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Dinamismo + luce. Balla e i Futuristi
A Milano 50 opere, tra dipinti, disegni, incisioni e sculture dei ‘padri fondatori’ del Futurismo: Boccioni, Balla, Carrà, Depero, Russolo, Severini
Comunicato stampa
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A Milano 50 opere, tra dipinti, disegni, incisioni e sculture dei ‘padri fondatori’ del Futurismo: Boccioni, Balla, Carrà, Depero, Russolo, Severini.
All’interno del percorso espositivo, un posto di riguardo verrà riservato a dieci rari lavori su carta di Giacomo Balla, appartenuti alla Collezione Rothschild, che tornano in Italia, dopo quasi cinquant’anni.
Alla galleria Fonte d’Abisso di Milano, si terrà dal 13 ottobre al 22 dicembre, la mostra DINAMISMO + LUCE. Balla e i Futuristi, che presenta cinquanta opere dei ‘padri fondatori’ del Futurismo: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla e di alcuni protagonisti del movimento, quali Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Mario Sironi, Iras Baldessari e Virgilio Marchi.
Curata da Danna Battaglia Olgiati e Ada Masoero, l’esposizione raccoglierà, nella prima parte, lavori divisionisti di Giacomo Balla e di Umberto Boccioni, per entrare poi nel vivo della prima stagione futurista con opere dei cinque firmatari dei manifesti pittorici del 1910: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla. Sono dipinti su tela e su carta, disegni e incisioni, che verranno accostati, nella sezione conclusiva della mostra, a opere di altri protagonisti del movimento, come Iras Baldessari, qui presente con dipinti e disegni e con due preziose sculture; Fortunato Depero, rappresentato da opere storiche degli anni Dieci e da due esempi della sua ricerca applicata alle arti decorative; Mario Sironi, con due rari collages; Virgilio Marchi, con le sue architetture visionarie ed Enrico Prampolini di cui, accanto alle ricerche più precoci, saranno esposti alcuni bozzetti teatrali, importanti documenti del suo impegno nell’ambito del teatro futurista.
All’interno del percorso espositivo, un posto di riguardo verrà riservato alle 10 rare opere su carta di Giacomo Balla, provenienti dalla Collezione Rothschild, che tornano in Italia dopo quasi cinquant’anni.
Acquistati da Herbert e Nannette Rothschild nel 1959, su consiglio del direttore del MOMA, Alfred H. Barr jr, i dieci disegni furono eseguiti tra il 1913 e il 1919, e rappresentano una piccola antologia del lavoro di Balla, creata pezzo per pezzo dall’artista stesso, scegliendo disegni di diverse misure poi personalmente incollati su robusti fogli da disegno, tutti dell’identico formato (32 x 42 cm).
Balla, tuttavia, non si era limitato a “impaginare” a nuovo i suoi antichi lavori. Molti li aveva anche rielaborati, facendone proseguire le linee-forza e le linee di velocità fuori dal perimetro originario, sulla carta del supporto (proprio come aveva amato fare con le cornici dei dipinti da lui stesso eseguite). Aveva poi tracciato in basso a destra, a matita, il titolo di ognuna, e a sinistra, nell’identica posizione per tutti, imprimendo il suo timbro (“Balla Futurista”) con inchiostri bicolori intonati alle tonalità dominanti di ciascuno. Il tutto era stato rinchiuso in un portfolio in cartoncino, realizzato anch’esso dall’artista.
La perizia profusa nel comporre e uniformare questa sequenza di lavori futuristi, molti dei quali sono progetti per dipinti famosi, è prova dell’importanza che attribuiva loro, considerandoli punti di snodo fondamentali del suo percorso.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, curato da Danna Battaglia Olgiati e Ada Masoero.
All’interno del percorso espositivo, un posto di riguardo verrà riservato a dieci rari lavori su carta di Giacomo Balla, appartenuti alla Collezione Rothschild, che tornano in Italia, dopo quasi cinquant’anni.
Alla galleria Fonte d’Abisso di Milano, si terrà dal 13 ottobre al 22 dicembre, la mostra DINAMISMO + LUCE. Balla e i Futuristi, che presenta cinquanta opere dei ‘padri fondatori’ del Futurismo: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla e di alcuni protagonisti del movimento, quali Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Mario Sironi, Iras Baldessari e Virgilio Marchi.
Curata da Danna Battaglia Olgiati e Ada Masoero, l’esposizione raccoglierà, nella prima parte, lavori divisionisti di Giacomo Balla e di Umberto Boccioni, per entrare poi nel vivo della prima stagione futurista con opere dei cinque firmatari dei manifesti pittorici del 1910: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla. Sono dipinti su tela e su carta, disegni e incisioni, che verranno accostati, nella sezione conclusiva della mostra, a opere di altri protagonisti del movimento, come Iras Baldessari, qui presente con dipinti e disegni e con due preziose sculture; Fortunato Depero, rappresentato da opere storiche degli anni Dieci e da due esempi della sua ricerca applicata alle arti decorative; Mario Sironi, con due rari collages; Virgilio Marchi, con le sue architetture visionarie ed Enrico Prampolini di cui, accanto alle ricerche più precoci, saranno esposti alcuni bozzetti teatrali, importanti documenti del suo impegno nell’ambito del teatro futurista.
All’interno del percorso espositivo, un posto di riguardo verrà riservato alle 10 rare opere su carta di Giacomo Balla, provenienti dalla Collezione Rothschild, che tornano in Italia dopo quasi cinquant’anni.
Acquistati da Herbert e Nannette Rothschild nel 1959, su consiglio del direttore del MOMA, Alfred H. Barr jr, i dieci disegni furono eseguiti tra il 1913 e il 1919, e rappresentano una piccola antologia del lavoro di Balla, creata pezzo per pezzo dall’artista stesso, scegliendo disegni di diverse misure poi personalmente incollati su robusti fogli da disegno, tutti dell’identico formato (32 x 42 cm).
Balla, tuttavia, non si era limitato a “impaginare” a nuovo i suoi antichi lavori. Molti li aveva anche rielaborati, facendone proseguire le linee-forza e le linee di velocità fuori dal perimetro originario, sulla carta del supporto (proprio come aveva amato fare con le cornici dei dipinti da lui stesso eseguite). Aveva poi tracciato in basso a destra, a matita, il titolo di ognuna, e a sinistra, nell’identica posizione per tutti, imprimendo il suo timbro (“Balla Futurista”) con inchiostri bicolori intonati alle tonalità dominanti di ciascuno. Il tutto era stato rinchiuso in un portfolio in cartoncino, realizzato anch’esso dall’artista.
La perizia profusa nel comporre e uniformare questa sequenza di lavori futuristi, molti dei quali sono progetti per dipinti famosi, è prova dell’importanza che attribuiva loro, considerandoli punti di snodo fondamentali del suo percorso.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, curato da Danna Battaglia Olgiati e Ada Masoero.
13
ottobre 2005
Dinamismo + luce. Balla e i Futuristi
Dal 13 ottobre al 22 dicembre 2005
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA FONTE D’ABISSO
Milano, Via Del Carmine, 7, (Milano)
Milano, Via Del Carmine, 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 10.30 alle 13.00; 15.30 alle 19.00. Lunedì e festivi chiuso
Vernissage
13 Ottobre 2005, ore 18.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore