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La miniatura dal ‘700 al video d’artista
La mostra al Castello di Castagneto Po nasce dalla volontà di affiancare ad una esposizione di miniature del Sette e dell’Ottocento europeo una mostra di video d’artista
Comunicato stampa
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La mostra al Castello di Castagneto Po nasce dalla volontà di affiancare ad una esposizione di miniature del Sette e dell’Ottocento europeo una mostra di video d’artista. La possibilità di porre in diretto dialogo opere d’arte di grande importanza, appartenenti ad ambiti di studio così lontani nelle rigide classificazioni accademiche, unita all’occasione difficilmente ripetibile di attingere a competenze scientifiche diverse ci consente di provare a tracciare un arco interpretativo, attraverso la storia delle espressioni artistiche, tra una tecnica antica di secoli, sorta e protetta all’interno di un chiuso ambito specialistico e un ambito di ricerca contemporanea tra i più recenti e i più diffusi sulla scena internazionale dell’arte d’oggi.
Le opere della sezione storica provengono dalla collezione privata della Famiglia Bruni Tedeschi, offerta in donazione alla Fondazione Torino Musei, per le raccolte di Palazzo Madama. La collezione riunisce importanti e significativi esempi di miniatura di genere, relativa alla produzione di ritratti nobiliari. La collezione nella sua interezza offre un panorama di rara completezza sulle produzioni della scuola francese realizzate a partire dagli anni del regno di Luigi XVI fino alla fine del secolo XIX attraverso la grande stagione della restaurazione. A queste affianca un’ampia produzione di scuola inglese, austriaca tra Sette e Ottocento, alcuni esempi della scuola italiana, svizzera e russa. Di assoluto interesse in mostra sono le opere di Jacques Charlier, Jean-Laurent Mosnier, Luis-Marie Sicardi, di Jean-Baptiste-Jacques Augustin e dei suoi allievi e della Ecole d’Isabey. In ambito inglese sono rappresentate le realizzazioni della Scuola di Cosway, e quelle ottocentesche di Sir Charles Wiliam Ross e Andrei Robertson. Di assoluto interesse nella collezione, per l’area austriaca, sono gli esempi di miniature di Heinrich Friedrich Fueger e Moritz Michael Daffinger. Questa sezione della mostra è a cura dalla dott.ssa Enrica Pagella, Direttore del Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama.
La sezione di arte contemporanea presenta una scelta di campo delimitata dalla produzione del video d’artista dagli anni pionieristici fino ad esempi di stretta contemporaneità. Le opere sono state scelte e selezionate per dialogare in modo esplicito con la sezione storica. È un mezzo espressivo il video per il quale le caratteristiche dimensionali sono mediate dalla possibilità del tutto inedita in campo artistico di essere modificate attraverso le tecniche di proiezione. Proprio per questo la scelta di alcuni artisti di lavorare con la piccola dimensione, limitando la possibilità di modificare le dimensioni delle loro opere diviene tanto più rilevante sotto il profilo della scelta espressiva. Le opere provengono in parte dalla collezione video della Galleria d’Arte Moderna di Torino e in parte da prestiti provenienti dai medesimi artisti. Tutti rappresentano figure di primo piano nel panorama dell’arte contemporanea e ciascuno è stato scelto per la sua capacità di affrontare da un punto di vista differente il significato della variazione dimensionale.
