Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Di Giovanni – Fuori di terra
In occasione dell’inaugurazione dell’Alma Graduate School, la Galleria d’Arte Moderna presenta la mostra di Marco Di Giovanni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione dell'inaugurazione dell'Alma Graduate School, la Galleria d'Arte Moderna presenta la mostra di Marco Di Giovanni "Fuori di Terra". Alma è la Graduate School of Information Technology, Management and Communication dell‘Università di Bologna, costituita come consorzio tra Università di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e Fondazione Guglielmo Marconi. Dalla forte vocazione interdisciplinare di Alma nasce la collaborazione con la Galleria d'Arte Moderna e la volontà di ospitare nella cinquecentesca Villa Guastavillani la mostra di Marco Di Giovanni.
La mostra si compone di cinque grandi installazioni in ferro appositamente realizzate per l’evento: una grande cisterna di quattro metri di altezza e un tubo che corre lungo il terreno creano, già all'ingresso della villa, un forte impatto visivo. Nella parte retrostante del parco, due silos di grandi dimensioni accostati fra loro possono essere percorsi dall’interno, mentre una cisterna emergente dal terreno invita il fruitore all’osservazione di una lente posta al suo centro.
Il lavoro di Marco Di Giovanni è caratterizzato dall’utilizzo di tubature e di cisterne ferrose di varia scala, l’artista le recupera e le assembla insieme costruendo organismi che si integrano con l’ambiente in cui sono ospitati. Esterno ed interno delle strutture sono complementari, sulle superfici Di Giovanni innesta degli oculari di varie misure, costruiti con gruppi ottici di lenti che distorcono la visione dell’interno e aprono alla dimensione fantastica.
Il labirinto di condotti rimanda all’archeologia industriale, ad un immaginario postatomico, ciononostante esso diventa un luogo abitabile che può essere assunto come rifugio e consentire la sopravvivenza delle fantasie, dei sogni, preservandoli nella loro integrità e sottraendoli dall’ottusità del mondo esterno. Il tunnel contiene in sé l’idea di passaggio, di presenza effimera: le installazioni dell’artista si offrono così ad una conoscenza solo parziale, mai assoluta o definitiva. Ciò che conta non è stabilire il significato e la ragione della struttura, essa non è altro che ciò che appare.
La mostra si compone di cinque grandi installazioni in ferro appositamente realizzate per l’evento: una grande cisterna di quattro metri di altezza e un tubo che corre lungo il terreno creano, già all'ingresso della villa, un forte impatto visivo. Nella parte retrostante del parco, due silos di grandi dimensioni accostati fra loro possono essere percorsi dall’interno, mentre una cisterna emergente dal terreno invita il fruitore all’osservazione di una lente posta al suo centro.
Il lavoro di Marco Di Giovanni è caratterizzato dall’utilizzo di tubature e di cisterne ferrose di varia scala, l’artista le recupera e le assembla insieme costruendo organismi che si integrano con l’ambiente in cui sono ospitati. Esterno ed interno delle strutture sono complementari, sulle superfici Di Giovanni innesta degli oculari di varie misure, costruiti con gruppi ottici di lenti che distorcono la visione dell’interno e aprono alla dimensione fantastica.
Il labirinto di condotti rimanda all’archeologia industriale, ad un immaginario postatomico, ciononostante esso diventa un luogo abitabile che può essere assunto come rifugio e consentire la sopravvivenza delle fantasie, dei sogni, preservandoli nella loro integrità e sottraendoli dall’ottusità del mondo esterno. Il tunnel contiene in sé l’idea di passaggio, di presenza effimera: le installazioni dell’artista si offrono così ad una conoscenza solo parziale, mai assoluta o definitiva. Ciò che conta non è stabilire il significato e la ragione della struttura, essa non è altro che ciò che appare.
13
giugno 2005
Marco Di Giovanni – Fuori di terra
Dal 13 giugno al 26 settembre 2005
arte contemporanea
Location
ALMA GRADUATE SCHOOL – VILLA GUASTAVILLANI
Bologna, Via Degli Scalini, 18, (Bologna)
Bologna, Via Degli Scalini, 18, (Bologna)
Vernissage
13 Giugno 2005, ore 19
Sito web
www.galleriadartemoderna.bo.it
Autore