Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Corpi svelati 1900-1950
Il nudo a Roma da Sartorio a Pirandello
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In campo artistico, a Roma, il Novecento si apre con lo scandalo suscitato dalle statue delle Najadi, poste nel 1901 a decorare la fontana di piazza dell’Esedra. Realizzate da Mario Rutelli, le procaci sculture furono perfino oggetto di una interrogazione da parte di alcuni consiglieri comunali, perché giudicate "oltremodo sconce e scomposte" come "ciociare ubriache". Nel 1928 a sollevare la polemica è invece la fontana di piazza dei Quiriti, opera di Attilio Selva, accusato di aver riprodotto "quattro prostitute effigiate nella più indecente delle pose". Ma a questa data, il nudo femminile, che aveva trionfato nella Roma Liberty, è già in declino, sopraffatto dal revival del nudo virile, reintrodotto con i monumenti ai Caduti eretti nel dopoguerra, e culminato nella retorica della romanità celebrata nelle monumentali statue dello Stadio dei Marmi e poi dell’E42.
La mostra Corpi svelati. Il nudo a Roma da Sartorio a Pirandello, curata da Lela Djokic e Flavia Matitti, con la collaborazione di Maja Titonel, si propone di offrire attraverso una ventina di opere, tra dipinti e sculture, una sintesi del diverso modo di percepire e raffigurare il nudo, a Roma, nella prima metà del Novecento, ossia dai tempi della Belle Epoque agli anni del Neorealismo, privilegiando comunque i primi decenni del secolo.
L’esposizione riunisce alcuni importanti pezzi storici, tra i quali si segnalano due pannelli superstiti del fregio realizzato da Giulio Aristide Sartorio per decorare la Sala del Lazio alla Biennale di Venezia del 1903 e la scultura in bronzo della Bagnante di Alfredo Biagini, che arredava la Sala Etrusca della Quirinetta, il ritrovo mondano progettato da Marcello Piacentini e inaugurato nel 1927.
Altra particolarità è quella di presentare l’opera pittorica di due noti scultori: Ercole Drei con il quadro Conchiglia, esposto nel 1934 alla IV Sindacale Romana e Arturo Dazzi con il grande dipinto intitolato Estate, presentato nel 1935 alla II Quadriennale, e da allora mai più esposto.
Documentano inoltre il gusto simbolista e liberty un olio di Adolfo De Carolis, e le sculture in bronzo di Amleto Cataldi e Ivan Mestrovic, mentre il Divisionismo romano palpita nei nudi femminili di Arturo Noci, Camillo Innocenti, Aleardo Terzi e Ferruccio Ferrazzi.
Il ritorno all’ordine, dopo la Grande Guerra, è rappresentato da un disegno monumentale del pittore "Neoclassico" Francesco Trombadori. Al clima del Novecento sono riconducibili i nudi dipinti da Felice Carena e Giovanni Guerrini, mentre Armando Spadini sta a sé con un bozzetto per la Bagnante.
Testimoniano infine il maturare di una nuova temperie culturale, all’insegna dell’espressionismo e del realismo, l’olio di Alberto Ziveri e la terracotta di Antonietta Raphaël. Concludono idealmente e cronologicamente il percorso espositivo due dipinti di Fausto Pirandello.
Accompagna la mostra il catalogo curato da Flavia Matitti, contenente un saggio introduttivo e le schede delle opere, edito nella collana Nuova Galleria Campo dei Fiori diretta da Lela Djokic.
La mostra Corpi svelati. Il nudo a Roma da Sartorio a Pirandello, curata da Lela Djokic e Flavia Matitti, con la collaborazione di Maja Titonel, si propone di offrire attraverso una ventina di opere, tra dipinti e sculture, una sintesi del diverso modo di percepire e raffigurare il nudo, a Roma, nella prima metà del Novecento, ossia dai tempi della Belle Epoque agli anni del Neorealismo, privilegiando comunque i primi decenni del secolo.
L’esposizione riunisce alcuni importanti pezzi storici, tra i quali si segnalano due pannelli superstiti del fregio realizzato da Giulio Aristide Sartorio per decorare la Sala del Lazio alla Biennale di Venezia del 1903 e la scultura in bronzo della Bagnante di Alfredo Biagini, che arredava la Sala Etrusca della Quirinetta, il ritrovo mondano progettato da Marcello Piacentini e inaugurato nel 1927.
Altra particolarità è quella di presentare l’opera pittorica di due noti scultori: Ercole Drei con il quadro Conchiglia, esposto nel 1934 alla IV Sindacale Romana e Arturo Dazzi con il grande dipinto intitolato Estate, presentato nel 1935 alla II Quadriennale, e da allora mai più esposto.
Documentano inoltre il gusto simbolista e liberty un olio di Adolfo De Carolis, e le sculture in bronzo di Amleto Cataldi e Ivan Mestrovic, mentre il Divisionismo romano palpita nei nudi femminili di Arturo Noci, Camillo Innocenti, Aleardo Terzi e Ferruccio Ferrazzi.
Il ritorno all’ordine, dopo la Grande Guerra, è rappresentato da un disegno monumentale del pittore "Neoclassico" Francesco Trombadori. Al clima del Novecento sono riconducibili i nudi dipinti da Felice Carena e Giovanni Guerrini, mentre Armando Spadini sta a sé con un bozzetto per la Bagnante.
Testimoniano infine il maturare di una nuova temperie culturale, all’insegna dell’espressionismo e del realismo, l’olio di Alberto Ziveri e la terracotta di Antonietta Raphaël. Concludono idealmente e cronologicamente il percorso espositivo due dipinti di Fausto Pirandello.
Accompagna la mostra il catalogo curato da Flavia Matitti, contenente un saggio introduttivo e le schede delle opere, edito nella collana Nuova Galleria Campo dei Fiori diretta da Lela Djokic.
05
maggio 2005
Corpi svelati 1900-1950
Dal 05 maggio al 25 giugno 2005
arte moderna e contemporanea
Location
NUOVA GALLERIA CAMPO DEI FIORI
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
10-13 e 16-19, chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
5 Maggio 2005, ore 17-20
Autore
Curatore