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Affinità. Opere della Collezione Ulla e Heiner Pietzsch, Berlino
Una selezione di 43 dipinti e opere su carta della rinomata collezione berlinese di arte moderna di proprietà di Ulla e Heiner Pietzsch
Comunicato stampa
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Una selezione di 43 dipinti e opere su carta della rinomata collezione berlinese di arte moderna di proprietà di Ulla e Heiner Pietzsch sarà presentata la prossima estate alla Collezione Peggy Guggenheim, dal 4 giugno al 18 settembre. In occasione della mostra Affinità. Opere della Collezione Ulla e Heiner Pietzsch, Berlino saranno esposte opere del Surrealismo europeo e dell’Espressionismo astratto americano. Per la Collezione Peggy Guggenheim, che già ospita la Collezione Mattioli e il Giardino delle Sculture Nasher, è un modo per rendere omaggio al prezioso contributo dei collezionisti privati nei confronti dell’interpretazione e della conservazione dell’arte moderna.
Il concetto di affinità, che dà il titolo alla mostra, interpreta la somiglianza che accumuna lo spirito e il gusto di Ulla e Heiner Pietzsch alla stessa Peggy Guggenheim. All’inizio degli anni Sessanta, la loro decisione di collezionare sia le opere dei surrealisti europei che quelle di giovani artisti americani della Scuola di New York rispecchia, da un lato, due aree di particolare forza del museo veneziano e dall’altro, riafferma l’importanza del ruolo storico di Peggy Guggenheim nel far incontrare le avanguardie europee e newyorkesi degli anni Quaranta. Riuscì in questo intento offrendo alla visione del pubblico la sua collezione, negli spazi del suo museo/galleria Art of This Century a New York, e proteggendo con il suo mecenatismo artisti del calibro di William Baziotes, Robert Motherwell e Jackson Pollock. L’inusuale progetto espositivo che viene ora presentato alla Collezione Peggy Guggenheim, in cui le opere di sue collezioni permanenti sono messe a confronto esaltandone le affinità o i contrasti, deve la paternità a Folker Skulima, figura di spicco del panorama artistico di Berlino.
La selezione dei dipinti surrealisti è a cura di Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim. Le opere saranno esposte nelle gallerie di Palazzo Venier dei Leoni accanto ai dipinti a loro affini che appartengono alla collezione permanente di Peggy Guggenheim. Ad essere accolti tra le mura della Collezione, circa 15 dipinti tra cui una tela astratta di Joan Miró del 1925, anno questo della prima esposizione di dipinti surrealisti, Les Complices du magicien (1926) di René Magritte, uno dei primi dipinti di Yves Tanguy (cui Peggy Guggenheim dedicò una mostra nel 1938), Painting for Young People di Max Ernst, realizzato nel 1943 al tempo del suo matrimonio con Peggy, una tela del 1942 di Dorothea Tanning, che l’artista sposò dopo il suo divorzio dalla collezionista americana, e lo studio preparatorio di un importantissimo dipinto di Gorky che Peggy acquistò nel 1945 e che ancor oggi è visibile in una delle sale del museo veneziano. Completano la selezione opere di Picasso, Hans Bellmer, André Breton, Leonor Fini, Matta e Picabia.
I lavori su carta del primo Espressionismo astratto americano della Collezione Pietzsch testimoniano non solo l’evoluzione dell’arte americana degli anni Quaranta ma il legame tra questa e il movimento surrealista proprio nel periodo in cui molti artisti europei scelsero l’esilio a New Yorrk o negli Stati Uniti a causa del secondo conflitto mondiale. Susan Davidson, Curator del Solomon R. Guggenheim Museum ha operato la scelta dei lavori che saranno esposti a Venezia. La Davidson è anche curatrice di Senza confini, solo bordi. Dipinti su carta di Jackson Pollock, mostra ospitata alla Collezione Peggy Guggenheim in contemporanea con l’esposizione dedicata alla Collezione Pietzsch.
I disegni della Collezione Pietzsch saranno esposti nelle nuove gallerie della Collezione Peggy Guggenheim al civico 704 di Dorsoduro. Sarà possibile ammirare lo studio per Pancho Villa Dead and Alive (1944) di Robert Motherwell, che fu esposto per la prima volta alla galleria Art of This Century, una rara opera del primo Barnett Newman (The Slaying of Osiris, 1944-45), preziosi lavori di Mark Rothko e dello stesso Barnett Newman della metà degli anni Quaranta, tre opere di William Baziotes, protagonista di una recente mostra alla Collezione Peggy Guggenheim, due disegni di Jimmy Ernst – figliastro di Peggy e per un certo periodo suo assistente alla galleria di New York - e inoltre le opere di Gerome Kamrowski, Hans Hofmann, Franz Kline, Willem de Kooning, Adolph Gottlieb, Sam Francis, Richard Pousette-Dart, David Smith, Theodoros Stamos e Mark Tobey.
