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Stefano Soddu – Anima, il tuo tranquillo raggio…
Il tema della luce dell’anima che colora il mondo, sfida il rapporto pesantezza/leggerezza dei pigmenti e dei materiali per un’istallazione studiata appositamente per lo spazio
Comunicato stampa
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Nella antica sala capitolare che ospita la Galleria d’arte, la mostra di un noto artista contemporaneo sardo che vive e opera a Milano propone il tema della luce dell’anima che colora il mondo, sfida il rapporto pesantezza/leggerezza dei pigmenti e dei materiali per un’istallazione studiata appositamente per lo spazio in un simbolico percorso di conoscenza e meditazione.
“Stefano Soddu è un pellegrino d’amore –scrive Debora Ferrari. Non teme viaggi lunghi e tortuosi, vertigini di sfere e incastri spigolosi di tensioni diagonali. Il suo percorso accompagna chi crede nel potere visionario e positivo dell’arte come in un siddhartiano cammino verso di sé e l’apparire del mondo. Anzi dei mondi.
Creando queste sue atmosfere sospese, altalenanti nell’illusione ribaltata della leggerezza del peso e della pesantezza –intesa come importanza- di sembianze leggere.
Non rinuncia alla sua logica ma non tralascia il suo cuore. Le due forze apollinea e dionisiaca trovano mediazione nei colori e nelle materie che come in una formula alchemica sembrano scambiarsi gli atomi e le nature fino a divenire illusione mentale, gioco di forme, antitesi di forze.
Tutt’altro che tranquillo è il raggio dell’anima. Sospeso, nascosto potente rivelatore…”
Nel monastero benedettino di proprietà della Provincia di Varese, gestito da Fabbrica Arte –cooperativa onlus di beni culturali, le strutture e le opere di Soddu invitano a una riflessione sull’arte, sulla vita, sulla materia, sul silenzio e la parola. In autunno uscirà la monografia che documenterà l’attività di Stefano Soddu e il progetto presentato al Chiostro di Voltorre.
Stefano Soddu è nato a Cagliari nel 1946. Laureato in giurisprudenza e per molti anni manager in importanti società internazionali, si è sempre occupato anche di arte visiva. Artista e scultore ha esposto in numerosissime personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni in molte parti del mondo. Da alcuni anni cura una rubrica fissa per il giornale “Arte Incontro in Libreria” edito dalla Libreria Bocca di Milano. Vive e lavora a Milano.
Il progetto fa parte di “art&scena – colori e parole di Lombardia 2005” ideato e curato da Fabbrica Arte con l’obiettivo di organizzare di anno in anno una rassegna che attraverso mostre, esposizioni contemporanee, incontri culturali, conferenze, momenti di spettacolo, metta in evidenza e valorizzi la cultura varesina attraverso i suoi autori, del passato e del presente, in un’ottica di rispetto delle tradizioni e attualizzazione dei messaggi portati dalla storia delle terre e delle province lombarde, con anche scambi interprovinciali e talvolta interregionali, al fine proprio di esportare i nostri valori culturali. Per questo motivo la Regione Lombardia assessorato alle Culture Identità e Autonomie ha patrocinato la rassegna.
“Stefano Soddu è un pellegrino d’amore –scrive Debora Ferrari. Non teme viaggi lunghi e tortuosi, vertigini di sfere e incastri spigolosi di tensioni diagonali. Il suo percorso accompagna chi crede nel potere visionario e positivo dell’arte come in un siddhartiano cammino verso di sé e l’apparire del mondo. Anzi dei mondi.
Creando queste sue atmosfere sospese, altalenanti nell’illusione ribaltata della leggerezza del peso e della pesantezza –intesa come importanza- di sembianze leggere.
Non rinuncia alla sua logica ma non tralascia il suo cuore. Le due forze apollinea e dionisiaca trovano mediazione nei colori e nelle materie che come in una formula alchemica sembrano scambiarsi gli atomi e le nature fino a divenire illusione mentale, gioco di forme, antitesi di forze.
Tutt’altro che tranquillo è il raggio dell’anima. Sospeso, nascosto potente rivelatore…”
Nel monastero benedettino di proprietà della Provincia di Varese, gestito da Fabbrica Arte –cooperativa onlus di beni culturali, le strutture e le opere di Soddu invitano a una riflessione sull’arte, sulla vita, sulla materia, sul silenzio e la parola. In autunno uscirà la monografia che documenterà l’attività di Stefano Soddu e il progetto presentato al Chiostro di Voltorre.
Stefano Soddu è nato a Cagliari nel 1946. Laureato in giurisprudenza e per molti anni manager in importanti società internazionali, si è sempre occupato anche di arte visiva. Artista e scultore ha esposto in numerosissime personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni in molte parti del mondo. Da alcuni anni cura una rubrica fissa per il giornale “Arte Incontro in Libreria” edito dalla Libreria Bocca di Milano. Vive e lavora a Milano.
Il progetto fa parte di “art&scena – colori e parole di Lombardia 2005” ideato e curato da Fabbrica Arte con l’obiettivo di organizzare di anno in anno una rassegna che attraverso mostre, esposizioni contemporanee, incontri culturali, conferenze, momenti di spettacolo, metta in evidenza e valorizzi la cultura varesina attraverso i suoi autori, del passato e del presente, in un’ottica di rispetto delle tradizioni e attualizzazione dei messaggi portati dalla storia delle terre e delle province lombarde, con anche scambi interprovinciali e talvolta interregionali, al fine proprio di esportare i nostri valori culturali. Per questo motivo la Regione Lombardia assessorato alle Culture Identità e Autonomie ha patrocinato la rassegna.
25
marzo 2005
Stefano Soddu – Anima, il tuo tranquillo raggio…
Dal 25 marzo al 25 aprile 2005
arte contemporanea
Location
CHIOSTRO DI VOLTORRE
Gavirate, Piazza Chiostro, 23, (Varese)
Gavirate, Piazza Chiostro, 23, (Varese)
Vernissage
25 Marzo 2005, ore 16
Autore