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Split-Screen #1 – Papiers Collés
Papiers collés è un progetto artistico nato nel 2004 dall’incontro tra Lorenzo Commisso e Stefano Giust, con l’intento di far convivere estetiche differenti e cronologicamente distanti nel tempo
Comunicato stampa
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Papiers Collés
un progetto di Lorenzo Commisso e Stefano Giust
nell’ambito della rassegna:
Split-Screen
articolazioni audio-video
a cura di Elvira Vannini e Francesca Pagliuca
Split/Screen nel linguaggio filmico indica una specularità dialettica, una doppia proiezione, un’immagine scissa in due componenti.
Split/Screen allude alla disposizione spaziale di neon>campobase, spazio espositivo diviso da una parete che delimita –e al tempo stesso intreccia– due dispositivi di ricezione.
Split/Screen disegna il doppio binario attraverso cui si esprime la ricerca di molti artisti presenti sulla scena contemporanea: interventi live media, djset e proiezioni, performance audio-video, archiviazioni sonore, progetti al limite tra la serata/evento -transitoria, estemporanea- il concerto live e l'happening.
Artisti e formazioni ibride, personalità singole e progetti di gruppo, in sequenze successive, saranno invitati a dare voce alla propria ricerca parallela legata alla sperimentazione sonora e musicale, in una dimensione live che si integri con l'ambiente espositivo e che produca interventi e performance in relazione con lo spazio ed con il pubblico, in una fruizione sapientemente modulata.
neon>campobase, con cadenza settimanale, si trasforma in spazio di ascolto, contenitore di passaggi visivi e sonori simultanei, accogliendo al suo interno progetti multimediali e operazioni site-specific.
Papiers collés è un progetto artistico nato nel 2004 dall'incontro tra Lorenzo Commisso e Stefano Giust, con l'intento di far convivere estetiche differenti e cronologicamente distanti nel tempo.
La scomposizione dei meta-linguaggi analitici nati con il cubismo nei collage di Braque e Picasso, sono reinterpretati con il linguaggio dei suoni: dall'idea di collage come ready-made dell'immagine, all'idea di campionatore come ready-made sonoro.
Papiers collés usa con estrema libertà elementi estetici differenti con l'intento di mettere in discussione le abitudini concettuali del senso comune, giocando su cosa è reale e cosa non lo è.
Nella performance il suono live prodotto da un batterista jazz si sovrappone ad un live-set di elettronica con editing di alcuni cd di musica classica, in un amalgama di verità e finzione.
La riproduzione su nastro o su qualsiasi altro supporto audio per un fine documentativo, viene utilizzata per il suo valore di nastro, cd o disco.
Papiers collés cerca di sottolineare le varie sfumature e le possibilità di riflessione legate dalla riproducibilità tecnica che caratterizzano il nostro fruire artistico contemporaneo.
La performance che si svolgerà a neon>campobase consiste nell’eseguire l'evento sonoro relazionandosi fisicamente con oggetti, come cornici barocche e foto polaroid, cercando di porsi come situazione di confine tra suono e immagine, nell’applicazione delle teorie formali-concettuali della pittura analitica e della musica concreta. Tentare di sovrapporre le molteplici estetiche che al giorno d'oggi convivono come varie riproduzioni sonore o visive distanti nel tempo.
LORENZO COMMISSO è nato a Pordenone nel 1978, vive e lavora tra Bologna e Udine. La sua ricerca si sviluppa attraverso media diversi: video, fotografia, installazione e sperimentazione sonora. Tra le principali mostre personali: 2003 ordine, modoInfoshop, Bologna. Principali esposizioni collettive: 2005, lastminut, a cura di Bo-Art, MLAC, Roma; MURArt#4 Bertocchi-Commisso, a cura di E.Vannini e F.Pagliuca, club 74, Bologna; 2004 fare arte nuove idee in luoghi storici, regione toscana, workshop con Massimo Vitali, Pierpaolo Calzolari,Massimo Cittadini; Ad’a, area d’ azione. a cura di R.Daolio, Imola/ 2003, seminario: paesaggio sonoro: la musica nei luoghi, con Pierre Mariètan, Albert Mayr, Akio Suzuki; Lab.03, a cura di R. Daolio, c/o Viafarini, Milano; Assieme a Stefano Paron fonda il progetto 2 in quadrato presentato a:A d’a, a cura di R.Daolio, Imola; SID, Metelkova Mesto. Lubiana; Accademia in stazione, a cura di R.Daolio e M.Romano. Bologna/ 2002 Accademia in stazione, a cura di R.Daolio e M.Romano. Bologna./ 2001 "CORSIE - Rassegna d'arte"; Granarolo dell'Emilia (BO).In collaborazione con l'Atelier Pozzati; / 1999 Artefiera, a cura di P.Toffolutti.Udine; Didivuè oggigiorno, a cura di P.Toffolutti. Colonos Gradisca. Udine. Collabora a progetti paralleli tra cui: Cosmesi. Avvisaglie di un cedimento strutturale con Nicola Toffolini, Eva Geatti e Michele Bazzana (Iceberg 2005)performances live media Papiers collès con Stefano Giust, 2 in Quadrato con Stefano Paron, Ricciobianco con Dario Moroldo, Ceravolo Francesco e OK.NO (Bologna, Roma, Live media, Enzimi 2004).
