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Acqua Fuoco Luce Fiori
Bronzi Cinesi e Giapponesi dall’Antichità al XIX Secolo
Comunicato stampa
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Il bronzo, che dà nome a un’epoca arcaica della civiltà umana, fu il primo materiale metallico ad essere impiegato nella forgiatura delle armi. Per questo, in tutte le civiltà, è simbolo della forza militare. In Cina, fin dal secondo millennio avanti Cristo, il bronzo servì non soltanto a forgiare armi, bensì fu impiegato nella produzione di magnifici apparati usati nei rituali imperiali di propiziazione delle potenze celesti, terrestri e naturali: contenitori e vasi per le libagioni sacre d’acqua e vino, per le offerte di cereali e cibi cotti e in tempi successivi, con la liturgia buddhista, per l’apparecchiatura degli altari con luce di lampade o candele, con vasi da fiori, con incensieri e bruciaprofumi.
I primi vasi rituali in bronzo furono fusi in Cina attorno al 1700 a.C., riproducendo modelli in terracotta delle epoche precedenti. Le forme e le decorazioni di questi vasi arcaici furono trasformate nel corso dei secoli: e mentre nuovi modelli venivano creati per nuove esigenze, l’impiego dei bronzi rituale veniva progressivamente modificato. Il collezionismo dei bronzi arcaici negli ambienti imperiali e tra i letterati, sorto fin dall’antichità, influì sensibilmente su queste trasformazioni, sia formali sia simboliche, costituendo un importante corpus di sapere antiquariale e stimolando fin dall’XI secolo la pubblicazione di cataloghi illustrati di celebri collezioni storiche. Durante il Medioevo, questo sapere e questo speciale gusto collezionistico furono trasmessi al Giappone, generando nuove interessanti trasformazioni di forma e significato, legate allo sviluppo della Via del Tè (chanoyu) e dell’arte di comporre i fiori (ikebana).
La mostra, allestita nelle Gallerie Terza e Quarta del Museo Chiossone, offre una selezione di oltre 270 pezzi, scelti dalla vasta collezione di 1800 bronzi cinesi e giapponesi, tutti collezionati in Giappone dall’incisore genovese Edoardo Chiossone (1833-1898). Questa selezione dà ampia testimonianza delle tradizioni e dell’evoluzione tecnica e stilistica della lavorazione artistica del bronzo e dei metalli in Cina e in Giappone nel corso di circa 4000 anni, dal secondo millennio avanti Cristo al tardo XIX secolo. L’ordinamento espositivo è stato studiato appositamente per mostrare come da forme cinesi “capostipiti” siano state eleborate numerosissime forme derivate, ottenute soprattutto manipolando la volumetria e alterando le proporzioni degli elementi strutturali.
Circonfusi di uno speciale, antichissimo alone di magnificenza, nobiltà e solennità, portatori di un carisma estetico “classico” e intramontabile, i bronzi cinesi e giapponesi di tutte le epoche manifestano la profonda energia della materia metallica, trasformata e potenziata dalla creatività dello spirito.
I primi vasi rituali in bronzo furono fusi in Cina attorno al 1700 a.C., riproducendo modelli in terracotta delle epoche precedenti. Le forme e le decorazioni di questi vasi arcaici furono trasformate nel corso dei secoli: e mentre nuovi modelli venivano creati per nuove esigenze, l’impiego dei bronzi rituale veniva progressivamente modificato. Il collezionismo dei bronzi arcaici negli ambienti imperiali e tra i letterati, sorto fin dall’antichità, influì sensibilmente su queste trasformazioni, sia formali sia simboliche, costituendo un importante corpus di sapere antiquariale e stimolando fin dall’XI secolo la pubblicazione di cataloghi illustrati di celebri collezioni storiche. Durante il Medioevo, questo sapere e questo speciale gusto collezionistico furono trasmessi al Giappone, generando nuove interessanti trasformazioni di forma e significato, legate allo sviluppo della Via del Tè (chanoyu) e dell’arte di comporre i fiori (ikebana).
La mostra, allestita nelle Gallerie Terza e Quarta del Museo Chiossone, offre una selezione di oltre 270 pezzi, scelti dalla vasta collezione di 1800 bronzi cinesi e giapponesi, tutti collezionati in Giappone dall’incisore genovese Edoardo Chiossone (1833-1898). Questa selezione dà ampia testimonianza delle tradizioni e dell’evoluzione tecnica e stilistica della lavorazione artistica del bronzo e dei metalli in Cina e in Giappone nel corso di circa 4000 anni, dal secondo millennio avanti Cristo al tardo XIX secolo. L’ordinamento espositivo è stato studiato appositamente per mostrare come da forme cinesi “capostipiti” siano state eleborate numerosissime forme derivate, ottenute soprattutto manipolando la volumetria e alterando le proporzioni degli elementi strutturali.
Circonfusi di uno speciale, antichissimo alone di magnificenza, nobiltà e solennità, portatori di un carisma estetico “classico” e intramontabile, i bronzi cinesi e giapponesi di tutte le epoche manifestano la profonda energia della materia metallica, trasformata e potenziata dalla creatività dello spirito.
15
aprile 2005
Acqua Fuoco Luce Fiori
Dal 15 aprile al 30 ottobre 2005
arte antica
arte moderna
arte moderna
Location
MUSEO D’ARTE ORIENTALE EDOARDO CHIOSSONE
Genova, Piazzale Giuseppe Mazzini, 4, (GENOVA)
Genova, Piazzale Giuseppe Mazzini, 4, (GENOVA)
Biglietti
valido per tutte le esposizioni (Palazzo Ducale e Museo Chiossone): euro 7,00 intero, euro 6,00 ridotto, euro 2,50 scuole
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, ore 9.00 – 19.00; sabato e domenica, ore 10.00 – 19.00. Chiuso il lunedì
Editore
SKIRA
Curatore