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Giovani architetti riflettono sulle loro visioni e sui loro pensieri e presentano il loro metodo di lavoro.
Comunicato stampa
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Giovani architetti riflettono sulle loro visioni e sui loro pensieri e presentano il loro metodo di lavoro.
con:
Plasmastudio (Sexten-London), Armin Blasbichler (Bozen), Lukas Abram (Bozen), Riccione Architekten (Innsbruck), Andreas Flora - sapinski salon (Innsbruck), freilich landschaftsarchitektur (Meran), Christian Schwienbacher (Brixen), Ulrich Troyer (Wien), Weber&Winterle (Trient), feld72 (Wien), Charlotta Polo (Bozen);
Konzept: Paulpeter Hofer
Lungomare e architettura
Lungomare tematizza la cultura del progetto nella sua complessità e diversità. Vuole inoltre essere un forum per tutto ciò che questa contempla, dal design alla moda, dalla grafica all’architettura, dall’arte culinaria alla musica e al cinema.
Il programma 2005 di Lungomare inizia con una serie di conferenze ed installazioni che hanno come filo conduttore l’architettura. I protagonisti delle serate sono architetti. La serie di conferenze ed installazioni è concepita come „presentazione di punti di vista“ sul costruire e sul costruito. In questa si concretizza l’idea di mostrare ciò che incentiva l’interesse per quello che ci circonda e la ricerca di nuovi approcci concettuali e progettuali. Osservazioni, grattacapi e preferenze occupano la mente dei progettisti e „li tormentano“.
La scelta dei progetti e dei temi offre scorci sul modo di pensare e di operare di questi architetti. Tematica e forma di presentazione non sono prefissate, ma sono state proposte dai gruppi stessi o sono il risultato spontaneo di colloqui preliminari informali. Così si è delineato un ampio spettro di argomenti: dagli aspetti concettuali del progetto a questioni urbanistiche, dalla rappresentazione dell’architettura tramite disegni e foto fino alla percezione sonora dello spazio.
I vari contributi presentano atteggiamenti personali ed autonomi nei confronti sia dell’architettura che del reale e nascono dall’attenta osservazione ed indagine dei modi di vedere e di pensare.
Tutto questo si rispecchia anche nella rappresentazione dei vari eventi: installazioni che descrivono approcci progettuali, conferenze e discussioni, installazioni sonore e concerti si alternano in modo complementare.
PARTECIPANTI:
Armin Blasbichler Bolzano
*1970 vive e lavora a Bressanone.
2001-02 Master presso la University of the Arts - Chelsea College, Londra; 1999-2001 assistente presso l'Institut für Entwerfen, TU Innsbruck; 1989-98 studia architettura presso la TU di Innsbruck; 2002 fonda il proprio studio di architettura a Bolzano con Matthias Rainer.
Installazione: alphaville
Nella sua installazione Armin Blasbichler si occupa della rappresentazione grafica dell'architettura.
Ispirandosi al vocabolario e alla produzione di disegni costruttivi, il lavoro si basa sull'inserimento di frammenti di piante in scala 1:1 nelle vicinanze reali di ciò che questi descrivono.
La scala 1:1 pone la condizione finale a tutte le piante e a tutti i modelli di rappresentazione.
La simultaneità della percezione trasferisce le immaginazioni e il vissuto reale in una condizione oscillante. Nel ruolo di advocatus diaboli questo lavoro indaga aberrazioni, possibilità di mediazione e tentativi di riproduzione della realtà.
freilich landschaftsarchitektur Merano
Studio fondato nel 2002 da Veronika Reiner *1968, Sebastian Gretzer *1972 e Karin Elzenbaumer *1972.
1992-2002 studi di progettazione del paesaggio e architettura del paesaggio presso le universita` BOKU e TU di Vienna, ETSAB e ESAB di Barcellona.
Installazione: spiel_raum
Tema dell'installazione dello studio di architettura del paesaggio freilich landschaftsarchitektur sono le possibilità di utilizzo dello spazio aperto.
