L'evento, nato da un progetto
di "Arte 21", è inserito nel circuito del Festival Internazionale di Fotografia
di Roma, la cui corrente edizione, intitolata Oriented, si propone come
"luogo"
di riflessione sull'Oriente, i suoi linguaggi e pratiche specifiche, la
cultura,
l'incontro con il "nuovo" e l'alterità occidentale.

"Ad Est di Varsavia" propone dieci accostamenti di immagini: ogni accostamento
sarà formato da una fotografia "tradizionale" scattata da Tommaso Bonaventura
durante un reportage nei Paesi dell'Est e da una rielaborazione digitale
della stessa, ad opera di Andrea Bonaventura.

Le immagini fotografiche di Tommaso Bonaventura, caratterizzate da un linguaggio
asciutto, lineare e "severo", in cui prevalgono tonalità scure, saranno
rilette e reinterpretate digitalmente tramite una complessa manipolazione
iconografica e coloristica da Andrea Bonaventura fino ad ottenerne lo
stravolgimento.
Le immagini primitive permangono frammentate e decostruite, come sottofondo
iconico e significante.

Le opere saranno presentate al pubblico spazialmente contigue, montate
su
di un unico supporto, invitando così ad un confronto visivamente e concettualmente
vincolante, teso all'analisi del concetto di rappresentazione e autonomia/manipolazione
dell'Immagine.

La fotografia come atto simbolico, punto di vista su, evento soggettivo e non mera mimesis; la rielaborazione digitale come ulteriore rivisitazione, "costruzione" di una già avvenuta rappresentazione/interpretazione.

Inoltre questa originale comparazione tra fotografia e quadro digitale si inserisce nel dibattito attuale sulle connessioni e divergenze dell'essere e operare in quanto fotografo e dell'essere e operare in quanto artista.