte di Siria, quella bellezza è stata sottovalutata, distrutta da un sistema fatto di una insensibilità e stupidità incredibili. In quel momento ho capito che Siria poteva rappresentare la natura che ogni giorno viene aggredita e violentata dal sistema attraverso la sua presunzione di volersi sostituire alla natura. Il sistema succhia, come un parassita, la linfa della natura per ingigantirsi a suo danno. Lo fa con tutti i mezzi di coercizione possibili: l’ignoranza, la stupidità, la suggestione, l’arroganza, la violenza, l’imposizione. L’essere umano assume la funzione di natura quando è vittima, di sistema quando è causa del male altrui. In ogni caso la natura è sempre la parte che soffre”.
(Vittorio Miranda)
Il “progetto Siria” esprime la dialettica Natura-Sistema con intimismo dualistico di tipo astratto-figurativo. Tale progetto promuove l’autocoscienza come estremo valore etico della conoscenza.
Importanti critici d’arte e uomini di cultura si sono interessati all’arte di Vittorio Miranda, tra cui : Giovanni Amodio, Mario Capanna, Vitaliano Corbi, Domenico Rea, Paolo Rizzi, Vittorio Sgarbi.
Ha frequentato il Liceo artistico ed in seguito l’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida del maestro De Stefano.
Ha cominciato ad esporre molto presto, proponendosi in numerose mostre personali e collettive ed ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
Nel 1993 un evento drammatico, ovvero la morte di una bambina di nome Siria, avvenuta a causa di un incidente automobilistico, diviene per Miranda un’esperienza di profonda sofferenza che si sublima, attraverso la pittura, in una illuminazione umana ed artistica.
La piccola Siria è per Miranda il simbolo stesso della natura urlante senza voce, ed egli decide di consacrarle tutta la sua ricerca pittorica, di farla continuare a vivere attraverso la sua pittura:
“Mi affezionai a questa bambina, che frequentava la mia famiglia, perché era straordinariamente bella, l’immagine stessa della bellezza. Se dovessi rappresentare la natura, come ho fatto, con una sola immagine, utilizzerei il volto di Siria. Con la morte di Siria, quella bellezza è stata sottovalutata, distrutta da un sistema fatto di una insensibilità e stupidità incredibili. In quel momento ho capito che Siria poteva rappresentare la natura che ogni giorno viene aggredita e violentata dal sistema attraverso la sua presunzione di volersi sostituire alla natura. Il sistema succhia, come un parassita, la linfa della natura per ingigantirsi a suo danno. Lo fa con tutti i mezzi di coercizione possibili: l’ignoranza, la stupidità, la suggestione, l’arroganza, la violenza, l’imposizione. L’essere umano assume la funzione di natura quando è vittima, di sistema quando è causa del male altrui. In ogni caso la natura è sempre la parte che soffre”.
(Vittorio Miranda)
Il “progetto Siria” esprime la dialettica Natura-Sistema con intimismo dualistico di tipo astratto-figurativo. Tale progetto promuove l’autocoscienza come estremo valore etico della conoscenza.
Importanti critici d’arte e uomini di cultura si sono interessati all’arte di Vittorio Miranda, tra cui : Giovanni Amodio, Mario Capanna, Vitaliano Corbi, Domenico Rea, Paolo Rizzi, Vittorio Sgarbi.
06
agosto 2005
Vittorio Miranda – Guazzi (1999-2002)
Dal 06 al 27 agosto 2005
arte contemporanea
Location
POTLACH ARTE CONTEMPORANEA
Trani, Via Marsala, 17, (Bari)
Trani, Via Marsala, 17, (Bari)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 19-22
Vernissage
6 Agosto 2005, ore 19
Autore