In un mondo influenzato dalle telecomunicazioni e da uno stato di contnuo impegno lavorativo sembra che si siano dimenticati
gli svariati usi possibili dello spazio pubblico. Lo spazio aperto appare sempre più uno "spazio di passaggio". Il gioco e il tempo libero vengono relegati in zone lontane dai centri della vita pubblica delle cittè e dei paesi, il divertimento e la comunicazione vengono elaborati individualmente attraverso la multimedialità. Gli spazi pubblici dei centri urbani sono riservati al turismo e allo shopping, vi si avverte un certo vuoto, viene a mancare la molteplicità delle attività.
Si osa ancora giocare in una piazza? Ci si può ancora divertire in uno spazio pubblico?
L'installazione vuole animare una nuova percezione dello spazio pubblico che può essere temporaneamente occupato e vissuto .
Plasmastudio Sesto e Londra
Studio fondato nel 2000 a Londra da Eva Castro *1969 e Holger Kehne *1972; dal 2002 progetti con Ulla Hell *1973, Sesto.
Installazione: reziprokes Einwirken
Nell'installazione di Plasmastudio il dettaglio viene considerato come parte di una strategia progettuale applicata e in questo senso viene sperimentato. Si tratta di una installazione che ha come obiettivo di riflettere sul dettaglio nel suo contesto storico e che mette in primo piano l'abbandono del sistema cartesiano. Vengono espressi il rapporto e l'interazione tra contesto, forma, performance e materiale utilizzato. Vengono applicati nuovi metodi produttivi, si valutano nuove possibilità. L'installazione mostra come alcune soluzioni formali possono cambiare le caratteristiche dei materiali e come le deformazioni possono diventare forze strutturali.
riccione architekten Innsbruck
Clemens Bortolotti *1967, Innsbruck; studia architettura presso la TU di Innsbruck; 1995 Laurea; 1995-2000 assistente Prof. Gienke, Institut für Hochbau, TU Innsbruck; Tilwin Cede *1965, Innsbruck; studia architettura presso la TU Innsbruck; 1995 Laurea; 1995-2000 assistente del Prof. Langhof, Institut für Städtebau, TU Innsbruck; Mario Romani *1961, Salzburg; studia architettura presso la TU Innsbruck; 1992 Laurea; 1997-98 attività didattica presso l'Institut für Hochbau TU Innsbruck, Prof. Gienke; 1998-1999 assistente del Prof. Langhof, l'Institut für Städtebau, TU Innsbruck.
Installazione: varianti
Prima si progetta, poi si costruisce, infine si fa una foto di architettura.Nel progetto espositivo pensato per Lungomare, questo percorso verrà invertito: all'inizio ci sarà l'immagine di un edificio, poi un progetto da sviluppare.
weber + winterle Trento
Studio di Architettura e Urbanistica fondato nel 1998.
Lorenzo Weber *1967; studia architettura a Venezia; 1994-1997 libero profesionista; Alberto Winterle *1965, studia architettura a Venezia; 1993-94 collabora con l'Arch. Roberto D'Agostino; 1996-97 Studio Lombardi e DeCarli; 1996-99 attività didattica presso lo IUAV (Istituto Univ. di Architettura di Venezia); Luca Donazzolo *1971; studia architettura a Venezia; dal 2000 collabora con diversi studi di Architettura; dal 2001studio weber + winterle.
Installation: nerbature nerbature
L'installazione è il tentativo di modellare il territorio con forme sinuose utilizzando un manto erboso continuo, giocando sull'ambiguo rapporto tra "natura naturale" e "natura artificiale". È un prototipo di un oggetto di design dove sedersi, sdraiarsi, prendere il sole e allo stesso tempo un modello in scala di un intervento urbano-architettonico dove land art e coperture verdi di uno spazio pubblico interagiscono con lo spettatore.
Ulrich Troyer Vienna
*1973 Innsbruck, vive e lavora a Vienna.
Studia architettura presso la TU Vienna e frequenta la Musikschule di Vienna; dal 2002 libero professionista in qualità di Architetto e Musicista (installazioni sonore, rappresentazioni musicali, concerti dal vivo, performance).