La passione di Ulla e Heiner Pietzsch per il collezionismo continua a tutt’oggi, forse ancora più forte e tenace. Heiner Pietzsch ha di recente affermato: “Mia moglie ed io siamo orgogliosi di poter vedere i nostri tesori affiancati ai capolavori di una leggendaria collezionista quale fu Peggy Guggenheim”.
Il concetto di affinità, che dà il titolo alla mostra, interpreta la somiglianza che accumuna lo spirito e il gusto di Ulla e Heiner Pietzsch alla stessa Peggy Guggenheim. All’inizio degli anni Sessanta, la loro decisione di collezionare sia le opere dei surrealisti europei che quelle di giovani artisti americani della Scuola di New York rispecchia, da un lato, due aree di particolare forza del museo veneziano e dall’altro, riafferma l’importanza del ruolo storico di Peggy Guggenheim nel far incontrare le avanguardie europee e newyorkesi degli anni Quaranta. Riuscì in questo intento offrendo alla visione del pubblico la sua collezione, negli spazi del suo museo/galleria Art of This Century a New York, e proteggendo con il suo mecenatismo artisti del calibro di William Baziotes, Robert Motherwell e Jackson Pollock. L’inusuale progetto espositivo che viene ora presentato alla Collezione Peggy Guggenheim, in cui le opere di sue collezioni permanenti sono messe a confronto esaltandone le affinità o i contrasti, deve la paternità a Folker Skulima, figura di spicco del panorama artistico di Berlino.
La selezione dei dipinti surrealisti è a cura di Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim. Le opere saranno esposte nelle gallerie di Palazzo Venier dei Leoni accanto ai dipinti a loro affini che appartengono alla collezione permanente di Peggy Guggenheim. Ad essere accolti tra le mura della Collezione, circa 15 dipinti tra cui una tela astratta di Joan Miró del 1925, anno questo della prima esposizione di dipinti surrealisti, Les Complices du magicien (1926) di René Magritte, uno dei primi dipinti di Yves Tanguy (cui Peggy Guggenheim dedicò una mostra nel 1938), Painting for Young People di Max Ernst, realizzato nel 1943 al tempo del suo matrimonio con Peggy, una tela del 1942 di Dorothea Tanning, che l’artista sposò dopo il suo divorzio dalla collezionista americana, e lo studio preparatorio di un importantissimo dipinto di Gorky che Peggy acquistò nel 1945 e che ancor oggi è visibile in una delle sale del museo veneziano. Completano la selezione opere di Picasso, Hans Bellmer, André Breton, Leonor Fini, Matta e Picabia.
I lavori su carta del primo Espressionismo astratto americano della Collezione Pietzsch testimoniano non solo l’evoluzione dell’arte americana degli anni Quaranta ma il legame tra questa e il movimento surrealista proprio nel periodo in cui molti artisti europei scelsero l’esilio a New Yorrk o negli Stati Uniti a causa del secondo conflitto mondiale. Susan Davidson, Curator del Solomon R. Guggenheim Museum ha operato la scelta dei lavori che saranno esposti a Venezia. La Davidson è anche curatrice di Senza confini, solo bordi. Dipinti su carta di Jackson Pollock, mostra ospitata alla Collezione Peggy Guggenheim in contemporanea con l’esposizione dedicata alla Collezione Pietzsch.
I disegni della Collezione Pietzsch saranno esposti nelle nuove gallerie della Collezione Peggy Guggenheim al civico 704 di Dorsoduro. Sarà possibile ammirare lo studio per Pancho Villa Dead and Alive (1944) di Robert Motherwell, che fu esposto per la prima volta alla galleria Art of This Century, una rara opera del primo Barnett Newman (The Slaying of Osiris, 1944-45), preziosi lavori di Mark Rothko e dello stesso Barnett Newman della metà degli anni Quaranta, tre opere di William Baziotes, protagonista di una recente mostra alla Collezione Peggy Guggenheim, due disegni di Jimmy Ernst – figliastro di Peggy e per un certo periodo suo assistente alla galleria di New York - e inoltre le opere di Gerome Kamrowski, Hans Hofmann, Franz Kline, Willem de Kooning, Adolph Gottlieb, Sam Francis, Richard Pousette-Dart, David Smith, Theodoros Stamos e Mark Tobey.
La passione di Ulla e Heiner Pietzsch per il collezionismo continua a tutt’oggi, forse ancora più forte e tenace. Heiner Pietzsch ha di recente affermato: “Mia moglie ed io siamo orgogliosi di poter vedere i nostri tesori affiancati ai capolavori di una leggendaria collezionista quale fu Peggy Guggenheim”.
03
giugno 2005
Affinità. Opere della Collezione Ulla e Heiner Pietzsch, Berlino
Dal 03 giugno al 18 settembre 2005
arte contemporanea
Location
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Venezia, Dorsoduro, 701, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 701, (Venezia)
Biglietti
intero € 10; senior oltre i 65 anni € 8; studenti € 5 ; gratuito 0-12 anni
Orario di apertura
10-18. Chiuso il martedì
Autore
Curatore