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Paola Gandolfi – frammenti di Orestiade
Con questa mostra la galleria della Temple University di Roma presenta in anteprima le opere di Paola Gandolfi, destinate al Teatro S. Agostino di Rimini
Comunicato stampa
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Con questa mostra la galleria della Temple University di Roma presenta in anteprima le opere di Paola Gandolfi, destinate al Teatro S. Agostino di Rimini. “Pittura in tre atti”, come scrive Ludovico Pratesi, rappresenta la tragedia di Orestiade dipinta da Paola Gandolfi, e che comincia con la scena madre dell’Orestiade, interpretata dall’artista come una visione surreale, movimentata e densa di pittura compatta; il tutto su tre grandi tavole, ognuna della misura di 380x200.
Oreste, Clitemnestra, Elettra. Le parti smembrate dei corpi rappresentati ricordano certamente semplici ex-voto, dipinte con distacco, posizionate con precisione geometrica e fluttuanti nello spazio come quiete nuvole di Magritte. Osservando questi pezzi di corpo viene da pensare alle parole di Dionigi Aereopagita, che assegna a ciascuna parte del corpo un significato: le spalle, le braccia e infine le mani indicano la capacità di fare, di operare e di agire; il cuore è il simbolo di una vita vicino a Dio; il petto protegge il cuore e rivela l’indomabile forza che conserva e distribuisce la vita; la schiena contiene tutte le forze generative; i piedi sono la mobilità e la loro nudità indica che sono liberi, slegati, agili e puri, indipendenti e si conformano il più idoneamente alla semplicità divina.
Oreste, Clitemnestra, Elettra. Le parti smembrate dei corpi rappresentati ricordano certamente semplici ex-voto, dipinte con distacco, posizionate con precisione geometrica e fluttuanti nello spazio come quiete nuvole di Magritte. Osservando questi pezzi di corpo viene da pensare alle parole di Dionigi Aereopagita, che assegna a ciascuna parte del corpo un significato: le spalle, le braccia e infine le mani indicano la capacità di fare, di operare e di agire; il cuore è il simbolo di una vita vicino a Dio; il petto protegge il cuore e rivela l’indomabile forza che conserva e distribuisce la vita; la schiena contiene tutte le forze generative; i piedi sono la mobilità e la loro nudità indica che sono liberi, slegati, agili e puri, indipendenti e si conformano il più idoneamente alla semplicità divina.
26
ottobre 1999
Paola Gandolfi – frammenti di Orestiade
Dal 26 ottobre al 12 novembre 1999
giovane arte
Location
TEMPLE UNIVERSITY
Roma, Lungotevere Arnaldo Da Brescia, 15, (Roma)
Roma, Lungotevere Arnaldo Da Brescia, 15, (Roma)
Vernissage
26 Ottobre 1999, ore 19
Autore
Curatore