Conferenza: Sehen mit Ohren
La conferenza vuole descrivere l'utilizzo creativo dell'acustica spaziale, mostrando le possibilità di questa nel processo progettuale. Venogono inoltre descritti, in base ai principi dell'acustica spaziale, gli aspetti del sentire e del percepire l'architettura da parte di persone non-vedenti.
Installazione: Sehen mit Ohren
L'installazione si basa su colloqui con persone non vedenti e sulla loro percezione della città, dello spazio e dell'architettura. All'ascoltatore si apre un mondo conosciuto, tuttavia raramente percepito.
Christian Schwienbacher
*1968, vive e lavora a Bressanone.
Studia architettura presso la TU di Innsbruck; fino al 1997 collabora con l'Arch. Hitthaler a Brunico; dal 1998 proprio studio di Architettura a Bressanone; 2001-2002 assistente presso l'accademia di Design di Bolzano del Prof. Reiner Köberl.
Conferenza e azione: ti cucino una casa
Christian Schwienbacher tematizza nella sua conferenza il rapporto tra committente ed architetto. Ogni committente consulta una marea di riviste e reportage sul tema dell'abitare. Così nascono spesso nella sua immaginazione conglomerati di stili diversi ed immagini che non riflettono i bisogni personali e le proprie esigenze. Tuttavia, in un processo progettuale efficiente, le richieste del committente, i suoi concreti bisogni e la sua opinione hanno un ruolo fondamentale.
Vengono cercate strategie che mettono a confronto le immagini e l'immaginazione del committente con le sue necessità individuali e soggettive. Una stretta collaborazione tra committente e architetto è il presupposto per un processo progettuale efficiente.
Azione con il cuoco Oskar Messner del Risotrante Pitzock di St. Peter/Villnöss
feld72 Vienna
Collettivo e laboratorio di architettura e urbanistica, Vienna.
2002 premio Experimentelle Tendenzen in der Architektur (A), 2003 premio Karl Hofer, Università UDK Berlin (D), 2003 primo premio arte nello spazio pubblico, Vienna (A), gruppo finalista nel 2nd European Prize for Urban Public Space, Barcelona (ES), menzione speciale Bauhaus Award 2004 (D) www.feld72.at
Anne Catherine Fleith *1975 Colmar (FR) Michael Obrist *1972 Bolzano (I) Mario Paintner *1973 Klagenfurt (A) Richard Scheich *1972 Launceston (AUS) Peter Zoderer *1973 Bolzano (I)
Conferenza - Dibattito: Strategie, tattiche e "falsi" parametri
Nel suo contributo il collettivo feld72 tematizza la sfida e la volont‡ di investigare e di intervenire nei molteplici aspetti della realtà con mezzi che vanno oltre il semplice pensiero architettonico.
Parallelamente ad una discussione feld72 cerca di visualizzare in un collage un racconto che rappresenta l'applicazione di questo metodo all'Alto Adige.
Andreas Flora, sapinski salon Innsbruck
*1969, vive e lavora ad Innsbruck
Nato in Val Venosta (I); studia architettura a Innsbruck; dal 1999 assistente presso l'Institut für Entwerfen della TU di Innsbruck; 2000 fonda "sapinski salon" con Gilbert Sommer
Conferenza: sguardi selettivi
La percezione selettiva, consapevole o inconsapevole, influisce sui processi che generano l'architettura. Lo sguardo selettivo rappresenta un preciso aspetto della qualità della fotografia. Esso influisce su contenuti ed estetica di ciò che viene rappresentato ed assume cosÏ un potenziale creativo e manipolativo. Sulla base di diversi principi di una teoria della fotografia si possono stabilire analogie con la progettazione e con l'appropriazione dell'architettura. La conferenza rappresenta il tentativo di descrivere alcune di queste analogie per ottenere intrecci sociali di architetture.
Carlotta Polo Bolzano
*1974, vive e lavora a Bolzano
1994-2003 studia architettura presso la TU Vienna, TU Delft, Roma "La Sapienza", ESTAM Madrid; 2003 laurea in architettura, TU Vienna; 1996-2002 collaborazione presso "Studio XII Ville" (Bolzano), "de nijl Architects" (Rotterdam), "Studio Fuksas" (Roma), "F2L" (Madrid); dal 2003 progetti con "feld72", Vienna; dal 2004 libera professione con Arch. Claudio Polo, Bolzano.
