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Sandro Sergi – L’ultimo simbolista veneziano
una mostra retrospettiva del pittore veneziano Sandro Sergi a quasi 7 anni dalla sua scomparsa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 21 Maggio 2005 si inaugura nella Galleria civica di San Donà di Piave
, una mostra retrospettiva del pittore veneziano Sandro Sergi a quasi 7
anni dalla sua scomparsa , curata da Boris Brollo.
Sandro Sergi, nato a Venezia nel 1922, formatosi dapprima alla scuola di
Ercole Sibellato, raccolse in seguito la lezione di maestri come Carena,
Guidi e Saetti. Iniziò la carriera artistica all'inizio degli anni '40,
affermandosi ben presto come disegnatore con splendidi ritratti esposti
alla"Piccola Galleria" di via XXII marzo a Venezia nel 1946. Il segno
pulito ed essenziale delle sue figure, carico di valenze espressive ed
introspettive, gli valse il primo premio del disegno assegnato dalla
commissione della XXIV della Biennale d'arte del 1948, il primo premio
Opera Bevilacqua La Masa nel 1949 ed il primo premio " Graziano " nel
1951. Parallelamente venivano affermandosi le sue doti pittoriche : nel
1952 conseguì il primo premio di pittura delle " Olimpiadi Culturali "
a
Roma ed il secondo premio del paesaggio a Venezia, nel 1955 e nel 1956
il premio pittura dell'Opera Bevilacqua La Masa, nel 1961 Il primo
premio di pittura del paesaggio al premio internazionale "
Giorgione-Poussin ", il premio "Rotary" di Venezia ed il premio
nazionale della Repubblica di San Marino. Verso la fine degli anni 50
Sergi si allontanò gradualmente dalla fase figurativa e mosse verso lo
spazialismo. Questo è il momento della svolta, è l'inizio del percorso
extraformale , come Sergi stesso lo defini: " Spazio e luce
costituiscono sempre l'essenza e la caratteristica della mia pittura.
Extraformale vuol dire che supero le condizioni delle forme, quasi in un
concetto astrofisica."
Gli anni '60 e '70 sono tutti dedicati all'estenuante lavoro di ricerca
, che lo portò quotidianamente a confrontarsi con il colore in una lotta
incessante con la tela, per imprigionare su di essa la luce. E' di
questi anni l'esperienza della creazione in vetro per la quale aveva
ideato numerosi progetti su carta e modelli in creta di cui ricordiamo
"
Uccello ", realizzato alla Fucina degli Angeli, esposta a Palazzo Ducale
nel 1970, ad Hannover e a Bucarest nel 1971 e, quindi , nella sede
veneziana.
Nella mostra saranno esposte varie sculture in vetro realizzate a Murano
negli anni '90 con la collaborazione della fornace Berengo fine arts.
Verso gli anni '80 Sergi ritornò ai temi della sua gioventù: figure,
ritratti, nature morte, paesaggi, già bellissimi a quel tempo,
impreziositi ora dall'esperienza, dalla maturità e dall'impegno di
decenni con l'arte. Si dedicò inoltre alla realizzazione di opere musive
in edifici pubblici e privati.
Ci troviamo di fronte ad un artista autentico e completo che, non si
dimentichi, trasmise la conoscenza delle tecniche e l'amore per l'arte
e
la sua storia, insegnando per oltre trent'anni a generazioni di allievi.
Questa retrospettiva è " un assaggio " in attesa di " quella
collocazione critica che la sua natura schiva aveva sempre evitato e che
le strutture culturali di Venezia non avevano saputo nemmeno sollecitare
" infatti Sergi nonostante prestigiosi premi, riconoscimenti e la
partecipazione a numerose mostre internazionali e nazionali, per la sua
natura discreta e rigorosa, rifuggì sempre il clamore ed il compromesso.
La mostra ci svela alcuni dei dipinti più belli creati nell'arco di
mezzo secolo , che sono stati raccolti come " Fiori " nel giardino
segreto dell'atelier di Sergi ai Carmini ( Venezia) , nell'intento di
offrire alla città di San Donà di Piave il " tesoro ritrovato" di " un
pittore autentico con cui la storia della pittura veneziana ( ma non
solo veneziana ) della seconda metà del '900 dovrà prima o poi fare i
conti". La mostra resterà aperta dal 21 Maggio fino al 3 Luglio 2005 e
per l'occasione verrà pubblicato un piccolo ma esaustivo catalogo curato
da Boris Brollo e da Marco Berengo.
La Direzione
, una mostra retrospettiva del pittore veneziano Sandro Sergi a quasi 7
anni dalla sua scomparsa , curata da Boris Brollo.
