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Seeing Things: Appunti sulla nuova pittura britannica
Michael Ashcroft, Andrew Grassie, Merlin James, Roger Kelly, Elizabeth Magill, Carol Rhodes
Comunicato stampa
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Michael Ashcroft, Andrew Grassie, Merlin James, Roger Kelly, Elizabeth Magill, Carol Rhodes sono sei tra gli artisti più rappresentativi nel panorama della giovane pittura inglese. Affermatisi tutti alla fine degli anni Novanta, questi pittori hanno raggiunto di recente una grande visibilità a livello internazionale. Eppure in Italia la maggior parte di loro non ha mai esposto in spazi pubblici o privati ed è ancora poco nota sia al pubblico dell’arte contemporanea che agli addetti ai lavori.
E’ già questo un buon motivo per presentarli per la prima volta in una mostra collettiva, tenuto conto anche del fatto che, pur senza insistere troppo su somiglianze forzate, diversi aspetti rendono stimolante un dialogo e un confronto tra le opere di questi artisti: la forte presa di distanza dalle tendenze più internazionalmente note dell’arte inglese dell’ ultimo decennio; il comune interesse per il paesaggio (nel quale l’uomo è assente e la cui presenza non è avvertibile se non per tracce e indizi); la predilezione per una pittura riflessiva e totalmente antispettacolare (intima, psicologica e compostamente visionaria nel caso di James, Magill e Ashcroft, più marcatamente concettuale nel caso di Grassie, Kelly e Rhodes); la capacità di ricreare atmosfere sospese e vagamente metafisiche (costantemente in bilico tra ordinario e soprannaturale, descrizione e rivelazione); l’utilizzo di una tecnica lenta e meticolosa (la minuziosissima tempera su carta di Grassie; la scomposizione dell’immagine, per zone di colore e attraverso una fitta trama di segni a matita e inchiostro, operata da Kelly; una pittura a strati per quanto riguarda la Magill); la tendenza ad essere innovativi sia attraverso un dialogo serrato con altri media (la fotografia soprattutto, pratica costantemente utilizzata da tutti e sei) sia lavorando nel solco della tradizione della pittura (soprattutto quella inglese “di paesaggio”).
E’ già questo un buon motivo per presentarli per la prima volta in una mostra collettiva, tenuto conto anche del fatto che, pur senza insistere troppo su somiglianze forzate, diversi aspetti rendono stimolante un dialogo e un confronto tra le opere di questi artisti: la forte presa di distanza dalle tendenze più internazionalmente note dell’arte inglese dell’ ultimo decennio; il comune interesse per il paesaggio (nel quale l’uomo è assente e la cui presenza non è avvertibile se non per tracce e indizi); la predilezione per una pittura riflessiva e totalmente antispettacolare (intima, psicologica e compostamente visionaria nel caso di James, Magill e Ashcroft, più marcatamente concettuale nel caso di Grassie, Kelly e Rhodes); la capacità di ricreare atmosfere sospese e vagamente metafisiche (costantemente in bilico tra ordinario e soprannaturale, descrizione e rivelazione); l’utilizzo di una tecnica lenta e meticolosa (la minuziosissima tempera su carta di Grassie; la scomposizione dell’immagine, per zone di colore e attraverso una fitta trama di segni a matita e inchiostro, operata da Kelly; una pittura a strati per quanto riguarda la Magill); la tendenza ad essere innovativi sia attraverso un dialogo serrato con altri media (la fotografia soprattutto, pratica costantemente utilizzata da tutti e sei) sia lavorando nel solco della tradizione della pittura (soprattutto quella inglese “di paesaggio”).
04
giugno 2005
Seeing Things: Appunti sulla nuova pittura britannica
Dal 04 giugno al 30 settembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA FABJBASAGLIA
Rimini, Via Soardi, 23, (Rimini)
Rimini, Via Soardi, 23, (Rimini)
Orario di apertura
9.30 – 12.30 e 16 – 19.30 - Chiusura Festivi e martedì pomeriggio
Vernissage
4 Giugno 2005, ore 19
Autore
Curatore