Conferenza al Lungomare: Capitalismo e schizofrenia
Tema della conferenza sono l'architettura diagrammatica ed il testo "Capitalismo e schizofrenia" di G. Deleuze. Voglio (da lungo tempo) occuparmi di questo libro e proiettare sull Alto Adige la teoria in esso contenuta. Si tratta di approcci per capire meglio la situazione nella quale ci troviamo. Poichè il testo si presta a molteplici interpretazioni è comunque possibile che attraverso questo libro si aprano nuove questioni . La conferenza diventa una sorta di passeggiata attraverso le attuali teorie urbanistiche e filosofiche di rilevanza internazionale - ci sono infatti numerosi architetti ed urbanisti che si sono occupati di questo tema (Foreign Office "Yokohama", Manuela Gausa "Hi Cat", Vicente Guallart "Sociopolis"etc).
Lukas Abram Bolzano
* 1976, vive e lavora a Bolzano
1995 - 2002 studia architettura presso la TU Graz; assistente presso il Prof. Hansjörg Tschom, Institut für Städtebau und Wohnbau, TU Graz; collaborazione presso lo studio BRT (Bothe Richter Teherani) di Amburgo; attualmente collabora con lo studio abram & schnabl di Bolzano.
Conferenza al Lungomare: Guardare! La perdita della normalità
Nella sua conferenza Lukas Abram si occupa di come la trasformazione della società sudtirolese da mondo contadino autosufficiente a società dell'informazione minaccia le tradizioni rurali dell'Alto Adige e di come tutto questo influisce sull'architettura quotidiana e sul paesaggio. Un excursus illustrato su trasformazioni sociali, crisi di identità e perdita di immagine.
_______________________________
ve 08.04.05 ore 19
FELD 72 (Wien, Vienna)
STRATEGIE, TATTICHE E "FALSI" PARAMETRI
Conferenza– discussione: Lungomare
L´intervento dei feld72 tematizza la sfida e la motivazione del collettivo nell'analizzare gli svariati aspetti
della realtá e nell'intervenire dentro di essa tramite strumenti che vanno al di lá del puro pensare architettonico
stereotipato. Attraverso un discorso a tavola fra i visitatori e il collage di racconti che ne derivano, i feld72
cercano di visualizzare tematiche e metodi.
feld72, Vienna
Anne Catherine Fleith *1975 Colmar (FR) Michael Obrist *1972 Bolzano (I) Mario Paintner *1973 Klagenfurt (A)
Richard Scheich *1972 Launceston (AUS) Peter Zoderer *1973 Bolzano (I)
Collettivo e laboratorio di architettura e urbanistica, Vienna.
2002 premio Experimentelle Tendenzen in der Architektur (A), 2003 premio Karl Hofer, Università UDK Berlin (D),
2003 primo premio arte nello spazio pubblico, Vienna (A), gruppo finalista nel 2nd European Prize for Urban
Public Space, Barcelona (ES), menzione speciale Bauhaus Award 2004 (D) www.feld72.at
con:
Plasmastudio (Sexten-London), Armin Blasbichler (Bozen), Lukas Abram (Bozen), Riccione Architekten (Innsbruck), Andreas Flora - sapinski salon (Innsbruck), freilich landschaftsarchitektur (Meran), Christian Schwienbacher (Brixen), Ulrich Troyer (Wien), Weber&Winterle (Trient), feld72 (Wien), Charlotta Polo (Bozen);
Konzept: Paulpeter Hofer
Lungomare e architettura
Lungomare tematizza la cultura del progetto nella sua complessità e diversità. Vuole inoltre essere un forum per tutto ciò che questa contempla, dal design alla moda, dalla grafica all’architettura, dall’arte culinaria alla musica e al cinema.
Il programma 2005 di Lungomare inizia con una serie di conferenze ed installazioni che hanno come filo conduttore l’architettura. I protagonisti delle serate sono architetti. La serie di conferenze ed installazioni è concepita come „presentazione di punti di vista“ sul costruire e sul costruito. In questa si concretizza l’idea di mostrare ciò che incentiva l’interesse per quello che ci circonda e la ricerca di nuovi approcci concettuali e progettuali. Osservazioni, grattacapi e preferenze occupano la mente dei progettisti e „li tormentano“.
