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Marco Lodola – Lights
Mito moderno, artificio e finzione sono i termini entro i quali si colloca la ricerca di Marco Lodola, ricerca espressa con materiali sintetici come il plexiglas colorato a mano da smalti sintetici
Comunicato stampa
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Mito moderno, artificio e finzione sono i termini entro i quali si colloca la ricerca di Marco Lodola, ricerca espressa con materiali sintetici come il plexiglas colorato a mano da smalti sintetici, artificialità ancor piu’ esaltata nei lavori in cui inserisce la luce elettrica all’interno delle immagini; si tratta di una luce irreale che crea ambientazioni irreali perche’ condizionate dal colore di fondo e dalla “distanza” dalla parete.
Il lavoro di Marco Lodola riflette nelle sue opere d’arte le immagini che dominano il mondo moderno: appartengono alla pubblicità, al fumetto o a oggetti di uso quotidiano.
“L’arte di Marco Lodola è gioco e divertimento, magia e mistero, ma anche artificio e alienazione” (A. Fiz) la sua è una ricerca di un “bello” che trova in sé tutte le giustificazione , un atto di libertà che non aspira a veicolare arcani sensi o a farsi carico di finalità ideologiche ma solo la nostalgia di un tempo passato.
L’opera di Marco Lodola sembra possedere la felicità di una condizione aperta a molteplici letture offre un ventaglio di interpretazioni che possono essere definite dall’artista o dagli spettatori è quindi fuorviante interrogarsi sui significati delle sue opere perche’ appare evidente che rappresentano solo se stesse, non danno spiegazioni ma pretendono solo contemplazione e ammirazione.
Sono queste le sensazioni che la mostra “Lights” cercherà di trasmettere con le sue pin-up, le soubrette, le ballerine dei musical, personaggi che “galleggiano” nello spazio, figure fuggite da un quadro e pronte a dissolversi nella luce.
Note Biografiche
Marco Lodola, Dorno (Pavia) 4 Aprile 1955
Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano.
Agli inizi degli anni ’80 ha fondato con un gruppo di artisti il movimento Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Illy (collana delle tazzine d’autore), Francis-Francis, Biagiotti, Byblos oltre a Nonino e Carlsberg.
Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali delgi ex archivi ddella città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, a Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi e Marco Lodoli, e con musicisti, dagli 883 di Max Pezzali ai Timoria.
Nell’estate del ’98, su incarico della Saatchi & Saatchi, ha eseguito i disegni pe le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Lodola è stato incaricato dal teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi, quattro totem luminosi, alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone, che sono rimasti esposti a Palermo.
Altre sculture luminose sono collocate nelle piazze di Montecarlo ed al Castello Visconteo di Pavia.
Ha realizzato il premio musicale tribe generation 1999, il premio cinematografico Brescia Music Art 2000 e l’immagine del carnevale di Venezia 2001.
Nel 2002 ha creato la scultura A tutta birra dedicata al grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti collocata a Udine, nel 2003 realizza la luminosa Venerea per la mostra Venere tenuta al Palazzo di Belle Arti di Bruxelles e la mostra Controluce per il Palazzo del Turismo di Riccione che nel 2004 è stata trasferita prima a San Paolo del Brasile e successivamente a Rio de Janeiro, Città del Messico e Guadalajara.
Nel 2005 ha realizzato la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia ed il logo per la trasmissione “Speciale per voi…..” di Renzo Arbore
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Vergine, Boscaglia, Caramel, Mascherpa, Severo, Somaini, Quintavalle, Accade, Pontiggia, Sala, Calabrese, Restany, Coen, Bonito Oliva, Strano, Sgarbi, Fiz, Cherubini, Vescovo, Hunter, Dorfles.
Il lavoro di Marco Lodola riflette nelle sue opere d’arte le immagini che dominano il mondo moderno: appartengono alla pubblicità, al fumetto o a oggetti di uso quotidiano.
“L’arte di Marco Lodola è gioco e divertimento, magia e mistero, ma anche artificio e alienazione” (A. Fiz) la sua è una ricerca di un “bello” che trova in sé tutte le giustificazione , un atto di libertà che non aspira a veicolare arcani sensi o a farsi carico di finalità ideologiche ma solo la nostalgia di un tempo passato.
L’opera di Marco Lodola sembra possedere la felicità di una condizione aperta a molteplici letture offre un ventaglio di interpretazioni che possono essere definite dall’artista o dagli spettatori è quindi fuorviante interrogarsi sui significati delle sue opere perche’ appare evidente che rappresentano solo se stesse, non danno spiegazioni ma pretendono solo contemplazione e ammirazione.
Sono queste le sensazioni che la mostra “Lights” cercherà di trasmettere con le sue pin-up, le soubrette, le ballerine dei musical, personaggi che “galleggiano” nello spazio, figure fuggite da un quadro e pronte a dissolversi nella luce.
Note Biografiche
Marco Lodola, Dorno (Pavia) 4 Aprile 1955
Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano.
Agli inizi degli anni ’80 ha fondato con un gruppo di artisti il movimento Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Illy (collana delle tazzine d’autore), Francis-Francis, Biagiotti, Byblos oltre a Nonino e Carlsberg.
Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali delgi ex archivi ddella città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, a Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi e Marco Lodoli, e con musicisti, dagli 883 di Max Pezzali ai Timoria.
Nell’estate del ’98, su incarico della Saatchi & Saatchi, ha eseguito i disegni pe le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Lodola è stato incaricato dal teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi, quattro totem luminosi, alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone, che sono rimasti esposti a Palermo.
Altre sculture luminose sono collocate nelle piazze di Montecarlo ed al Castello Visconteo di Pavia.
Ha realizzato il premio musicale tribe generation 1999, il premio cinematografico Brescia Music Art 2000 e l’immagine del carnevale di Venezia 2001.
Nel 2002 ha creato la scultura A tutta birra dedicata al grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti collocata a Udine, nel 2003 realizza la luminosa Venerea per la mostra Venere tenuta al Palazzo di Belle Arti di Bruxelles e la mostra Controluce per il Palazzo del Turismo di Riccione che nel 2004 è stata trasferita prima a San Paolo del Brasile e successivamente a Rio de Janeiro, Città del Messico e Guadalajara.
Nel 2005 ha realizzato la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia ed il logo per la trasmissione “Speciale per voi…..” di Renzo Arbore
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Vergine, Boscaglia, Caramel, Mascherpa, Severo, Somaini, Quintavalle, Accade, Pontiggia, Sala, Calabrese, Restany, Coen, Bonito Oliva, Strano, Sgarbi, Fiz, Cherubini, Vescovo, Hunter, Dorfles.
28
aprile 2005
Marco Lodola – Lights
Dal 28 aprile al 26 maggio 2005
arte contemporanea
Location
DUPLEX ART GALLERY
Genova, Vico Del Fieno, 21R, (Genova)
Genova, Vico Del Fieno, 21R, (Genova)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 16.00 – 19.30
Vernissage
28 Aprile 2005, ore 18,30
Autore