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Città nuove. Aeroviste di Uberto Bonetti Incisioni di Massimiliano Drisaldi
La Mostra ripercorre il fenomeno urbanistico delle città di fondazione progettate ed edificate nel Lazio e nella Sardegna
Comunicato stampa
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Città nuove. Aeroviste di Uberto Bonetti Incisioni di Massimiliano Drisaldi, è il titolo della Mostra che il Comune di Cagliari, con il sindaco Emilio Floris e l’assessore alla cultura Giorgio Pellegrini, hanno organizzato in collaborazione con le edizioni Novecento di Latina.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 19,00 e sarà visitabile sino al 10 luglio nella sala dell’ Ex Biblioteca del Centro Comunale d’ Arte e Cultura Exmà di Cagliari
L’iniziativa entra in un ampio discorso di valorizzazione che la città di Cagliari e di Latina hanno già felicemente avviato per recuperare conoscenza e memoria della propria storia, e affrontare in maniera organica una lettura sistematica di momenti significativi della cultura del ventennio. Tra questi, la grande avventura urbanistica messa in opera negli anni Trenta dalle politiche del regime con le opere di bonificazione integrale e di progettazione ex novo di centri abitati per i quali gli storici dell’architettura coniarono la formula di “città di fondazione”. Il merito di riportare in luce il valore urbanistico e architettonico delle città nuove a Latina è stato condotto dall’associazione Novecento e da Massimiliano Vittori, archivista e storico che da anni raccoglie e dà alle stampe una nutrita serie di fonti, approfondimenti e ricerche inedite sui centri urbani costruiti in quegli anni.
La Mostra che si terrà a Cagliari, con catalogo edito da Novecento, ripercorre il fenomeno urbanistico delle città di fondazione progettate ed edificate nel Lazio e nella Sardegna, affiancandolo alla lettura di uno dei più significativi movimenti artistici della prima metà del secolo passato, l’Aeropittura, derivato dal Futurismo e ispirato al mondo dell’aeronautica.
Il Ciclo di vedute aeree dipinte da Uberto Bonetti e dedicato alle città nuove del regime oltre al dato documentario sull’attività edilizia che improntò il ventennio in modo determinante, offre un panorama compositivo interessante sulla nuova visione estetica che nell’aeroplano, nel tema del volo e dello spazio si arricchiva di nuove intuizioni e valenze spazio temporali caratterizzando, con un grande fermento creativo, la stagione più eroica del Futurismo, del quale era componente essenziale e legittima evoluzione. Uberto Bonetti, nato a Viareggio nel 1909, grafico, scenografo e architetto di talento aveva abbracciato la poetica del Futurismo e, in particolare, le tendenze della Aeropittura, così come stilato nel Manifesto programmatico del 1929 dallo stesso iniziatore del movimento, Marinetti, “Prospettive di volo e aeropittura” e firmato da Balla, Depero, Benedetta Cappa, Dottori, Benedetta, Fillia, Trampolini, Somenzi e Tato. Il giovane artista versiliese, già amante del mondo dell’aviazione, fu subito attratto dalle “prospettive mutevoli del volo” e dalla rappresentazione della velocità che accompagnava i successi della giovane aeronautica militare nei primi decenni del secolo con le imprese degli aviatori italiani Balbo, De Pinedo, Ferrarin.
Partito verosimilmente da riprese fotografiche oltre che dall’osservazione dall’alto, l’artista realizzò le sue composizioni panoramiche di edifici cittadini, paesaggi e monumenti chiave delle città nuove offrendo il senso della nuova visione aeropittorica che nel volo moltiplicava i punti di vista generando una impressione sintetica e simultanea di velocità e di turbine. Le variabili e rapide inquadrature delle città nuove, sorte dove c’erano paludi, e dei paesaggi “redenti” che Bonetti sorvola sono permeate dall’energia del Futurismo che incitava l’uomo a superare i limiti lanciandosi nell’avventura di mondi inesplorati. In ordine cronologico di fondazione le città raffigurate da Bonetti sono Mussolinia (Arborea), Littoria, Sabaudia, Aprilia, Calambrone, Guidonia, Segezia, Quartiere Eur di Roma.
