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Gabetti&Isola – Architettura come paesaggio
L’Architettura come paesaggio, progetti che si nutrono di emozioni, arti, persone, è questo il tema della mostra firmata Gabetti&Isola – Isolarchitetti e intesa come summa degli ultimi quindici anni di attività dello studio torinese
Comunicato stampa
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L’architettura è una forma d’arte e come arte si mette in mostra dal 31 marzo al 22 maggio 2005 in occasione dell’esposizione monografica intitolata ‘Architettura come paesaggio’, promossa dalla DARC (Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee), dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma e dal dipartimento CAVEA de ‘La Sapienza’.
50 progetti per 15 anni di lavoro portati a termine dallo storico studio Gabetti e Isola, diventato Isolarchitetti da quando, nel 2001 è scomparso Roberto Gabetti. Una vera antologia, un percorso che racconta realizzazioni come la sede della IBM di Segrate, il disegno di nuovi grandi parchi urbani come parco Ottavi a Reggio Emilia e Firenze Novoli, i piani paesistico-portuali per Livorno, Bocche di Magra, Marina di Pisa, Varazze
Disegnare lo spazio è una forma d’arte, ma anche la sintesi di arti diverse, ed è per questo che la mostra si articola in tre sezioni, per una proficua contaminazione di discipline ed ambiti espressivi. La prima parte è strettamente architettonica, si compone di grandi acquerelli, disegni su tela e su carta, plastici, animazioni, ed è descritta in un film intervista. Il secondo segmento della mostra è frutto del lavoro di 16 talentuosi fotografi italiani (tra gli altri Berengo Gardin, Ghirri, Basilico), è un punto di vista inedito sulle opere di Gabetti e Isola fermate sulla pellicola, attraverso l’obiettivo. L’ultima tranche è dedicata alle sculture di Hilario Isola e Matteo Norzi, spesso chiamati a completare con la loro creatività i progetti dello studio.
Come insolita e suggestiva cornice dell’evento è stato scelto il complesso monumentale del San Michele a Ripa Grande, l’ex Carcere Minorile di Roma, allestito da Saverio Isola come un grande e aereo mobìle di tele volanti e fili colorati utilizzando invece come supporti per i modelli i materiali impiegati nella costruzioni degli edifici, soprattutto elementi di acciaio e pietra .
‘Architettura come paesaggio’ sarà anche un’occasione d’incontro: durante l’evento, infatti, avranno luogo conferenze, dibattiti e seminari allo scopo di tracciare un bilancio sull’attuale stagione italiana e individuare alcune linee di ricerca per gli orizzonti, o meglio i paesaggi, futuri. Infine, per chiudere il cerchio intorno al concetto di architettura come sintesi di linguaggi differenti, di fotografia e scultura, pittura e disegno, la mostra si traduce in parole, in letteratura, con la pubblicazione di una guida per il visitatore e di una monografia edita da Allemandi di Maurizio Petrangeli con diversi importanti contributi tra cui quelli di Portoghesi, Olmo, Bordini.
Enti Promotori
DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma Dipartimento CAVEA della “La Sapienza” di Roma
Lo spazio. ‘Architettura come paesaggio’, il nome della mostra, è anche un titolo programmatico per un ideale manifesto che, dell’architettura, rivendica soprattutto la facoltà di ripensare la storia dei luoghi, di reinventare lo spazio. In questa prospettiva, la decisione di sfruttare il S. Michele a Ripa di Roma come cornice per l’esposizione si distingue come una scelta particolarmente felice, la rappresentazione concreta della metamorfosi di un ambiente, di un edificio in trasformazione. L’Ex Casa di Correzione sul lungo Tevere, disegnata da Carlo Fontana, converte le sue sale, le sue celle per la reclusione del piano superiore, in un insolito scenario artistico e lo spazio che prima imprigionava ora libera la mente, la creatività. L’allestimento, progettato da Saverio Isola, allude alla concretezza del mestiere, alle diverse fasi di realizzazione di un progetto, all’architettura come cantiere di idee, ma anche come cantiere fisico. È così che acciaio, pietra, materiali artificiali, tavoli da lavoro fanno da supporto per la presentazione di disegni, modelli e fotografie. Il piano superiore è occupato da un’installazione colorata che permetterà diversi e originali punti di osservazione e di fruizione della mostra.
