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Viaggio oltre il reale: Il Labirinto
Gli artisti invitati dal critico Alberto Mattia Martini sono impegnati ciascuno nel proprio labirinto
Comunicato stampa
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Domenica 12 giugno si inaugura a Monticelli d’Ongina (PC), paese della bassa, presso il Castello Pallavicino – Casali, la mostra “Viaggio oltre il reale: Il Labirinto”, che propone opere degli artisti: Mirta Carroli, Lucio Del Pezzo, Anna Maria Gelmi, Riccardo Licata, Arnaldo Pomodoro, Renzo Tieri e Giuliano Tomaino.
L’esposizione della mostra si delinea negli antichi saloni del Castello di Monticelli d’Ongina, splendida architettura risalente al XIV secolo che, nonostante più volte rimaneggiata, conserva ancora pressoché intatto, tutto l’apparato nobile le cui sale presentano i soffitti decorati con affreschi. Notevole, dal punto di vista pittorico, la Cappellina di Corte, affrescata da Bonifacio e Benedetto Bembo.
Gli artisti invitati dal critico Alberto Mattia Martini sono impegnati ciascuno nel proprio labirinto:
Mirta Carroli e Anna Maria Gelmi, rispettivamente di Bologna e di Trento, sono dotate di grande energia espressiva e di un linguaggio simbolico capace di mutare o modificare l’universo umano.
Lucio Del Pezzo da sempre, all’interno del suo lavoro ricerca e sperimenta il viaggio del nuovo “io”, dell’uomo nuovo, mentre Riccardo Licata crea un’installazione dove lo spirito dell’artista, come un esegeta, arriva al centro al cuore pulsante dell’uomo. Arnaldo Pomodoro ha già creato la sua “stanza-labirinto”, presentata per la prima volta a San Leo (PU) nel 1997-98, ed ora si trova permanentemente installata nella Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano; a Monticelli d’Ongina, attraverso la documentazione esposta, veniamo come rapiti dalla suggestione dell’antro magico, per poi entrare in possesso delle facoltà che ci permettono di arrivare alla camera centrale, ritornando infine al mondo esterno.
“(…)All’interno del labirinto solo a pochi è concesso di penetrarvi, e quando essi hanno raggiunto la camera centrale, devono tornare nel mondo esterno, cioè giungere ad una nuova nascita, dalla quale sorgerà l’uomo nuovo, un nuovo “io”. Una metafora dell’universo e dell’uomo ritenuti entità in continuo divenire…” come spiega Alberto Mattia Martini nel testo di accompagnamento alla mostra.
Renzo Tieri e Giuliano Tomaino più “sciamani” e “alchemici”, propongono un labirinto dove i materiali si uniscono ai segreti della natura, fino ad acquisire un nuovo sapere, quasi a superare la condizione terrena per guadagnarsi quella spirituale.
Le opere sono state create esclusivamente per lo spazio messo a disposizione dalla Amministrazione Comunale che ha voluto, con questa mostra, uscire dai propri territori artistici, per esplorare nuovi aneliti conoscitivi.
L’esposizione della mostra si delinea negli antichi saloni del Castello di Monticelli d’Ongina, splendida architettura risalente al XIV secolo che, nonostante più volte rimaneggiata, conserva ancora pressoché intatto, tutto l’apparato nobile le cui sale presentano i soffitti decorati con affreschi. Notevole, dal punto di vista pittorico, la Cappellina di Corte, affrescata da Bonifacio e Benedetto Bembo.
Gli artisti invitati dal critico Alberto Mattia Martini sono impegnati ciascuno nel proprio labirinto:
Mirta Carroli e Anna Maria Gelmi, rispettivamente di Bologna e di Trento, sono dotate di grande energia espressiva e di un linguaggio simbolico capace di mutare o modificare l’universo umano.
Lucio Del Pezzo da sempre, all’interno del suo lavoro ricerca e sperimenta il viaggio del nuovo “io”, dell’uomo nuovo, mentre Riccardo Licata crea un’installazione dove lo spirito dell’artista, come un esegeta, arriva al centro al cuore pulsante dell’uomo. Arnaldo Pomodoro ha già creato la sua “stanza-labirinto”, presentata per la prima volta a San Leo (PU) nel 1997-98, ed ora si trova permanentemente installata nella Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano; a Monticelli d’Ongina, attraverso la documentazione esposta, veniamo come rapiti dalla suggestione dell’antro magico, per poi entrare in possesso delle facoltà che ci permettono di arrivare alla camera centrale, ritornando infine al mondo esterno.
“(…)All’interno del labirinto solo a pochi è concesso di penetrarvi, e quando essi hanno raggiunto la camera centrale, devono tornare nel mondo esterno, cioè giungere ad una nuova nascita, dalla quale sorgerà l’uomo nuovo, un nuovo “io”. Una metafora dell’universo e dell’uomo ritenuti entità in continuo divenire…” come spiega Alberto Mattia Martini nel testo di accompagnamento alla mostra.
Renzo Tieri e Giuliano Tomaino più “sciamani” e “alchemici”, propongono un labirinto dove i materiali si uniscono ai segreti della natura, fino ad acquisire un nuovo sapere, quasi a superare la condizione terrena per guadagnarsi quella spirituale.
Le opere sono state create esclusivamente per lo spazio messo a disposizione dalla Amministrazione Comunale che ha voluto, con questa mostra, uscire dai propri territori artistici, per esplorare nuovi aneliti conoscitivi.
12
giugno 2005
Viaggio oltre il reale: Il Labirinto
Dal 12 giugno al 10 luglio 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO PALLAVICINO
Monticelli D'ongina, Piazza Casali, 10, (Piacenza)
Monticelli D'ongina, Piazza Casali, 10, (Piacenza)
Orario di apertura
tutte le domeniche e i giorni festivi 15–18
Vernissage
12 Giugno 2005, ore 11
Autore
Curatore