“Affido al disegno...” è il titolo che guida la mostra di Sandro Chia di dieci quadri con cui la Temple University Rome inaugura la stagione espositiva dell’anno 2003. Dieci dipinti colorati su carta, ognuno con una cornice robusta, colorata e costruita artigianalmente con forme geometriche approssimative. I quadri sono legati tra di loro in un ritmo musicale che affida allo spettatore la libera interpretazione del mondo interiore che Chia ci invita ad esplorare.

Artista generoso e di fama internazionale, Chia ha scelto di svelare una nuova serie di opere nello spazio di una Galleria universitaria. E’ un gesto che incuriosisce e che pone l’interrogativo su cosa Chia desideri comunicare alle giovani generazioni di oggi. Si tratta di un insistenza che mette l’arte al di sopra di questioni di tempo e di moda? Chia ebbe la fortuna di conoscere grande successo in giovannissima età, proprio perché—insieme ad alcuni compagni di strada—si ribellò a convenzioni tipiche dell’arte degli anni ’70 e dei primi anni ’80. Ma oggi l’artista maturo riempie una funzione diversa di quella del giovane dell’avanguardia, anche perché ormai dispone del ricco patrimonio della propria storia artistica.

Fa parte di questa mostra anche l’ultima, inedita opera creata dall’artista e portata a termine proprio in questi giorni: un video dove confluiscono musica, parole, disegni e dipinti, in una metamorfosi complessa e nuova. Può darsi che Chia s irivolga ai giovani proprio con quel messaggio che caratterizza tutto il suo lavoro: “siate liberi, godete, create, non abbiate paura.”