Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Wolfgang Plöger – Prototypes from California
Da Berlino a Roma, alla sua prima personale in Italia, ha progettato una mostra interamente inedita e concepita per lo spazio di Palazzo Taverna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da Berlino a Roma, alla sua prima personale in Italia, ha progettato una mostra interamente inedita e concepita per lo spazio di Palazzo Taverna.
Il lavoro dell’artista, da sempre concentrato sull’idea di spazio ristretto è conosciuto maggiormente per le sue video-installazioni nelle quali, alle immagini si uniscono elementi estranei ad esse ma esistenti nel luogo della proiezione, che iniziano ad interagire con la stessa occupando fisicamente uno spazio che altrimenti sembrerebbe impossibile conquistare: quello della celluloide. Il suo lavoro ha la rara qualità di tenere in equilibrio semplicità, mistero, sorpresa entro una cornice concettuale che brillantemente tiene tutto insieme. A questi temi, cui con vera invenzione esecutiva Plöger ci ha abituati, l’artista in questa mostra si propone di aggiungerne un altro, riflettendo sulla condizione di speciale isolamento dell’individuo. Nella prima stanza sarà infatti esposto un video che raffigura l’artista, una sorta di autoritratto, chiuso nel suo studio, lontano da ogni influenza esterna. La condizione è simile a quella di un animale in gabbia, che ripete continuamente le stesse azioni. Sono azioni che non hanno nessuno scopo e nessun destino: una sorta di “non-azione” o “non-movimento”, sebbene in fondo lo sia. A questa riflessione su una condizione che forse possiamo definire di “osservazione” seguono alcune espressioni più installative: alcuni tubi di neon sul pavimento fungono da supporto alla pellicola che srotolandosi attraversa come in un percorso da decriptare, lo spazio della galleria. Questo film vive quindi non solo attraverso la luce del proiettore ma anche nella sua consistenza più fisica e materiale. La galleria è il vero laboratorio in cui l’artista si muove e pensa e inventa. E così ancora una volta siamo sollecitati a trovare il punto di contatto tra il mondo reale e l’osservazione di un altro mondo. Per sintetizzare questa possibilità, Plöger ha dato forma a una scultura che rappresenta il calco della chiusura della porta di ingresso del suo studio: una sorta di separazione tra il mondo esterno e quello interiore, la combinazione alchemica che silenziosamente l’artista ci rivela.
Wolfgang Plöger è nato a Münster nel 1971, vive e lavora a Berlino. Nel 2002 ha partecipato al Project PS1 di New York; è stato poi invitato nel 2003 alla terza edizione di Ars Baltica Triennal of Photographic Art a Kiel, presso la Stadtgalerie e nel gennaio 2005 ha concluso la sua terza personale dal titolo Variable dimensions alla Stella Lohaus Gallery di Anversa.
Il lavoro dell’artista, da sempre concentrato sull’idea di spazio ristretto è conosciuto maggiormente per le sue video-installazioni nelle quali, alle immagini si uniscono elementi estranei ad esse ma esistenti nel luogo della proiezione, che iniziano ad interagire con la stessa occupando fisicamente uno spazio che altrimenti sembrerebbe impossibile conquistare: quello della celluloide. Il suo lavoro ha la rara qualità di tenere in equilibrio semplicità, mistero, sorpresa entro una cornice concettuale che brillantemente tiene tutto insieme. A questi temi, cui con vera invenzione esecutiva Plöger ci ha abituati, l’artista in questa mostra si propone di aggiungerne un altro, riflettendo sulla condizione di speciale isolamento dell’individuo. Nella prima stanza sarà infatti esposto un video che raffigura l’artista, una sorta di autoritratto, chiuso nel suo studio, lontano da ogni influenza esterna. La condizione è simile a quella di un animale in gabbia, che ripete continuamente le stesse azioni. Sono azioni che non hanno nessuno scopo e nessun destino: una sorta di “non-azione” o “non-movimento”, sebbene in fondo lo sia. A questa riflessione su una condizione che forse possiamo definire di “osservazione” seguono alcune espressioni più installative: alcuni tubi di neon sul pavimento fungono da supporto alla pellicola che srotolandosi attraversa come in un percorso da decriptare, lo spazio della galleria. Questo film vive quindi non solo attraverso la luce del proiettore ma anche nella sua consistenza più fisica e materiale. La galleria è il vero laboratorio in cui l’artista si muove e pensa e inventa. E così ancora una volta siamo sollecitati a trovare il punto di contatto tra il mondo reale e l’osservazione di un altro mondo. Per sintetizzare questa possibilità, Plöger ha dato forma a una scultura che rappresenta il calco della chiusura della porta di ingresso del suo studio: una sorta di separazione tra il mondo esterno e quello interiore, la combinazione alchemica che silenziosamente l’artista ci rivela.
Wolfgang Plöger è nato a Münster nel 1971, vive e lavora a Berlino. Nel 2002 ha partecipato al Project PS1 di New York; è stato poi invitato nel 2003 alla terza edizione di Ars Baltica Triennal of Photographic Art a Kiel, presso la Stadtgalerie e nel gennaio 2005 ha concluso la sua terza personale dal titolo Variable dimensions alla Stella Lohaus Gallery di Anversa.
06
giugno 2005
Wolfgang Plöger – Prototypes from California
Dal 06 giugno al 23 luglio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA PAOLO BONZANO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30, sabato 11.00 – 15.00; mattina, lunedì e festivi su appuntamento
Mattina, sabato e festivi su appuntamento
Vernissage
6 Giugno 2005, ore 19
Autore