A Littoria, prima città di fondazione del Lazio, sono dedicati una coppia di tempere e tre disegni acquarellati in cui si riconoscono la stazione ferroviaria, il palazzo postale, il palazzo di giustizia e la facciata della Stazione autolinee, la chiesa di San Marco, il palazzo del Comune, con il simbolo della torre ripreso più volte. Sono edifici di forme regolari, in travertino bianco e mattoncini rossi: la stazione, l’ufficio postale, la prefettura, la casa del fascio, la caserma, le chiese. Sotto gli occhi dell’aeropittore diventano una scenografia mobile, una sequenza di volumi svincolata da ogni concezione prospettica e rotante, fra il rombo di eliche e motori, in un fotomontaggio di geometriche tessere colorate. L’aspetto più interessante di questa Mostra è proprio l’impatto visivo che restituisce Littoria alla cronaca esatta del tempo, sorprendente per la freschezza e il dinamismo delle immagini create da Bonetti nel corso delle sue regolari escursioni che proporranno la nostra città in una veste inedita al pubblico della città di Cagliari.
Sabaudia è presente in sei diverse composizioni ispirate al centro, dove Bonetti più che altrove fa risaltare l’armonia del tessuto urbano, nitide geometrie e volumi essenziali della scuola ‘razionalista riplasmata’ all’interno dell’occhio del pittore, con la Piazza del Comune, e della Regina Margherita, la torre del Palazzo comunale la Chiesa dell’Annunziata. Nell’acquerello contraddistinto dalla scritta Sabaudia la città è raffigurata sulle rive del lago di Paola. Nei tre disegni dedicati ad Aprilia, quarta città di fondazione pontina, Bonetti analizza e ricompone la piazza centrale, (concepita dai suoi ideatori Petrucci, Tufaroli, Paolini e Silenzi secondo uno stile più classicamente riconoscibile) il monumento a San Michele Arcangelo, e l’immagine scura dell’automobile Lancia Aprilia (modello apparso nel 1936) parcheggiata di fronte all’ingresso del Comune.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 19,00 e sarà visitabile sino al 10 luglio nella sala dell’ Ex Biblioteca del Centro Comunale d’ Arte e Cultura Exmà di Cagliari
L’iniziativa entra in un ampio discorso di valorizzazione che la città di Cagliari e di Latina hanno già felicemente avviato per recuperare conoscenza e memoria della propria storia, e affrontare in maniera organica una lettura sistematica di momenti significativi della cultura del ventennio. Tra questi, la grande avventura urbanistica messa in opera negli anni Trenta dalle politiche del regime con le opere di bonificazione integrale e di progettazione ex novo di centri abitati per i quali gli storici dell’architettura coniarono la formula di “città di fondazione”. Il merito di riportare in luce il valore urbanistico e architettonico delle città nuove a Latina è stato condotto dall’associazione Novecento e da Massimiliano Vittori, archivista e storico che da anni raccoglie e dà alle stampe una nutrita serie di fonti, approfondimenti e ricerche inedite sui centri urbani costruiti in quegli anni.
La Mostra che si terrà a Cagliari, con catalogo edito da Novecento, ripercorre il fenomeno urbanistico delle città di fondazione progettate ed edificate nel Lazio e nella Sardegna, affiancandolo alla lettura di uno dei più significativi movimenti artistici della prima metà del secolo passato, l’Aeropittura, derivato dal Futurismo e ispirato al mondo dell’aeronautica.
