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ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought
Tema di ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought è, appunto, il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio ed immagine e, più in generale l’indagine dell’origine necessitaria e creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugurerà venerdì 22 aprile 2005 il progetto ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought, iniziativa promossa e realizzata dalla Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige, Ripartizione Cultura italiana, Ufficio cultura, volta a soddisfare le passioni del vasto pubblico, in continuità con la ricerca avviata dalla Provincia Autonoma di Bolzano circa il rapporto fra arte, discipline e comportamenti umani. Il progetto, a cura di Paola Tognon e con Gigi Brozzoni, per il Seminario Permanente Luigi Veronelli, vuole approfondire le relazioni tra arte e terra.
Tema di ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought è, appunto, il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio ed immagine e, più in generale l’indagine dell’origine necessitaria e creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.
Al centro del “dibattito” singolare e collettivo scaturito tra artisti e cuochi, vi è il CIBO sempre più spesso inteso come espressione del sé e dei comportamenti umani collettivi, cibo come sopravvivenza, piacere-lusso, come fast food, cibo nei sistemi contemporanei di consumo e di distribuzione, cibo, infine, come soggetto d’indagine culturale e di espressione artistica.
Artisti e cuochi si incontrano e a seguito di una approfondita riflessione nata da diversi giorni di lavoro in comune nascono i progetti di ciboxmenti.
FOOD 4 STARS: tutti ci siamo domandati almeno una volta quale sarà il nostro cibo del futuro (quello delle stelle appunto…) Intorno a quale tavola si parlerà e si vivrà, come questo cibo risponderà alla paura di un orizzonte sconosciuto che conterrà i nostri sentimenti, come si rapporterà alla nostra dinamica corporea, come svilupperà un dialogo di relazione o di comunità, quale forma di isolamento determinerà, quale tempo ci offrirà… Per rispondere a queste domande si sono già messi al lavoro l’artista norvegese Sissel Tolaas e il grande cuoco italiano Davide Scabin in una ricerca che lega scienza, alimentazione, chimica, creatività ed esperienza.
Quattro menù o meglio quattro cibi di stelle saranno appositamente realizzati e sintetizzati in forme inedite (capsule, pillole, gas e molecole fugaci al tocco) per essere messe a disposizione del pubblico che potrà sperimentare, in un gioco libero, il sapore delle nostre visioni e delle nostre paure.
Il cibo come MATERIA è la seconda opera-ricerca. L’artista italiana Dunja Scannavini insieme ai cuochi Herbert Hintner e Burkhard Bacher indagheranno gli istinti primordiali quali la presa, la masticazione e la deglutizione del cibo, così come le abitudini alimentari che derivano dall’abbondanza della varietà offerta dal sistema contemporaneo in alcune aree del mondo. Il gesto dell’afferrare, del portare alla bocca così come il rumore della masticazione, azioni necessarie per una corretta alimentazione ma anche fondamentali per l’acquisizione e il riconoscimento del gusto, costituiranno il centro concreto di questo progetto che si baserà sull’offerta premeditata e studiata di un cibo composto per materie di differente sostanza. Un video di Dunja Scannavini, astrazione visuale di queste azioni, accompagnerà il visitatore in questa esperienza di confronto attivo.
Sulla terza opera-ricerca, PAESAGGIO, operano due grandi cuochi: Herbert Hintner e Burkhard Bacher con la collaborazione diretta di Gigi Brozzoni. Lo scopo è rendere possibile la percezione di un paesaggio, di un territorio strettamente legato alle nostre abitudini alimentari attraverso il gusto e l’olfatto. Il non-cibo del paesaggio viene rappresentato concretamente dalla mescita di piccole dosi di acque trasparenti, ricavate attraverso un’elaborata vaporizzazione di tipo tecnologico, direttamente da quattro materie base: carne, pesce, latte e verdura. L’acqua, quale elemento primario per la sopravvivenza oltre che di ogni realizzazione culinaria nei paesi evoluti (nessuna cucina può sottrarsi all’uso dell’acqua) e prima ancora fondamento di ogni paesaggio umano, naturale o urbano - come emerso nel dibattito comune fra artisti e cuochi - è qui presentata ed offerta nella sua presenza più intima e nella sua forma più essenziale e persistente.