Sandro Sergi, nato a Venezia nel 1922, formatosi dapprima alla scuola di
Ercole Sibellato, raccolse in seguito la lezione di maestri come Carena,
Guidi e Saetti. Iniziò la carriera artistica all'inizio degli anni '40,
affermandosi ben presto come disegnatore con splendidi ritratti esposti
alla"Piccola Galleria" di via XXII marzo a Venezia nel 1946. Il segno
pulito ed essenziale delle sue figure, carico di valenze espressive ed
introspettive, gli valse il primo premio del disegno assegnato dalla
commissione della XXIV della Biennale d'arte del 1948, il primo premio
Opera Bevilacqua La Masa nel 1949 ed il primo premio " Graziano " nel
1951. Parallelamente venivano affermandosi le sue doti pittoriche : nel
1952 conseguì il primo premio di pittura delle " Olimpiadi Culturali "
a
Roma ed il secondo premio del paesaggio a Venezia, nel 1955 e nel 1956
il premio pittura dell'Opera Bevilacqua La Masa, nel 1961 Il primo
premio di pittura del paesaggio al premio internazionale "
Giorgione-Poussin ", il premio "Rotary" di Venezia ed il premio
nazionale della Repubblica di San Marino. Verso la fine degli anni 50
Sergi si allontanò gradualmente dalla fase figurativa e mosse verso lo
spazialismo. Questo è il momento della svolta, è l'inizio del percorso
extraformale , come Sergi stesso lo defini: " Spazio e luce
costituiscono sempre l'essenza e la caratteristica della mia pittura.
Extraformale vuol dire che supero le condizioni delle forme, quasi in un
concetto astrofisica."
Gli anni '60 e '70 sono tutti dedicati all'estenuante lavoro di ricerca
, che lo portò quotidianamente a confrontarsi con il colore in una lotta
incessante con la tela, per imprigionare su di essa la luce. E' di
questi anni l'esperienza della creazione in vetro per la quale aveva
ideato numerosi progetti su carta e modelli in creta di cui ricordiamo
"
Uccello ", realizzato alla Fucina degli Angeli, esposta a Palazzo Ducale
nel 1970, ad Hannover e a Bucarest nel 1971 e, quindi , nella sede
veneziana.
Nella mostra saranno esposte varie sculture in vetro realizzate a Murano
negli anni '90 con la collaborazione della fornace Berengo fine arts.
Verso gli anni '80 Sergi ritornò ai temi della sua gioventù: figure,
ritratti, nature morte, paesaggi, già bellissimi a quel tempo,
impreziositi ora dall'esperienza, dalla maturità e dall'impegno di
decenni con l'arte. Si dedicò inoltre alla realizzazione di opere musive
in edifici pubblici e privati.
Ci troviamo di fronte ad un artista autentico e completo che, non si
dimentichi, trasmise la conoscenza delle tecniche e l'amore per l'arte
e
la sua storia, insegnando per oltre trent'anni a generazioni di allievi.
Questa retrospettiva è " un assaggio " in attesa di " quella
collocazione critica che la sua natura schiva aveva sempre evitato e che
le strutture culturali di Venezia non avevano saputo nemmeno sollecitare
" infatti Sergi nonostante prestigiosi premi, riconoscimenti e la
partecipazione a numerose mostre internazionali e nazionali, per la sua
natura discreta e rigorosa, rifuggì sempre il clamore ed il compromesso.
La mostra ci svela alcuni dei dipinti più belli creati nell'arco di
mezzo secolo , che sono stati raccolti come " Fiori " nel giardino
segreto dell'atelier di Sergi ai Carmini ( Venezia) , nell'intento di
offrire alla città di San Donà di Piave il " tesoro ritrovato" di " un
pittore autentico con cui la storia della pittura veneziana ( ma non
solo veneziana ) della seconda metà del '900 dovrà prima o poi fare i
conti". La mostra resterà aperta dal 21 Maggio fino al 3 Luglio 2005 e
per l'occasione verrà pubblicato un piccolo ma esaustivo catalogo curato
da Boris Brollo e da Marco Berengo.
La Direzione
21
maggio 2005
Sandro Sergi – L’ultimo simbolista veneziano
Dal 21 maggio al 03 luglio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO LEONARDO DA VINCI
San Donà Di Piave, Piazza Indipendenza, 1, (Venezia)
San Donà Di Piave, Piazza Indipendenza, 1, (Venezia)
Orario di apertura
feriali 16-19, domenica 10-12. Chiuso il lunedì e giovedì 2 giugno
Vernissage
21 Maggio 2005, ore 18
Curatore