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Napoli laboratorio del mondo
Il direttore di domus, l¹architetto Stefano Boeri, e il critico Goffredo Fofi – con la moderazione di Vincenzo Trione affronteranno il tema di “Napoli laboratorio del mondo”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
domus, la più autorevole rivista italiana di architettura, design arte e informazione, torna a parlare di Napoli
Giovedì 10 marzo,
alle ore 18.30,
presso la Feltrinelli di P.zza dei Martiri a Napoli
il direttore di domus, l¹architetto Stefano Boeri, e il critico Goffredo Fofi - con la moderazione di Vincenzo Trione affronteranno il tema di ³Napoli laboratorio del mondo².
Al centro del dibattito la questione vesuviana e il recinto della Mostra d¹Oltremare quali due emergenze che pongono il capoluogo campano al centro di interessi multidisciplinari.
Due temi che domus affronta ampiamente nel numero di marzo della rivista, avviando una riflessione sfaccettata sulle problematiche di queste due aree urbane.
Caso Vesuvio su domus di marzo
domus ha lanciato il caso Vesuvio nel numero di ottobre 2004 della rivista e prosegue ora la riflessione con un ampio servizio nel numero di marzo (in edicola nei prossimi giorni), curato da Salvatore Porcaro, che approfondisce l¹indagine sulle politiche di esodo e di emergenza.
³E¹nostra intenzione continuare a seguire il tema. Su questo numero diamo conto delle diverse riflessioni sul problema dell¹evacuazione delle aree a rischio ai piedi del vulcano e nei prossimi mesi ospiteremo le testimonianze dirette delle persone che attualmente lì abitano e lavorano² commenta Stefano Boeri.
Nel servizio domus riporta i risultati di una serie di incontri ai quali hanno preso parte politici, artisti e ricercatori di differenti discipline che, negli ultimi anni, hanno elaborato studi e ricognizioni sull¹area vesuviana.
Tra di loro: Paolo Gasparini, Ugo Leone, Luisa Bossa, Francesco Escalona, Carlo Gasparrini, Giovanni La Varra, Vincenzo Trione, Alex MacLean, Antonio Biasucci, Mimmo Jodice, Vincenzo Castella, Paolo De Stefano, Gabriele Basilico, Francesco Jodice, Peppe Maisto, Claudio Sabatino.
L¹incipit dell¹articolo ne spiega efficacemente le intenzioni:
³Nelle sue viscere, il Vesuvio non si è mai spento. Al contrario: nei prossimi decenni ci si aspetta un¹eruzione dirompente che investirà una vera e propria città di 540.000 persone, in gran parte abusiva e in continua crescita sulle pendici del vulcano. Si prospetta un esodo di massa? O una situazione di perenne emergenza? È davvero possibile spostare una città? domus comincia a raccogliere alcune prime risposte²
Mostra d¹Oltremare su domus di marzo
Tre architetti (Alfredo Maria Sbriziolo, Cherubino Gambardella, Beniamino Servino) e uno storico dell¹arte contemporanea (Vincenzo Trione) passeggiano chiacchierando nell¹area della storica Mostra di Napoli, attualmente uno dei più grandi cantieri di restauro dell¹architettura moderna.
Un percorso che si snoda tra il Padiglione del Lavoro Italiano in America Latina che potrebbe offrire ³straordinarie possibilità espositive in una città come Napoli che non ha spazi espositivi adeguati alle esigenze dell¹arte contemporanea² (Trione) - al Padiglione Caboto, all¹Arena Flegrea e al Cubo d¹Oro testimone dell¹occupazione dei terremotati negli anni Ottanta fino al Palazzo dell¹Arte e al Teatro del Mediterraneo.
Una passeggiata di discussione sul passato e futuro della Mostra nella quale si ³conferma la vocazione sperimentale di questo atipico recinto napoletano² (Trione).
Giovedì 10 marzo,
alle ore 18.30,
presso la Feltrinelli di P.zza dei Martiri a Napoli
il direttore di domus, l¹architetto Stefano Boeri, e il critico Goffredo Fofi - con la moderazione di Vincenzo Trione affronteranno il tema di ³Napoli laboratorio del mondo².
Al centro del dibattito la questione vesuviana e il recinto della Mostra d¹Oltremare quali due emergenze che pongono il capoluogo campano al centro di interessi multidisciplinari.
Due temi che domus affronta ampiamente nel numero di marzo della rivista, avviando una riflessione sfaccettata sulle problematiche di queste due aree urbane.
Caso Vesuvio su domus di marzo
domus ha lanciato il caso Vesuvio nel numero di ottobre 2004 della rivista e prosegue ora la riflessione con un ampio servizio nel numero di marzo (in edicola nei prossimi giorni), curato da Salvatore Porcaro, che approfondisce l¹indagine sulle politiche di esodo e di emergenza.
³E¹nostra intenzione continuare a seguire il tema. Su questo numero diamo conto delle diverse riflessioni sul problema dell¹evacuazione delle aree a rischio ai piedi del vulcano e nei prossimi mesi ospiteremo le testimonianze dirette delle persone che attualmente lì abitano e lavorano² commenta Stefano Boeri.
Nel servizio domus riporta i risultati di una serie di incontri ai quali hanno preso parte politici, artisti e ricercatori di differenti discipline che, negli ultimi anni, hanno elaborato studi e ricognizioni sull¹area vesuviana.
Tra di loro: Paolo Gasparini, Ugo Leone, Luisa Bossa, Francesco Escalona, Carlo Gasparrini, Giovanni La Varra, Vincenzo Trione, Alex MacLean, Antonio Biasucci, Mimmo Jodice, Vincenzo Castella, Paolo De Stefano, Gabriele Basilico, Francesco Jodice, Peppe Maisto, Claudio Sabatino.
L¹incipit dell¹articolo ne spiega efficacemente le intenzioni:
³Nelle sue viscere, il Vesuvio non si è mai spento. Al contrario: nei prossimi decenni ci si aspetta un¹eruzione dirompente che investirà una vera e propria città di 540.000 persone, in gran parte abusiva e in continua crescita sulle pendici del vulcano. Si prospetta un esodo di massa? O una situazione di perenne emergenza? È davvero possibile spostare una città? domus comincia a raccogliere alcune prime risposte²
Mostra d¹Oltremare su domus di marzo
Tre architetti (Alfredo Maria Sbriziolo, Cherubino Gambardella, Beniamino Servino) e uno storico dell¹arte contemporanea (Vincenzo Trione) passeggiano chiacchierando nell¹area della storica Mostra di Napoli, attualmente uno dei più grandi cantieri di restauro dell¹architettura moderna.
Un percorso che si snoda tra il Padiglione del Lavoro Italiano in America Latina che potrebbe offrire ³straordinarie possibilità espositive in una città come Napoli che non ha spazi espositivi adeguati alle esigenze dell¹arte contemporanea² (Trione) - al Padiglione Caboto, all¹Arena Flegrea e al Cubo d¹Oro testimone dell¹occupazione dei terremotati negli anni Ottanta fino al Palazzo dell¹Arte e al Teatro del Mediterraneo.
Una passeggiata di discussione sul passato e futuro della Mostra nella quale si ³conferma la vocazione sperimentale di questo atipico recinto napoletano² (Trione).
10
marzo 2005
Napoli laboratorio del mondo
10 marzo 2005
incontro - conferenza
Location
LA FELTRINELLI – PIAZZA DEI MARTIRI
Napoli, Piazza Dei Martiri, 23, (Napoli)
Napoli, Piazza Dei Martiri, 23, (Napoli)
Vernissage
10 Marzo 2005, ore 18,30