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Daniele Scarpa Kos – Maschere della Sistema, maschere della Commedia
L’istallazione insinua nello spettatore la sensazione di trovarsi in un negozio di specialità veneziane, come un turista a caccia di souvenir. Un’operazione metaforica che, davanti ad un rosso sipario di velluto, si chiude con alcuni frammenti del dipinto realizzato da Scarpa Kos e Giorgio Spiller nel 1993
Comunicato stampa
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Maschere della Sistema - Maschere della Commedia
La Sistema dell’Arte, similmente alla Commedia dell’Arte, prevede l’uso di un ampio repertorio di maschere, caratteri e personaggi stereotipati. "Vive e lavora a New York" "Vive e lavora a Milano", "Testi in catalogo di ", "Premio d’arte contemporanea": convenzioni che acquistano centralità e valore conseguentemente all’ingessamento delle dinamiche interne ai circuiti dell’arte contemporanea.
Scarpa Kos le associa a figure teatrali bloccate nella caricaturale fissità di maschere; globalizzazione e neocolonialismo culturale ne hanno esasperato le funzioni restituendole come ridicula difformitas di una galleria di personaggi parte di una drammaturgia recitata da musei, collezionisti, gallerie, curatori, critici, artisti: anch’essi non più soggetti-attori del sistema dell’arte, ma comparse della Sistema dell’Arte. L’istallazione insinua nello spettatore la sensazione di trovarsi in un negozio di specialità veneziane, come un turista a caccia di souvenir. Un’operazione metaforica che, davanti ad un rosso sipario di velluto, si chiude con alcuni frammenti del dipinto realizzato da Scarpa Kos e Giorgio Spiller nel 1993.
Il quadro diviene un magazzino di tracce e memorie, il brulicante, babelico, carnevalesco horror vacui nel quale si mimetizzano, come presenze dissonanti, le visionarie performance di uno Spiller inizi anni ’90.
La Sistema dell’Arte, similmente alla Commedia dell’Arte, prevede l’uso di un ampio repertorio di maschere, caratteri e personaggi stereotipati. "Vive e lavora a New York" "Vive e lavora a Milano", "Testi in catalogo di ", "Premio d’arte contemporanea": convenzioni che acquistano centralità e valore conseguentemente all’ingessamento delle dinamiche interne ai circuiti dell’arte contemporanea.
Scarpa Kos le associa a figure teatrali bloccate nella caricaturale fissità di maschere; globalizzazione e neocolonialismo culturale ne hanno esasperato le funzioni restituendole come ridicula difformitas di una galleria di personaggi parte di una drammaturgia recitata da musei, collezionisti, gallerie, curatori, critici, artisti: anch’essi non più soggetti-attori del sistema dell’arte, ma comparse della Sistema dell’Arte. L’istallazione insinua nello spettatore la sensazione di trovarsi in un negozio di specialità veneziane, come un turista a caccia di souvenir. Un’operazione metaforica che, davanti ad un rosso sipario di velluto, si chiude con alcuni frammenti del dipinto realizzato da Scarpa Kos e Giorgio Spiller nel 1993.
Il quadro diviene un magazzino di tracce e memorie, il brulicante, babelico, carnevalesco horror vacui nel quale si mimetizzano, come presenze dissonanti, le visionarie performance di uno Spiller inizi anni ’90.
25
maggio 2005
Daniele Scarpa Kos – Maschere della Sistema, maschere della Commedia
Dal 25 al 30 maggio 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO PONTE DELLE LATTE
Venezia, Fondamenta Rio Marin, 2427A, (Venezia)
Venezia, Fondamenta Rio Marin, 2427A, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 21.30 alle 23.30
Vernissage
25 Maggio 2005, ore 23.30
Autore