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Chiara Dynys
Le opere esposte in galleria comprendono un’istallazione di boxes lenticolari che a seconda del punto di vista dell’osservatore alla parola ‘speranza’ tradotta in più lingue si contrappone e confonde un cielo azzurro e bianco di nuvole che si stanno diradando come dopo un temporale.
Comunicato stampa
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Dopo le recenti mostre personali al Kunstmuseum di Bonn e all’ UBS Executive Centre di Wolfsberg Chiara Dynys torna finalmente ad esporre in Italia.
L’artista da tempo dedica il suo lavoro di ricerca alle questioni esistenziali. Nelle sue opere cerca di focalizzare l’attenzione su una delle caratteristiche dell’esistenza umana che è il continuo oscillare tra due poli opposti. I suoi lavori, complici anche i materiali usati, richiedono all’osservatore una attiva partecipazione ed è proprio questo uno dei punti di forza del suo lavoro.
Le opere recenti di Chiara Dynys presentano, all’interno di una caleidoscopica gamma stilistica, alcune caratteristiche ricorrenti: i materiali utilizzati hanno superfici riflettenti e la luce, sia quella intrinseca alla materia – specchio, lamina d’oro, vetro, marmo -, sia quella emanata dal video o dal light box, diviene protagonista. La varietà nella messa in opera dei dispositivi istallativi si rivela efficace nell’attivare diversi livelli percettivi, da quelli più consapevoli e razionali a quelli inconsci ed emozionali. L’arista dunque offre all’osservatore una possibilità di auto-riflessione.
Le opere esposte in galleria comprendono un’istallazione di boxes lenticolari che a seconda del punto di vista dell’osservatore alla parola ‘speranza’ tradotta in più lingue si contrappone e confonde un cielo azzurro e bianco di nuvole che si stanno diradando come dopo un temporale. La seconda istallazione è invece composta da quattro ‘scacchiere’ di marmo che si incentrano sul dualismo odio-amore; sul marmo bianco risaltano in nero alcuni aggettivi pertinenti a questi due stati contrapposti dell’animo umano: qui l’osservatore si trova ad essere come un ipotetico giocatore di scacchi concentrato nell’individuare sulla scacchiera la mossa giusta che corrisponde idealmente all’aggettivo su cui la sua attenzione si è focalizzata, sia esso positivo o negativo. L’ultima istallazione rimanda ai giochi della nostra infanzia: due grandi ‘lanterne magiche’ colorate poste al centro della stanza proiettano sulle pareti circostanti la parola speranza espressa in varie lingue. Un gioco di emozioni e riflessioni a cui nessuno può sottrarsi.
Chiara Dynys vive e lavora a Milano. Ha esposto in numerosi spazi pubblici e gallerie private in Italia e all’estero. Tra le più importanti esposizioni ricordiamo le personali alla Städtische Galerie di Göppingen nel 1993, al Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra nel 1996, al Centre Culturel de l’Université de Montreal nel 1997, al Centre Culturel Francais di Milano nel 1999, a Santa Maria delle Croci a Ravenna al Museo Cantonale di Lugano nel 2001, al Museo di Bochum nel 2003, al Kunstmuseum di Bonn nel 2004 e all’UBS Executive Centre di Wolfsberg nel 2005. Ha inoltre partecipato ad importanti rassegne internazionali, tra cui L’Identité ailleurs que dans l’identification al Musée La Terrasse di St. Etienne nel 1992, alla Triennale der Kleinplastik a Stoccarda nel 1998, a Futurama, Arte in Italia 2000 al Centro Luigi Pecci per l’Arte Contemporanea di Prato e a Novecento, Arte e Storia in Italia alle Scuderie del Quirinale e ai Mercati di Traiano a Roma nel 2000 e alla XIV Quadriennale di Roma nel 2005.
L’artista da tempo dedica il suo lavoro di ricerca alle questioni esistenziali. Nelle sue opere cerca di focalizzare l’attenzione su una delle caratteristiche dell’esistenza umana che è il continuo oscillare tra due poli opposti. I suoi lavori, complici anche i materiali usati, richiedono all’osservatore una attiva partecipazione ed è proprio questo uno dei punti di forza del suo lavoro.
Le opere recenti di Chiara Dynys presentano, all’interno di una caleidoscopica gamma stilistica, alcune caratteristiche ricorrenti: i materiali utilizzati hanno superfici riflettenti e la luce, sia quella intrinseca alla materia – specchio, lamina d’oro, vetro, marmo -, sia quella emanata dal video o dal light box, diviene protagonista. La varietà nella messa in opera dei dispositivi istallativi si rivela efficace nell’attivare diversi livelli percettivi, da quelli più consapevoli e razionali a quelli inconsci ed emozionali. L’arista dunque offre all’osservatore una possibilità di auto-riflessione.
Le opere esposte in galleria comprendono un’istallazione di boxes lenticolari che a seconda del punto di vista dell’osservatore alla parola ‘speranza’ tradotta in più lingue si contrappone e confonde un cielo azzurro e bianco di nuvole che si stanno diradando come dopo un temporale. La seconda istallazione è invece composta da quattro ‘scacchiere’ di marmo che si incentrano sul dualismo odio-amore; sul marmo bianco risaltano in nero alcuni aggettivi pertinenti a questi due stati contrapposti dell’animo umano: qui l’osservatore si trova ad essere come un ipotetico giocatore di scacchi concentrato nell’individuare sulla scacchiera la mossa giusta che corrisponde idealmente all’aggettivo su cui la sua attenzione si è focalizzata, sia esso positivo o negativo. L’ultima istallazione rimanda ai giochi della nostra infanzia: due grandi ‘lanterne magiche’ colorate poste al centro della stanza proiettano sulle pareti circostanti la parola speranza espressa in varie lingue. Un gioco di emozioni e riflessioni a cui nessuno può sottrarsi.
Chiara Dynys vive e lavora a Milano. Ha esposto in numerosi spazi pubblici e gallerie private in Italia e all’estero. Tra le più importanti esposizioni ricordiamo le personali alla Städtische Galerie di Göppingen nel 1993, al Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra nel 1996, al Centre Culturel de l’Université de Montreal nel 1997, al Centre Culturel Francais di Milano nel 1999, a Santa Maria delle Croci a Ravenna al Museo Cantonale di Lugano nel 2001, al Museo di Bochum nel 2003, al Kunstmuseum di Bonn nel 2004 e all’UBS Executive Centre di Wolfsberg nel 2005. Ha inoltre partecipato ad importanti rassegne internazionali, tra cui L’Identité ailleurs que dans l’identification al Musée La Terrasse di St. Etienne nel 1992, alla Triennale der Kleinplastik a Stoccarda nel 1998, a Futurama, Arte in Italia 2000 al Centro Luigi Pecci per l’Arte Contemporanea di Prato e a Novecento, Arte e Storia in Italia alle Scuderie del Quirinale e ai Mercati di Traiano a Roma nel 2000 e alla XIV Quadriennale di Roma nel 2005.
31
marzo 2005
Chiara Dynys
Dal 31 marzo al 14 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA MONICA DE CARDENAS
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
31 Marzo 2005, ore 19
Autore