La scelta dei progetti e dei temi offre scorci sul modo di pensare e di operare di questi architetti. Tematica e forma di presentazione non sono prefissate, ma sono state proposte dai gruppi stessi o sono il risultato spontaneo di colloqui preliminari informali. Così si è delineato un ampio spettro di argomenti: dagli aspetti concettuali del progetto a questioni urbanistiche, dalla rappresentazione dell’architettura tramite disegni e foto fino alla percezione sonora dello spazio.
I vari contributi presentano atteggiamenti personali ed autonomi nei confronti sia dell’architettura che del reale e nascono dall’attenta osservazione ed indagine dei modi di vedere e di pensare.
Tutto questo si rispecchia anche nella rappresentazione dei vari eventi: installazioni che descrivono approcci progettuali, conferenze e discussioni, installazioni sonore e concerti si alternano in modo complementare.
PARTECIPANTI:
Armin Blasbichler Bolzano
*1970 vive e lavora a Bressanone.
2001-02 Master presso la University of the Arts - Chelsea College, Londra; 1999-2001 assistente presso l'Institut für Entwerfen, TU Innsbruck; 1989-98 studia architettura presso la TU di Innsbruck; 2002 fonda il proprio studio di architettura a Bolzano con Matthias Rainer.
Installazione: alphaville
Nella sua installazione Armin Blasbichler si occupa della rappresentazione grafica dell'architettura.
Ispirandosi al vocabolario e alla produzione di disegni costruttivi, il lavoro si basa sull'inserimento di frammenti di piante in scala 1:1 nelle vicinanze reali di ciò che questi descrivono.
La scala 1:1 pone la condizione finale a tutte le piante e a tutti i modelli di rappresentazione.
La simultaneità della percezione trasferisce le immaginazioni e il vissuto reale in una condizione oscillante. Nel ruolo di advocatus diaboli questo lavoro indaga aberrazioni, possibilità di mediazione e tentativi di riproduzione della realtà.
freilich landschaftsarchitektur Merano
Studio fondato nel 2002 da Veronika Reiner *1968, Sebastian Gretzer *1972 e Karin Elzenbaumer *1972.
1992-2002 studi di progettazione del paesaggio e architettura del paesaggio presso le universita` BOKU e TU di Vienna, ETSAB e ESAB di Barcellona.
Installazione: spiel_raum
Tema dell'installazione dello studio di architettura del paesaggio freilich landschaftsarchitektur sono le possibilità di utilizzo dello spazio aperto.
In un mondo influenzato dalle telecomunicazioni e da uno stato di contnuo impegno lavorativo sembra che si siano dimenticati
gli svariati usi possibili dello spazio pubblico. Lo spazio aperto appare sempre più uno "spazio di passaggio". Il gioco e il tempo libero vengono relegati in zone lontane dai centri della vita pubblica delle cittè e dei paesi, il divertimento e la comunicazione vengono elaborati individualmente attraverso la multimedialità. Gli spazi pubblici dei centri urbani sono riservati al turismo e allo shopping, vi si avverte un certo vuoto, viene a mancare la molteplicità delle attività.
Si osa ancora giocare in una piazza? Ci si può ancora divertire in uno spazio pubblico?
L'installazione vuole animare una nuova percezione dello spazio pubblico che può essere temporaneamente occupato e vissuto .
Plasmastudio Sesto e Londra
Studio fondato nel 2000 a Londra da Eva Castro *1969 e Holger Kehne *1972; dal 2002 progetti con Ulla Hell *1973, Sesto.