SCAMBIO (O PASTAXMENTI) è l’ultima opera-ricerca che intende testare per il sistema distributivo del cibo un prodotto che nasce da un’esperienza creativa. Il cuoco Thomas Mayr inventerà una pasta speciale unendo ad una ricetta tradizionale alcuni ingredienti simbolo (per colore, per profumo o per essenza) legati al territorio dell’Alto Adige. Gli artisti Raúl Cárdenas Osuna e Francesco Jodice saranno incaricati del suo packaging che segnalerà chiaramente l’origine e la progettualità inedita del prodotto.
Elemento centrale di questo progetto, accanto al processo di ideazione ed ai riferimenti identitari e storici, è la messa in commercio, o meglio “la messa in scambio” della pasta prima in luogo istituzionale poi sul mercato alimentare attraverso procedimenti che vogliono invertire la logica di distribuzione e quella dell’ideazione.
L’azione dell’artista francese Ben Vautier sarà una INFILTRAZIONE nell’intero progetto di ciboxmenti attraverso una serie di opere-oggetti che andranno ad invadere gli spazi espositivi provocandone un disorientamento critico mediante messaggi di immediata e cruda percezione.
L’architetto Fulvio Giorgi sarà incaricato di creare i diversi ambienti del Centro Trevi a Bolzano che accoglieranno il pubblico di ciboxmenti con gli odori, i sapori, i suoni e le forme del cibo e della sua ritualità, simboleggiando una coscienza collettiva che va cercando risorse e risposte ad una tematica allargata alla percezione del nostro cambiamento.
Il catalogo che documenta l’evento sarà elaborato in corso di mostra e presentato a fine giugno. Illustrerà l’intero progetto, corredato da immagini e da testi relativi ad artisti e cuochi oltre che da autorevoli interventi nel campo dell’antropologia, della sociologia e della storia dell’arte e della cucina.
Tema di ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought è, appunto, il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio ed immagine e, più in generale l’indagine dell’origine necessitaria e creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.
Al centro del “dibattito” singolare e collettivo scaturito tra artisti e cuochi, vi è il CIBO sempre più spesso inteso come espressione del sé e dei comportamenti umani collettivi, cibo come sopravvivenza, piacere-lusso, come fast food, cibo nei sistemi contemporanei di consumo e di distribuzione, cibo, infine, come soggetto d’indagine culturale e di espressione artistica.
Artisti e cuochi si incontrano e a seguito di una approfondita riflessione nata da diversi giorni di lavoro in comune nascono i progetti di ciboxmenti.
FOOD 4 STARS: tutti ci siamo domandati almeno una volta quale sarà il nostro cibo del futuro (quello delle stelle appunto…) Intorno a quale tavola si parlerà e si vivrà, come questo cibo risponderà alla paura di un orizzonte sconosciuto che conterrà i nostri sentimenti, come si rapporterà alla nostra dinamica corporea, come svilupperà un dialogo di relazione o di comunità, quale forma di isolamento determinerà, quale tempo ci offrirà… Per rispondere a queste domande si sono già messi al lavoro l’artista norvegese Sissel Tolaas e il grande cuoco italiano Davide Scabin in una ricerca che lega scienza, alimentazione, chimica, creatività ed esperienza.
Quattro menù o meglio quattro cibi di stelle saranno appositamente realizzati e sintetizzati in forme inedite (capsule, pillole, gas e molecole fugaci al tocco) per essere messe a disposizione del pubblico che potrà sperimentare, in un gioco libero, il sapore delle nostre visioni e delle nostre paure.
