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Ferdinando Moneta
Ferdinando Moneta espone al S’agapò disegni , quadri , sculture . Una sintesi del suo lungo percorso artistico
Comunicato stampa
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Ferdinando Moneta espone al S'agapò disegni , quadri , sculture . Una sintesi del suo lungo percorso artistico .
Moneta è un artista milanese, scomparso nel 2000, dopo una vita interamente dedicata all'arte. Ha attraversato esperienze diverse: dai primi disegni in bianco e nero alle bande informali in colori acrilici, dalle sculture in legno e bande d'acciaio alle grandi strutture dinamiche concettuali. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, hanno partecipato (e vinto) a Premi nazionali e internazionali, sono conservate in Musei e collezioni private . Ma sicuramente Moneta avrebbe molto amato essere al Magazzino del S'agapò, in uno spazio non convenzionale, vicino ai giovani e ai meno giovani con i prodotti della sua ricerca sul significato attuale dell'arte. Non oggetto statico riservato a pochi, ma elemento dinamico di scambio fra l'artista e chiunque voglia gustare il gioco delle forme, ricevere emozioni e partecipare al realizzarsi continuo dell'opera d'arte. Ispirato dal futurismo di Marinetti e innamorato della fantasia di Calder, Moneta, come ha affermato lui stesso, non libera le forme dalla materia, ma le " cattura " dallo spazio, ridisegnandole con le sue bande che sono colore nei quadri e nastri d'acciaio, sonori e riflettenti, nelle strutture scultoree.
Nel 1990 ha realizzato per il Comune di Milano la grande struttura/scultura a M (trentun metri di profondità per tredici di larghezza) che ha dato il benvenuto agli ospiti dei Campionati Mondiali di Calcio, alle porte di Milano, nel Parco Forlanini. Un'opera simbolo, che si ricollega alla ricerca dell'artista di un avvicinamento della gente comune al "pianeta arte", e di una maggiore connotazione sociale del fatto creativo.
Sempre negli anni '90, Moneta sviluppa la sua nuova concezione dell'arte attraverso il progetto " Scultura ideale temporanea ", che colloca al centro dell'esperienza artistica dello spettatore non più l'opera , l'oggetto creato, ma , appunto, il processo creativo, con la potenzialità comunicativa e immaginifica che esso contiene.
Due "sculture ideali temporanee " sono state realizzate rispettivamente all'Accademia di Brera e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, con la partecipazione di studenti, musicisti e la costante interazione con il pubblico. Il risultato è stato , come ha colto Andrea Del Guercio , " che i musicisti , i ragazzi di Brera , la musica e i suoni assordanti , i bagliori di luce , tutti erano frammenti dell'opera diretta da Ferdinando Moneta ".
Moneta è un artista milanese, scomparso nel 2000, dopo una vita interamente dedicata all'arte. Ha attraversato esperienze diverse: dai primi disegni in bianco e nero alle bande informali in colori acrilici, dalle sculture in legno e bande d'acciaio alle grandi strutture dinamiche concettuali. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, hanno partecipato (e vinto) a Premi nazionali e internazionali, sono conservate in Musei e collezioni private . Ma sicuramente Moneta avrebbe molto amato essere al Magazzino del S'agapò, in uno spazio non convenzionale, vicino ai giovani e ai meno giovani con i prodotti della sua ricerca sul significato attuale dell'arte. Non oggetto statico riservato a pochi, ma elemento dinamico di scambio fra l'artista e chiunque voglia gustare il gioco delle forme, ricevere emozioni e partecipare al realizzarsi continuo dell'opera d'arte. Ispirato dal futurismo di Marinetti e innamorato della fantasia di Calder, Moneta, come ha affermato lui stesso, non libera le forme dalla materia, ma le " cattura " dallo spazio, ridisegnandole con le sue bande che sono colore nei quadri e nastri d'acciaio, sonori e riflettenti, nelle strutture scultoree.
Nel 1990 ha realizzato per il Comune di Milano la grande struttura/scultura a M (trentun metri di profondità per tredici di larghezza) che ha dato il benvenuto agli ospiti dei Campionati Mondiali di Calcio, alle porte di Milano, nel Parco Forlanini. Un'opera simbolo, che si ricollega alla ricerca dell'artista di un avvicinamento della gente comune al "pianeta arte", e di una maggiore connotazione sociale del fatto creativo.
Sempre negli anni '90, Moneta sviluppa la sua nuova concezione dell'arte attraverso il progetto " Scultura ideale temporanea ", che colloca al centro dell'esperienza artistica dello spettatore non più l'opera , l'oggetto creato, ma , appunto, il processo creativo, con la potenzialità comunicativa e immaginifica che esso contiene.
Due "sculture ideali temporanee " sono state realizzate rispettivamente all'Accademia di Brera e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, con la partecipazione di studenti, musicisti e la costante interazione con il pubblico. Il risultato è stato , come ha colto Andrea Del Guercio , " che i musicisti , i ragazzi di Brera , la musica e i suoni assordanti , i bagliori di luce , tutti erano frammenti dell'opera diretta da Ferdinando Moneta ".
11
maggio 2005
Ferdinando Moneta
Dall'undici al 30 maggio 2005
arte contemporanea
Location
S’AGAPO’
Milano, Via Lodovico Il Moro, 171, (Milano)
Milano, Via Lodovico Il Moro, 171, (Milano)
Biglietti
con tessera arci
Orario di apertura
tutti i giorni 22-2
Vernissage
11 Maggio 2005, ore 19
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