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Drumbamatic discovernissage – Garage
Drumbamatic progetto di musica elettronica e arti visive e performative è arrivato al suo ottavo e ultimo appuntamento della stagione al LinuxClub
Comunicato stampa
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Drumbamatic progetto di musica elettronica e arti visive e performative è arrivato al suo ottavo e ultimo appuntamento della stagione al LinuxClub. Per il closing party del 16 aprile 2005 si è scelto il tema del “garage”, in quanto luogo di confine con la strada, dove tanti dj’s hanno iniziato la loro carriera, ma anche nickname di un club newyorkese di culto, il Paradise Garage, che alla fine degli anni settanta definì lo standard della cultura club e sigillò la nascita della disco music di matrice elettronica.
Per l’arte visiva è in programma l’intervento di due giovani artisti romani, Chiara Spaghetti Kurtovic e Puma che daranno vita a una completa riconfigurazione visiva dell’entrata e delle sale del LinuxClub e la proiezione di filmati storici del Paradise Garage elaborati da Andrea Pochetti.
**
La Spaghetti Kurtovic con un unico elemento minimale, il nastro a strisce bianche e rosse per la delimitazione delle aree interessate da lavori in corso, ridisegna l’intera piazza antistante l’edificio del Linux e il suo interno. Il nastro, teso tra alberi, lampioni, muri e varie suppellettili stradali crea una sorta di recinto sollevato dai tratti continuamente deviati, che alla fine si incunea nel varco della porta del locale per proseguire sino alle parti più nascoste. Il nastro definisce uno spazio continuo, dissolvendo le delimitazioni tra “fuori” e “dentro”, creando slarghi, pieghe e strozzature, ma mai chiusura. Il tracciato porta la segnalazione a un punto di fibrillazione: il suo “non oltrepassare” è emesso in tutte le direzioni; una prescrizione dissolta, si potrebbe dire, per via di nebulizzazione.
L’intervento di Puma consiste in una serie di pezzi spray su cartone riciclato disseminati all’interno del Linux a costituire un’unica installazione, e in un altro più grande che realizzerà dal vivo all’esterno del locale durante la serata. Con il suo stile che spazia da una personale cifra wild all’iperrealismo, PUMA darà vita a una serie di variazioni sul tema della saracinesca, parete mobile sulla quale si decidono simbolicamente le modalità di separazione/comunicazione tra vano del garage (grado zero del club) e la street. La saracinesca diventa quindi una modalità di accesso che, come motivo visivo, si dissemina all’interno della dance hall, stabilendo una relazione osmotica tra il dentro e il fuori. La modulazione dello spazio, con tutte le sue implicazioni politiche, si dà nell’attivazione regolata di schermi piuttosto che di diaframmi. Attraverso l’uso combinato di stili diversi, e il taglio dell’immagine Puma riesce a conservare il supporto nella sua sostanziale ambivalenza (e ambiguità), restituendo un ambiente fluido, refrattario all’istituzione di qualsiasi percorso o accesso regolato. (Alessio Fransoni)
***
Se il gesto è il movimento della mano che sottolinea uno stato d’animo, il gesto spruzzato del writer segnala, con variazioni accentuate ed imprevedibili, l’elemento volatile della materia che tende a sottrarsi alla vista. Per la sua scattante leggerezza lo spray si diffonde e si propaga ed il gesto vola alla materia così come il suono - effetto di una propagazione - si dilata. Una tensione superficiale che non si esaurisce dunque nella reazione dell’atto di nebulizzare ma nell’effetto di condensazione che lascia intravedere il corpo diafano, indefinizione materiale e guscio interstellare di ogni corpo reso visibile perché costituito di gas e polveri. L’iperrealismo di Puma “rendere lo spray materia” significa la materia ossia rende alla materia la possibilità di farsi segno e vedere. (Ilari Valbonesi).
Per l’arte visiva è in programma l’intervento di due giovani artisti romani, Chiara Spaghetti Kurtovic e Puma che daranno vita a una completa riconfigurazione visiva dell’entrata e delle sale del LinuxClub e la proiezione di filmati storici del Paradise Garage elaborati da Andrea Pochetti.
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La Spaghetti Kurtovic con un unico elemento minimale, il nastro a strisce bianche e rosse per la delimitazione delle aree interessate da lavori in corso, ridisegna l’intera piazza antistante l’edificio del Linux e il suo interno. Il nastro, teso tra alberi, lampioni, muri e varie suppellettili stradali crea una sorta di recinto sollevato dai tratti continuamente deviati, che alla fine si incunea nel varco della porta del locale per proseguire sino alle parti più nascoste. Il nastro definisce uno spazio continuo, dissolvendo le delimitazioni tra “fuori” e “dentro”, creando slarghi, pieghe e strozzature, ma mai chiusura. Il tracciato porta la segnalazione a un punto di fibrillazione: il suo “non oltrepassare” è emesso in tutte le direzioni; una prescrizione dissolta, si potrebbe dire, per via di nebulizzazione.
L’intervento di Puma consiste in una serie di pezzi spray su cartone riciclato disseminati all’interno del Linux a costituire un’unica installazione, e in un altro più grande che realizzerà dal vivo all’esterno del locale durante la serata. Con il suo stile che spazia da una personale cifra wild all’iperrealismo, PUMA darà vita a una serie di variazioni sul tema della saracinesca, parete mobile sulla quale si decidono simbolicamente le modalità di separazione/comunicazione tra vano del garage (grado zero del club) e la street. La saracinesca diventa quindi una modalità di accesso che, come motivo visivo, si dissemina all’interno della dance hall, stabilendo una relazione osmotica tra il dentro e il fuori. La modulazione dello spazio, con tutte le sue implicazioni politiche, si dà nell’attivazione regolata di schermi piuttosto che di diaframmi. Attraverso l’uso combinato di stili diversi, e il taglio dell’immagine Puma riesce a conservare il supporto nella sua sostanziale ambivalenza (e ambiguità), restituendo un ambiente fluido, refrattario all’istituzione di qualsiasi percorso o accesso regolato. (Alessio Fransoni)
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Se il gesto è il movimento della mano che sottolinea uno stato d’animo, il gesto spruzzato del writer segnala, con variazioni accentuate ed imprevedibili, l’elemento volatile della materia che tende a sottrarsi alla vista. Per la sua scattante leggerezza lo spray si diffonde e si propaga ed il gesto vola alla materia così come il suono - effetto di una propagazione - si dilata. Una tensione superficiale che non si esaurisce dunque nella reazione dell’atto di nebulizzare ma nell’effetto di condensazione che lascia intravedere il corpo diafano, indefinizione materiale e guscio interstellare di ogni corpo reso visibile perché costituito di gas e polveri. L’iperrealismo di Puma “rendere lo spray materia” significa la materia ossia rende alla materia la possibilità di farsi segno e vedere. (Ilari Valbonesi).
16
aprile 2005
Drumbamatic discovernissage – Garage
16 aprile 2005
serata - evento
Location
LINUX CLUB
Roma, Via Giuseppe Libetta, 15, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 15, (Roma)
Vernissage
16 Aprile 2005, dalle 23.00 all’alba
Sito web
www.drumbamatic.com
Autore
Curatore