STEFANO GIUST a quattordici anni inizia a registrare la sua musica con il progetto sperimentale in solo Opera. Ad oggi ha registrato una quarantina di albums a suo nome e come co-leader in formazioni in solo, duo, trio. Come batterista ha suonato con D.Gawara, D.Pagliero, R.Paci, F.Casadei, L. e A.Cartolari, G.Pacorig, F.Sfregola, L.Mosso, L.P.Young, I.Pilat, S.Fedele, V.M.Laforgia, G.Mariani, M.Le Maigne, L.Caruso, G.Lenoci, N.Bagus Kentus, M.Magliocchi, I.Alban Chevalier, F.De Pizzol, S.Papadimitriou, G.Sylleou, R.Ottaviano, D.CaliriŠcon il poeta Federico Tavan, con i gruppi Le Bambine, Orbitale Trio, Gbur, Margine, Kongrosian Trio, Ipersensity, Babelis Project, Nudocrudo, Maisie, Trio Solzenicyn, Suonimmagine. Dal vivo suona anche in festivals come l'Italian Jazz Rebels di Bologna e Fonomanie (musiche d'avanguardia) all¹Abeliano di Bari, alla 48ma Biennale di Venezia, al B.I.G. Biennale Internazionale Arte Giovane di Torino 2002, HICETNUNC 2002, 2003 e 2004. Sue musiche sono state utilizzate dal regista sperimentale Giovanni Andreotta. Nel 1993 fonda, inizialmente con P. de Piaggi, Setola di Maiale-Musiche non Convenzionali, un network di musicisti radicali provenienti da tutta Italia che ad oggi ha autoprodotto circa ottanta lavori. È l'organizzatore di un festival di musiche creative contemporanee legate al progetto setolare.
un progetto di Lorenzo Commisso e Stefano Giust
nell’ambito della rassegna:
Split-Screen
articolazioni audio-video
a cura di Elvira Vannini e Francesca Pagliuca
Split/Screen nel linguaggio filmico indica una specularità dialettica, una doppia proiezione, un’immagine scissa in due componenti.
Split/Screen allude alla disposizione spaziale di neon>campobase, spazio espositivo diviso da una parete che delimita –e al tempo stesso intreccia– due dispositivi di ricezione.
Split/Screen disegna il doppio binario attraverso cui si esprime la ricerca di molti artisti presenti sulla scena contemporanea: interventi live media, djset e proiezioni, performance audio-video, archiviazioni sonore, progetti al limite tra la serata/evento -transitoria, estemporanea- il concerto live e l'happening.
Artisti e formazioni ibride, personalità singole e progetti di gruppo, in sequenze successive, saranno invitati a dare voce alla propria ricerca parallela legata alla sperimentazione sonora e musicale, in una dimensione live che si integri con l'ambiente espositivo e che produca interventi e performance in relazione con lo spazio ed con il pubblico, in una fruizione sapientemente modulata.
neon>campobase, con cadenza settimanale, si trasforma in spazio di ascolto, contenitore di passaggi visivi e sonori simultanei, accogliendo al suo interno progetti multimediali e operazioni site-specific.
Papiers collés è un progetto artistico nato nel 2004 dall'incontro tra Lorenzo Commisso e Stefano Giust, con l'intento di far convivere estetiche differenti e cronologicamente distanti nel tempo.
La scomposizione dei meta-linguaggi analitici nati con il cubismo nei collage di Braque e Picasso, sono reinterpretati con il linguaggio dei suoni: dall'idea di collage come ready-made dell'immagine, all'idea di campionatore come ready-made sonoro.
Papiers collés usa con estrema libertà elementi estetici differenti con l'intento di mettere in discussione le abitudini concettuali del senso comune, giocando su cosa è reale e cosa non lo è.
Nella performance il suono live prodotto da un batterista jazz si sovrappone ad un live-set di elettronica con editing di alcuni cd di musica classica, in un amalgama di verità e finzione.
La riproduzione su nastro o su qualsiasi altro supporto audio per un fine documentativo, viene utilizzata per il suo valore di nastro, cd o disco.