Il cibo come MATERIA è la seconda opera-ricerca. L’artista italiana Dunja Scannavini insieme ai cuochi Herbert Hintner e Burkhard Bacher indagheranno gli istinti primordiali quali la presa, la masticazione e la deglutizione del cibo, così come le abitudini alimentari che derivano dall’abbondanza della varietà offerta dal sistema contemporaneo in alcune aree del mondo. Il gesto dell’afferrare, del portare alla bocca così come il rumore della masticazione, azioni necessarie per una corretta alimentazione ma anche fondamentali per l’acquisizione e il riconoscimento del gusto, costituiranno il centro concreto di questo progetto che si baserà sull’offerta premeditata e studiata di un cibo composto per materie di differente sostanza. Un video di Dunja Scannavini, astrazione visuale di queste azioni, accompagnerà il visitatore in questa esperienza di confronto attivo.
Sulla terza opera-ricerca, PAESAGGIO, operano due grandi cuochi: Herbert Hintner e Burkhard Bacher con la collaborazione diretta di Gigi Brozzoni. Lo scopo è rendere possibile la percezione di un paesaggio, di un territorio strettamente legato alle nostre abitudini alimentari attraverso il gusto e l’olfatto. Il non-cibo del paesaggio viene rappresentato concretamente dalla mescita di piccole dosi di acque trasparenti, ricavate attraverso un’elaborata vaporizzazione di tipo tecnologico, direttamente da quattro materie base: carne, pesce, latte e verdura. L’acqua, quale elemento primario per la sopravvivenza oltre che di ogni realizzazione culinaria nei paesi evoluti (nessuna cucina può sottrarsi all’uso dell’acqua) e prima ancora fondamento di ogni paesaggio umano, naturale o urbano - come emerso nel dibattito comune fra artisti e cuochi - è qui presentata ed offerta nella sua presenza più intima e nella sua forma più essenziale e persistente.
SCAMBIO (O PASTAXMENTI) è l’ultima opera-ricerca che intende testare per il sistema distributivo del cibo un prodotto che nasce da un’esperienza creativa. Il cuoco Thomas Mayr inventerà una pasta speciale unendo ad una ricetta tradizionale alcuni ingredienti simbolo (per colore, per profumo o per essenza) legati al territorio dell’Alto Adige. Gli artisti Raúl Cárdenas Osuna e Francesco Jodice saranno incaricati del suo packaging che segnalerà chiaramente l’origine e la progettualità inedita del prodotto.
Elemento centrale di questo progetto, accanto al processo di ideazione ed ai riferimenti identitari e storici, è la messa in commercio, o meglio “la messa in scambio” della pasta prima in luogo istituzionale poi sul mercato alimentare attraverso procedimenti che vogliono invertire la logica di distribuzione e quella dell’ideazione.
L’azione dell’artista francese Ben Vautier sarà una INFILTRAZIONE nell’intero progetto di ciboxmenti attraverso una serie di opere-oggetti che andranno ad invadere gli spazi espositivi provocandone un disorientamento critico mediante messaggi di immediata e cruda percezione.
L’architetto Fulvio Giorgi sarà incaricato di creare i diversi ambienti del Centro Trevi a Bolzano che accoglieranno il pubblico di ciboxmenti con gli odori, i sapori, i suoni e le forme del cibo e della sua ritualità, simboleggiando una coscienza collettiva che va cercando risorse e risposte ad una tematica allargata alla percezione del nostro cambiamento.
Il catalogo che documenta l’evento sarà elaborato in corso di mostra e presentato a fine giugno. Illustrerà l’intero progetto, corredato da immagini e da testi relativi ad artisti e cuochi oltre che da autorevoli interventi nel campo dell’antropologia, della sociologia e della storia dell’arte e della cucina.
22
aprile 2005
ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought
Dal 22 aprile al 15 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO TREVI
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 28, (Bolzano)
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 28, (Bolzano)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-18
Vernissage
22 Aprile 2005, ore 18
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore
Curatore