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Alessandra Zorzi – Viaggio a Babelopoli
i mezzi di espressione di cui si serve la Zorzi sono molteplici, e rispecchiano la poliedricità dei suoi interessi artistici
Comunicato stampa
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Due informazioni utili per accostarsi al linguaggio espressivo di Alessandra Zorzi: la laurea in architettura conseguita alla Facoltà di Venezia e la licenza aeronautica di pilota privato, con la quale vola all’Aereoclub di Milano. Questi due dati sono imprescindibili ai fini di un’analisi delle sue opere, e non è un caso che vengano sottolineati (giustamente) da quasi tutti i critici che si sono occupati del suo lavoro. Ma tutto ciò non deve far pensare in maniera riduttiva ad una trasposizione nitida e facilmente riscontrabile di questi elementi nelle sue composizioni. Tutt’altro. Grazie a queste indicazioni siamo appena sulla soglia del vasto
immaginario creativo dell’artista trevigiana, ma milanese d’adozione. La sua cultura visiva e letteraria pesca i riferimenti indifferentemente dal medioevo (con un’attenzione particolare al mondo mitologico dei bestiari o al simbolismo che esprime il senso della crisi di un’ epoca), dall’espressionismo, dal futurismo, dal cubismo. Non mancano richiami a temi della psicanalisi o a motivi identificabili in certi sviluppi del surrealismo, fino a sconfinare nel graffitismo metropolitano, o a sfiorare consapevolmente l’effetto cartoon nell’uso della computer-grafica. Ma l’affollarsi dei riferimenti non deve farci pensare ad un intellettualismo fine a se stesso. Al contrario le opere della Zorzi traboccano di colori squillanti e di composizioni ricche di figure, che travalicano i limiti delle tele contendendosi gli spazi di rappresentazione. Ogni spunto, ogni riferimento alla storia dell’arte è rielaborato in uno stile personale eclettico, ma inconfondibile. L’autrice scorge, dall’alto della sua visione a “volo d’uccello”, l’intera gamma della profonda complessità della nostra realtà contemporanea; per farlo si serve di tutto il bagaglio che il suo vissuto culturale e privato le suggerisce, senza rifiutare la sfide nuove che l’inedito ci pone dinanzi, sforzandosi costantemente di superare il limite delle conoscenze acquisite, in continua tensione con l’in-conosciuto, di là da venire.
Articolazione della mostra
In virtù delle brevi indicazioni suddette, è facile dedurre che i mezzi di espressione di cui si serve la Zorzi sono molteplici, e rispecchiano la poliedricità dei suoi interessi artistici. La sua produzione si esprime utilizzando in misura preponderante strumenti canonici come il disegno e la pittura; ma da questi, talvolta riutilizzandoli e deformandoli in chiave digitale, passa con disinvoltura al video di animazione, all’arazzo digitale, alla computer-grafica, all’installazione,. Proprio per questi motivi, uniti alla ricchezza del numero di opere, l’amministrazione comunale di Napoli ha scelto per l’evento uno spazio di forte prestigio e altamente suggestivo, come la sala espositiva della Loggia di Castel Nuovo (Maschio Angioino).
Curatela e Catalogo
La mostra è a cura della Prof. essa Martina Corgnati. E’ prevista anche la realizzazione di un catalogo che accompagnerà la mostra, edito da Canova, dal titolo Viaggio a Babelopoli, con testo critico di Martina Corgnati, una poesia di Andrea Zanzotto ed estratti e scritti di Marco Goldin, Gianni Contessi, Angelo Villa, Barbara Rose e Federico Zeri.
immaginario creativo dell’artista trevigiana, ma milanese d’adozione. La sua cultura visiva e letteraria pesca i riferimenti indifferentemente dal medioevo (con un’attenzione particolare al mondo mitologico dei bestiari o al simbolismo che esprime il senso della crisi di un’ epoca), dall’espressionismo, dal futurismo, dal cubismo. Non mancano richiami a temi della psicanalisi o a motivi identificabili in certi sviluppi del surrealismo, fino a sconfinare nel graffitismo metropolitano, o a sfiorare consapevolmente l’effetto cartoon nell’uso della computer-grafica. Ma l’affollarsi dei riferimenti non deve farci pensare ad un intellettualismo fine a se stesso. Al contrario le opere della Zorzi traboccano di colori squillanti e di composizioni ricche di figure, che travalicano i limiti delle tele contendendosi gli spazi di rappresentazione. Ogni spunto, ogni riferimento alla storia dell’arte è rielaborato in uno stile personale eclettico, ma inconfondibile. L’autrice scorge, dall’alto della sua visione a “volo d’uccello”, l’intera gamma della profonda complessità della nostra realtà contemporanea; per farlo si serve di tutto il bagaglio che il suo vissuto culturale e privato le suggerisce, senza rifiutare la sfide nuove che l’inedito ci pone dinanzi, sforzandosi costantemente di superare il limite delle conoscenze acquisite, in continua tensione con l’in-conosciuto, di là da venire.
Articolazione della mostra
In virtù delle brevi indicazioni suddette, è facile dedurre che i mezzi di espressione di cui si serve la Zorzi sono molteplici, e rispecchiano la poliedricità dei suoi interessi artistici. La sua produzione si esprime utilizzando in misura preponderante strumenti canonici come il disegno e la pittura; ma da questi, talvolta riutilizzandoli e deformandoli in chiave digitale, passa con disinvoltura al video di animazione, all’arazzo digitale, alla computer-grafica, all’installazione,. Proprio per questi motivi, uniti alla ricchezza del numero di opere, l’amministrazione comunale di Napoli ha scelto per l’evento uno spazio di forte prestigio e altamente suggestivo, come la sala espositiva della Loggia di Castel Nuovo (Maschio Angioino).
Curatela e Catalogo
La mostra è a cura della Prof. essa Martina Corgnati. E’ prevista anche la realizzazione di un catalogo che accompagnerà la mostra, edito da Canova, dal titolo Viaggio a Babelopoli, con testo critico di Martina Corgnati, una poesia di Andrea Zanzotto ed estratti e scritti di Marco Goldin, Gianni Contessi, Angelo Villa, Barbara Rose e Federico Zeri.
05
maggio 2005
Alessandra Zorzi – Viaggio a Babelopoli
Dal 05 al 26 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CASTEL NUOVO – MASCHIO ANGIOINO
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni 9–19. Domenica chiuso
Vernissage
5 Maggio 2005, ore 19
Autore
Curatore