Le sezioni. La frase scelta come sottotitolo per l’evento ‘architettura, fotografia, scultura’ ripete la scansione fisica delle tre sezioni in cui è suddivisa la mostra.
Architettura. Presentazione dettagliata di circa 50 progetti dello studio torinese raccolti in 15 anni di lavoro e documentati attraverso disegni, acquerelli, plastici e fotografie.
Fotografia. Roberto Gabetti, Riccardo Moncalvo, Aldo Ballo, Gianni Berengo Gardin, Giorgio Avigdor, Paolo Mussat, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Pino dell’Aquila, Ernani Orcorte, Vaclav Sedy, Luciano Romano, Vittore Fossati, Bruno Cattani, Chiara Dalmaviva, Daniele Regis: 16 fotografi di fama internazionale, 16 punti di vista sull’opera di Gabetti&Isola – Isolarchitetti, 16 obiettivi per interpretare scatto dopo scatto le forme dell’architettura. I ‘ritratti d’autore’ troveranno spazio nelle piccole e suggestive celle della sala centrale.
Scultura. In questi anni, soprattutto per la progettazione di spazi sacri, lo studio si è avvalso della collaborazione di due artisti, Hilario Isola e Matteo Norzi. È naturale, quindi, che la mostra venga integrata con le sculture firmate da questi giovani autori: architettura e arte come paesaggio fisico e paesaggio dell’anima.
I seminari nel periodo della mostra verranno organizzati incontri e conferenze alla presenza di esponenti della cultura architettonica italiana contemporanea. Tra gli appuntamenti:
‘Gabetti e Isola nella vicenda italiana’ interventi di Isola, D’Amato, Cellini e Olmo
‘Isolarchitetti: opere recenti’ interventi di Aimaro e Saverio Isola
‘Isolarchitetti: il lavoro dello studio’ interventi di Aimaro e Saverio Isola
50 progetti per 15 anni di lavoro portati a termine dallo storico studio Gabetti e Isola, diventato Isolarchitetti da quando, nel 2001 è scomparso Roberto Gabetti. Una vera antologia, un percorso che racconta realizzazioni come la sede della IBM di Segrate, il disegno di nuovi grandi parchi urbani come parco Ottavi a Reggio Emilia e Firenze Novoli, i piani paesistico-portuali per Livorno, Bocche di Magra, Marina di Pisa, Varazze
Disegnare lo spazio è una forma d’arte, ma anche la sintesi di arti diverse, ed è per questo che la mostra si articola in tre sezioni, per una proficua contaminazione di discipline ed ambiti espressivi. La prima parte è strettamente architettonica, si compone di grandi acquerelli, disegni su tela e su carta, plastici, animazioni, ed è descritta in un film intervista. Il secondo segmento della mostra è frutto del lavoro di 16 talentuosi fotografi italiani (tra gli altri Berengo Gardin, Ghirri, Basilico), è un punto di vista inedito sulle opere di Gabetti e Isola fermate sulla pellicola, attraverso l’obiettivo. L’ultima tranche è dedicata alle sculture di Hilario Isola e Matteo Norzi, spesso chiamati a completare con la loro creatività i progetti dello studio.
Come insolita e suggestiva cornice dell’evento è stato scelto il complesso monumentale del San Michele a Ripa Grande, l’ex Carcere Minorile di Roma, allestito da Saverio Isola come un grande e aereo mobìle di tele volanti e fili colorati utilizzando invece come supporti per i modelli i materiali impiegati nella costruzioni degli edifici, soprattutto elementi di acciaio e pietra .