Il Ciclo di vedute aeree dipinte da Uberto Bonetti e dedicato alle città nuove del regime oltre al dato documentario sull’attività edilizia che improntò il ventennio in modo determinante, offre un panorama compositivo interessante sulla nuova visione estetica che nell’aeroplano, nel tema del volo e dello spazio si arricchiva di nuove intuizioni e valenze spazio temporali caratterizzando, con un grande fermento creativo, la stagione più eroica del Futurismo, del quale era componente essenziale e legittima evoluzione. Uberto Bonetti, nato a Viareggio nel 1909, grafico, scenografo e architetto di talento aveva abbracciato la poetica del Futurismo e, in particolare, le tendenze della Aeropittura, così come stilato nel Manifesto programmatico del 1929 dallo stesso iniziatore del movimento, Marinetti, “Prospettive di volo e aeropittura” e firmato da Balla, Depero, Benedetta Cappa, Dottori, Benedetta, Fillia, Trampolini, Somenzi e Tato. Il giovane artista versiliese, già amante del mondo dell’aviazione, fu subito attratto dalle “prospettive mutevoli del volo” e dalla rappresentazione della velocità che accompagnava i successi della giovane aeronautica militare nei primi decenni del secolo con le imprese degli aviatori italiani Balbo, De Pinedo, Ferrarin.
Partito verosimilmente da riprese fotografiche oltre che dall’osservazione dall’alto, l’artista realizzò le sue composizioni panoramiche di edifici cittadini, paesaggi e monumenti chiave delle città nuove offrendo il senso della nuova visione aeropittorica che nel volo moltiplicava i punti di vista generando una impressione sintetica e simultanea di velocità e di turbine. Le variabili e rapide inquadrature delle città nuove, sorte dove c’erano paludi, e dei paesaggi “redenti” che Bonetti sorvola sono permeate dall’energia del Futurismo che incitava l’uomo a superare i limiti lanciandosi nell’avventura di mondi inesplorati. In ordine cronologico di fondazione le città raffigurate da Bonetti sono Mussolinia (Arborea), Littoria, Sabaudia, Aprilia, Calambrone, Guidonia, Segezia, Quartiere Eur di Roma.
A Littoria, prima città di fondazione del Lazio, sono dedicati una coppia di tempere e tre disegni acquarellati in cui si riconoscono la stazione ferroviaria, il palazzo postale, il palazzo di giustizia e la facciata della Stazione autolinee, la chiesa di San Marco, il palazzo del Comune, con il simbolo della torre ripreso più volte. Sono edifici di forme regolari, in travertino bianco e mattoncini rossi: la stazione, l’ufficio postale, la prefettura, la casa del fascio, la caserma, le chiese. Sotto gli occhi dell’aeropittore diventano una scenografia mobile, una sequenza di volumi svincolata da ogni concezione prospettica e rotante, fra il rombo di eliche e motori, in un fotomontaggio di geometriche tessere colorate. L’aspetto più interessante di questa Mostra è proprio l’impatto visivo che restituisce Littoria alla cronaca esatta del tempo, sorprendente per la freschezza e il dinamismo delle immagini create da Bonetti nel corso delle sue regolari escursioni che proporranno la nostra città in una veste inedita al pubblico della città di Cagliari.
Sabaudia è presente in sei diverse composizioni ispirate al centro, dove Bonetti più che altrove fa risaltare l’armonia del tessuto urbano, nitide geometrie e volumi essenziali della scuola ‘razionalista riplasmata’ all’interno dell’occhio del pittore, con la Piazza del Comune, e della Regina Margherita, la torre del Palazzo comunale la Chiesa dell’Annunziata. Nell’acquerello contraddistinto dalla scritta Sabaudia la città è raffigurata sulle rive del lago di Paola. Nei tre disegni dedicati ad Aprilia, quarta città di fondazione pontina, Bonetti analizza e ricompone la piazza centrale, (concepita dai suoi ideatori Petrucci, Tufaroli, Paolini e Silenzi secondo uno stile più classicamente riconoscibile) il monumento a San Michele Arcangelo, e l’immagine scura dell’automobile Lancia Aprilia (modello apparso nel 1936) parcheggiata di fronte all’ingresso del Comune.
11
giugno 2005
Città nuove. Aeroviste di Uberto Bonetti Incisioni di Massimiliano Drisaldi
Dall'undici giugno al 10 luglio 2005
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
EXMA’
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. lunedì: chiuso
Vernissage
11 Giugno 2005, ore 19,00
Autore