Il nostro punto di partenza è rappresentato dall’opera di Baldessari che partendo dalla tematica dell’archivio enciclopedico, così vicino alla cultura della miniatura settecentesca si propone di fare una classificazione per grandezza degli oggetti del mondo, dal più piccolo al più grande, ma la scelta di isolare gli oggetti davanti alla telecamera cancella la possibilità di percepire le dimensioni. In tal modo Baldessari attua il paradosso concettuale a cui voleva giungere, mettendo in scena e negando la possibilità di una classificazione oggettiva del mondo sulla base dell’ingannevole percezione visiva. Le ricerche del video contemporaneo sono rappresentate in mostra da opere di indubbio valore come Angel di David Claerbut dove l’immagine proiettata viene rimpicciolita fino a corrispondere alle dimensioni reali di un piccolo angelo scolpito, o Hooverflight di Henrik Hakansson, Ancient of Days di Bill Viola e Legenda di Eva Marisaldi, tutte sono state presentate in mostre presso importanti istituzioni internazionali. A queste si sono affiancati esempi di giovani artisti emergenti come Francesco Barocco di cui si è selezionata un opera centrata sulla dialettica tra opera d’arte e miniaturizzazione del documento visivo all’interno della cultura storico-libraria e Luca Rento che con l’utilizzo di micro-schermi ricrea nell’immagine video le tutte le caratteristiche proprie della pittura di genere ottocentesca con gusto miniaturistico classico. Questa seconda sezione della mostra e il piccolo catalogo sono a cura della dott.ssa Elena Volpato, curatrice della Videoteca GAM
Le opere della sezione storica provengono dalla collezione privata della Famiglia Bruni Tedeschi, offerta in donazione alla Fondazione Torino Musei, per le raccolte di Palazzo Madama. La collezione riunisce importanti e significativi esempi di miniatura di genere, relativa alla produzione di ritratti nobiliari. La collezione nella sua interezza offre un panorama di rara completezza sulle produzioni della scuola francese realizzate a partire dagli anni del regno di Luigi XVI fino alla fine del secolo XIX attraverso la grande stagione della restaurazione. A queste affianca un’ampia produzione di scuola inglese, austriaca tra Sette e Ottocento, alcuni esempi della scuola italiana, svizzera e russa. Di assoluto interesse in mostra sono le opere di Jacques Charlier, Jean-Laurent Mosnier, Luis-Marie Sicardi, di Jean-Baptiste-Jacques Augustin e dei suoi allievi e della Ecole d’Isabey. In ambito inglese sono rappresentate le realizzazioni della Scuola di Cosway, e quelle ottocentesche di Sir Charles Wiliam Ross e Andrei Robertson. Di assoluto interesse nella collezione, per l’area austriaca, sono gli esempi di miniature di Heinrich Friedrich Fueger e Moritz Michael Daffinger. Questa sezione della mostra è a cura dalla dott.ssa Enrica Pagella, Direttore del Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama.
La sezione di arte contemporanea presenta una scelta di campo delimitata dalla produzione del video d’artista dagli anni pionieristici fino ad esempi di stretta contemporaneità. Le opere sono state scelte e selezionate per dialogare in modo esplicito con la sezione storica. È un mezzo espressivo il video per il quale le caratteristiche dimensionali sono mediate dalla possibilità del tutto inedita in campo artistico di essere modificate attraverso le tecniche di proiezione. Proprio per questo la scelta di alcuni artisti di lavorare con la piccola dimensione, limitando la possibilità di modificare le dimensioni delle loro opere diviene tanto più rilevante sotto il profilo della scelta espressiva. Le opere provengono in parte dalla collezione video della Galleria d’Arte Moderna di Torino e in parte da prestiti provenienti dai medesimi artisti. Tutti rappresentano figure di primo piano nel panorama dell’arte contemporanea e ciascuno è stato scelto per la sua capacità di affrontare da un punto di vista differente il significato della variazione dimensionale.
Il nostro punto di partenza è rappresentato dall’opera di Baldessari che partendo dalla tematica dell’archivio enciclopedico, così vicino alla cultura della miniatura settecentesca si propone di fare una classificazione per grandezza degli oggetti del mondo, dal più piccolo al più grande, ma la scelta di isolare gli oggetti davanti alla telecamera cancella la possibilità di percepire le dimensioni. In tal modo Baldessari attua il paradosso concettuale a cui voleva giungere, mettendo in scena e negando la possibilità di una classificazione oggettiva del mondo sulla base dell’ingannevole percezione visiva. Le ricerche del video contemporaneo sono rappresentate in mostra da opere di indubbio valore come Angel di David Claerbut dove l’immagine proiettata viene rimpicciolita fino a corrispondere alle dimensioni reali di un piccolo angelo scolpito, o Hooverflight di Henrik Hakansson, Ancient of Days di Bill Viola e Legenda di Eva Marisaldi, tutte sono state presentate in mostre presso importanti istituzioni internazionali. A queste si sono affiancati esempi di giovani artisti emergenti come Francesco Barocco di cui si è selezionata un opera centrata sulla dialettica tra opera d’arte e miniaturizzazione del documento visivo all’interno della cultura storico-libraria e Luca Rento che con l’utilizzo di micro-schermi ricrea nell’immagine video le tutte le caratteristiche proprie della pittura di genere ottocentesca con gusto miniaturistico classico. Questa seconda sezione della mostra e il piccolo catalogo sono a cura della dott.ssa Elena Volpato, curatrice della Videoteca GAM
18
giugno 2005
La miniatura dal ‘700 al video d’artista
Dal 18 giugno al 10 luglio 2005
arte antica
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASTELLO
Castagneto Po, Via Chivasso, 27, (Torino)
Castagneto Po, Via Chivasso, 27, (Torino)
Biglietti
con Abbonamento Torino Musei; intero € 5
Orario di apertura
Martedì-venerdì 16-22; Sabato e domenica 11-22
Autore
Curatore