Papiers collés cerca di sottolineare le varie sfumature e le possibilità di riflessione legate dalla riproducibilità tecnica che caratterizzano il nostro fruire artistico contemporaneo.
La performance che si svolgerà a neon>campobase consiste nell’eseguire l'evento sonoro relazionandosi fisicamente con oggetti, come cornici barocche e foto polaroid, cercando di porsi come situazione di confine tra suono e immagine, nell’applicazione delle teorie formali-concettuali della pittura analitica e della musica concreta. Tentare di sovrapporre le molteplici estetiche che al giorno d'oggi convivono come varie riproduzioni sonore o visive distanti nel tempo.
LORENZO COMMISSO è nato a Pordenone nel 1978, vive e lavora tra Bologna e Udine. La sua ricerca si sviluppa attraverso media diversi: video, fotografia, installazione e sperimentazione sonora. Tra le principali mostre personali: 2003 ordine, modoInfoshop, Bologna. Principali esposizioni collettive: 2005, lastminut, a cura di Bo-Art, MLAC, Roma; MURArt#4 Bertocchi-Commisso, a cura di E.Vannini e F.Pagliuca, club 74, Bologna; 2004 fare arte nuove idee in luoghi storici, regione toscana, workshop con Massimo Vitali, Pierpaolo Calzolari,Massimo Cittadini; Ad’a, area d’ azione. a cura di R.Daolio, Imola/ 2003, seminario: paesaggio sonoro: la musica nei luoghi, con Pierre Mariètan, Albert Mayr, Akio Suzuki; Lab.03, a cura di R. Daolio, c/o Viafarini, Milano; Assieme a Stefano Paron fonda il progetto 2 in quadrato presentato a:A d’a, a cura di R.Daolio, Imola; SID, Metelkova Mesto. Lubiana; Accademia in stazione, a cura di R.Daolio e M.Romano. Bologna/ 2002 Accademia in stazione, a cura di R.Daolio e M.Romano. Bologna./ 2001 "CORSIE - Rassegna d'arte"; Granarolo dell'Emilia (BO).In collaborazione con l'Atelier Pozzati; / 1999 Artefiera, a cura di P.Toffolutti.Udine; Didivuè oggigiorno, a cura di P.Toffolutti. Colonos Gradisca. Udine. Collabora a progetti paralleli tra cui: Cosmesi. Avvisaglie di un cedimento strutturale con Nicola Toffolini, Eva Geatti e Michele Bazzana (Iceberg 2005)performances live media Papiers collès con Stefano Giust, 2 in Quadrato con Stefano Paron, Ricciobianco con Dario Moroldo, Ceravolo Francesco e OK.NO (Bologna, Roma, Live media, Enzimi 2004).
STEFANO GIUST a quattordici anni inizia a registrare la sua musica con il progetto sperimentale in solo Opera. Ad oggi ha registrato una quarantina di albums a suo nome e come co-leader in formazioni in solo, duo, trio. Come batterista ha suonato con D.Gawara, D.Pagliero, R.Paci, F.Casadei, L. e A.Cartolari, G.Pacorig, F.Sfregola, L.Mosso, L.P.Young, I.Pilat, S.Fedele, V.M.Laforgia, G.Mariani, M.Le Maigne, L.Caruso, G.Lenoci, N.Bagus Kentus, M.Magliocchi, I.Alban Chevalier, F.De Pizzol, S.Papadimitriou, G.Sylleou, R.Ottaviano, D.CaliriŠcon il poeta Federico Tavan, con i gruppi Le Bambine, Orbitale Trio, Gbur, Margine, Kongrosian Trio, Ipersensity, Babelis Project, Nudocrudo, Maisie, Trio Solzenicyn, Suonimmagine. Dal vivo suona anche in festivals come l'Italian Jazz Rebels di Bologna e Fonomanie (musiche d'avanguardia) all¹Abeliano di Bari, alla 48ma Biennale di Venezia, al B.I.G. Biennale Internazionale Arte Giovane di Torino 2002, HICETNUNC 2002, 2003 e 2004. Sue musiche sono state utilizzate dal regista sperimentale Giovanni Andreotta. Nel 1993 fonda, inizialmente con P. de Piaggi, Setola di Maiale-Musiche non Convenzionali, un network di musicisti radicali provenienti da tutta Italia che ad oggi ha autoprodotto circa ottanta lavori. È l'organizzatore di un festival di musiche creative contemporanee legate al progetto setolare.
22
aprile 2005
Split-Screen #1 – Papiers Collés
22 aprile 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
NEON>CAMPOBASE
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Vernissage
22 Aprile 2005, ore 19
Autore
Curatore