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Marco Cannella – Inneschi
Forse il denominatore è semplicemente la voglia di esplorare i seducenti territori vergini che si nascondono appena sotto le realtà familiari
Comunicato stampa
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"Sono opere che differiscono tra loro per tecnica realizzativa, per supporto e apparentemente anche per soggetto.
Eppure sono legate da caratteristiche comuni: forse il denominatore è semplicemente la voglia di esplorare i seducenti territori vergini che si nascondono appena sotto le realtà familiari. Ovvero la voglia di varcare la soglia di questa realtà e percorrere i vicoli della fantasia che dietro essa si cela. Insomma l'antico fascino di lasciarsi alle spalle quella che per tutti è la normalità. Di volta in volta questo gioco può farsi avventuroso, lieve, sognante o insidioso, a volte finisce persino per prendersi troppo sul serio. Ma questi lavori rappresentano dei punti di partenza: strade che si incontrano ad un crocevia per portare in direzioni diverse...
Alcuni di questi lavori raccontano di una Ascoli fantastica, i cui monumenti sono soglie, come dicevamo, su possibli scenari futuri, improbabili passati o semplicemente realtà parallele.
Altre opere prendono spunto dalla tradizione fiamminga quattrocentesca del "verso": i pittori del tempo usavano dividere la tavola dipinta in "recto", la parte frontale (di solito un ritratto) e "verso", quella posteriore, destinata a scene di natura mostra spesso come richiamo alla "vanitas". I lavori esposti ora raccolgono il vessillo di quelle antiche vanitas, con quel fascino un po' discreto e un po' defilato che si addice ad un B-side.
Infine, altri lavori mostrano con ironia cosa succede quando i pensieri diventano nostri nemici, fenomeno sempre più frequente che è forse il prezzo che paghiamo per i privilegi della vita moderna. A veder bene tra quei diavoletti si possono scorgere i demoni che ci accompagnano come demoni che ci accompagnano come ospiti non graditi: presunzione, invidia, confusione, rabbia, inadeguatezza, l'inevitabile subordinazione a modelli culturali chimerici.
Queste strade si incontrano, si incrociano, corrono parallele e a volte si sovrappongono: sono punti di partenza, spunti per discorsi che in un'altra occasione approfondiremo.
Si parlava di Inneschi, appunto...."
Marco Cannella
Eppure sono legate da caratteristiche comuni: forse il denominatore è semplicemente la voglia di esplorare i seducenti territori vergini che si nascondono appena sotto le realtà familiari. Ovvero la voglia di varcare la soglia di questa realtà e percorrere i vicoli della fantasia che dietro essa si cela. Insomma l'antico fascino di lasciarsi alle spalle quella che per tutti è la normalità. Di volta in volta questo gioco può farsi avventuroso, lieve, sognante o insidioso, a volte finisce persino per prendersi troppo sul serio. Ma questi lavori rappresentano dei punti di partenza: strade che si incontrano ad un crocevia per portare in direzioni diverse...
Alcuni di questi lavori raccontano di una Ascoli fantastica, i cui monumenti sono soglie, come dicevamo, su possibli scenari futuri, improbabili passati o semplicemente realtà parallele.
Altre opere prendono spunto dalla tradizione fiamminga quattrocentesca del "verso": i pittori del tempo usavano dividere la tavola dipinta in "recto", la parte frontale (di solito un ritratto) e "verso", quella posteriore, destinata a scene di natura mostra spesso come richiamo alla "vanitas". I lavori esposti ora raccolgono il vessillo di quelle antiche vanitas, con quel fascino un po' discreto e un po' defilato che si addice ad un B-side.
Infine, altri lavori mostrano con ironia cosa succede quando i pensieri diventano nostri nemici, fenomeno sempre più frequente che è forse il prezzo che paghiamo per i privilegi della vita moderna. A veder bene tra quei diavoletti si possono scorgere i demoni che ci accompagnano come demoni che ci accompagnano come ospiti non graditi: presunzione, invidia, confusione, rabbia, inadeguatezza, l'inevitabile subordinazione a modelli culturali chimerici.
Queste strade si incontrano, si incrociano, corrono parallele e a volte si sovrappongono: sono punti di partenza, spunti per discorsi che in un'altra occasione approfondiremo.
Si parlava di Inneschi, appunto...."
Marco Cannella
20
marzo 2005
Marco Cannella – Inneschi
Dal 20 marzo al 12 maggio 2005
arte contemporanea
Location
MIC – MUSEO DELL’ILLUSTRAZIONE COMICA
Grottammare, Viale Cristoforo Colombo, (Ascoli Piceno)
Grottammare, Viale Cristoforo Colombo, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi 16-19
Vernissage
20 Marzo 2005, ore 18
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