‘Architettura come paesaggio’ sarà anche un’occasione d’incontro: durante l’evento, infatti, avranno luogo conferenze, dibattiti e seminari allo scopo di tracciare un bilancio sull’attuale stagione italiana e individuare alcune linee di ricerca per gli orizzonti, o meglio i paesaggi, futuri. Infine, per chiudere il cerchio intorno al concetto di architettura come sintesi di linguaggi differenti, di fotografia e scultura, pittura e disegno, la mostra si traduce in parole, in letteratura, con la pubblicazione di una guida per il visitatore e di una monografia edita da Allemandi di Maurizio Petrangeli con diversi importanti contributi tra cui quelli di Portoghesi, Olmo, Bordini.
Enti Promotori
DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma Dipartimento CAVEA della “La Sapienza” di Roma
Lo spazio. ‘Architettura come paesaggio’, il nome della mostra, è anche un titolo programmatico per un ideale manifesto che, dell’architettura, rivendica soprattutto la facoltà di ripensare la storia dei luoghi, di reinventare lo spazio. In questa prospettiva, la decisione di sfruttare il S. Michele a Ripa di Roma come cornice per l’esposizione si distingue come una scelta particolarmente felice, la rappresentazione concreta della metamorfosi di un ambiente, di un edificio in trasformazione. L’Ex Casa di Correzione sul lungo Tevere, disegnata da Carlo Fontana, converte le sue sale, le sue celle per la reclusione del piano superiore, in un insolito scenario artistico e lo spazio che prima imprigionava ora libera la mente, la creatività. L’allestimento, progettato da Saverio Isola, allude alla concretezza del mestiere, alle diverse fasi di realizzazione di un progetto, all’architettura come cantiere di idee, ma anche come cantiere fisico. È così che acciaio, pietra, materiali artificiali, tavoli da lavoro fanno da supporto per la presentazione di disegni, modelli e fotografie. Il piano superiore è occupato da un’installazione colorata che permetterà diversi e originali punti di osservazione e di fruizione della mostra.
Le sezioni. La frase scelta come sottotitolo per l’evento ‘architettura, fotografia, scultura’ ripete la scansione fisica delle tre sezioni in cui è suddivisa la mostra.
Architettura. Presentazione dettagliata di circa 50 progetti dello studio torinese raccolti in 15 anni di lavoro e documentati attraverso disegni, acquerelli, plastici e fotografie.
Fotografia. Roberto Gabetti, Riccardo Moncalvo, Aldo Ballo, Gianni Berengo Gardin, Giorgio Avigdor, Paolo Mussat, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Pino dell’Aquila, Ernani Orcorte, Vaclav Sedy, Luciano Romano, Vittore Fossati, Bruno Cattani, Chiara Dalmaviva, Daniele Regis: 16 fotografi di fama internazionale, 16 punti di vista sull’opera di Gabetti&Isola – Isolarchitetti, 16 obiettivi per interpretare scatto dopo scatto le forme dell’architettura. I ‘ritratti d’autore’ troveranno spazio nelle piccole e suggestive celle della sala centrale.
Scultura. In questi anni, soprattutto per la progettazione di spazi sacri, lo studio si è avvalso della collaborazione di due artisti, Hilario Isola e Matteo Norzi. È naturale, quindi, che la mostra venga integrata con le sculture firmate da questi giovani autori: architettura e arte come paesaggio fisico e paesaggio dell’anima.
I seminari nel periodo della mostra verranno organizzati incontri e conferenze alla presenza di esponenti della cultura architettonica italiana contemporanea. Tra gli appuntamenti:
‘Gabetti e Isola nella vicenda italiana’ interventi di Isola, D’Amato, Cellini e Olmo
‘Isolarchitetti: opere recenti’ interventi di Aimaro e Saverio Isola
‘Isolarchitetti: il lavoro dello studio’ interventi di Aimaro e Saverio Isola
31
marzo 2005
Gabetti&Isola – Architettura come paesaggio
Dal 31 marzo al 22 maggio 2005
architettura
fotografia
arte contemporanea
fotografia
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN MICHELE IN RIPA – EX CASA DI CORREZIONE DI CARLO FONTANA
Roma, Via Di San Michele, 25, (Roma)
Roma, Via Di San Michele, 25, (Roma)
Vernissage
31 Marzo 2005, ore 18
Ufficio stampa
ADAM & PARTNER INTEGRATED COMMUNICATIONS