Installazione: reziprokes Einwirken
Nell'installazione di Plasmastudio il dettaglio viene considerato come parte di una strategia progettuale applicata e in questo senso viene sperimentato. Si tratta di una installazione che ha come obiettivo di riflettere sul dettaglio nel suo contesto storico e che mette in primo piano l'abbandono del sistema cartesiano. Vengono espressi il rapporto e l'interazione tra contesto, forma, performance e materiale utilizzato. Vengono applicati nuovi metodi produttivi, si valutano nuove possibilità. L'installazione mostra come alcune soluzioni formali possono cambiare le caratteristiche dei materiali e come le deformazioni possono diventare forze strutturali.
riccione architekten Innsbruck
Clemens Bortolotti *1967, Innsbruck; studia architettura presso la TU di Innsbruck; 1995 Laurea; 1995-2000 assistente Prof. Gienke, Institut für Hochbau, TU Innsbruck; Tilwin Cede *1965, Innsbruck; studia architettura presso la TU Innsbruck; 1995 Laurea; 1995-2000 assistente del Prof. Langhof, Institut für Städtebau, TU Innsbruck; Mario Romani *1961, Salzburg; studia architettura presso la TU Innsbruck; 1992 Laurea; 1997-98 attività didattica presso l'Institut für Hochbau TU Innsbruck, Prof. Gienke; 1998-1999 assistente del Prof. Langhof, l'Institut für Städtebau, TU Innsbruck.
Installazione: varianti
Prima si progetta, poi si costruisce, infine si fa una foto di architettura.Nel progetto espositivo pensato per Lungomare, questo percorso verrà invertito: all'inizio ci sarà l'immagine di un edificio, poi un progetto da sviluppare.
weber + winterle Trento
Studio di Architettura e Urbanistica fondato nel 1998.
Lorenzo Weber *1967; studia architettura a Venezia; 1994-1997 libero profesionista; Alberto Winterle *1965, studia architettura a Venezia; 1993-94 collabora con l'Arch. Roberto D'Agostino; 1996-97 Studio Lombardi e DeCarli; 1996-99 attività didattica presso lo IUAV (Istituto Univ. di Architettura di Venezia); Luca Donazzolo *1971; studia architettura a Venezia; dal 2000 collabora con diversi studi di Architettura; dal 2001studio weber + winterle.
Installation: nerbature nerbature
L'installazione è il tentativo di modellare il territorio con forme sinuose utilizzando un manto erboso continuo, giocando sull'ambiguo rapporto tra "natura naturale" e "natura artificiale". È un prototipo di un oggetto di design dove sedersi, sdraiarsi, prendere il sole e allo stesso tempo un modello in scala di un intervento urbano-architettonico dove land art e coperture verdi di uno spazio pubblico interagiscono con lo spettatore.
Ulrich Troyer Vienna
*1973 Innsbruck, vive e lavora a Vienna.
Studia architettura presso la TU Vienna e frequenta la Musikschule di Vienna; dal 2002 libero professionista in qualità di Architetto e Musicista (installazioni sonore, rappresentazioni musicali, concerti dal vivo, performance).
Conferenza: Sehen mit Ohren
La conferenza vuole descrivere l'utilizzo creativo dell'acustica spaziale, mostrando le possibilità di questa nel processo progettuale. Venogono inoltre descritti, in base ai principi dell'acustica spaziale, gli aspetti del sentire e del percepire l'architettura da parte di persone non-vedenti.
Installazione: Sehen mit Ohren
L'installazione si basa su colloqui con persone non vedenti e sulla loro percezione della città, dello spazio e dell'architettura. All'ascoltatore si apre un mondo conosciuto, tuttavia raramente percepito.
Christian Schwienbacher
*1968, vive e lavora a Bressanone.
Studia architettura presso la TU di Innsbruck; fino al 1997 collabora con l'Arch. Hitthaler a Brunico; dal 1998 proprio studio di Architettura a Bressanone; 2001-2002 assistente presso l'accademia di Design di Bolzano del Prof. Reiner Köberl.
Conferenza e azione: ti cucino una casa
Christian Schwienbacher tematizza nella sua conferenza il rapporto tra committente ed architetto. Ogni committente consulta una marea di riviste e reportage sul tema dell'abitare. Così nascono spesso nella sua immaginazione conglomerati di stili diversi ed immagini che non riflettono i bisogni personali e le proprie esigenze. Tuttavia, in un processo progettuale efficiente, le richieste del committente, i suoi concreti bisogni e la sua opinione hanno un ruolo fondamentale.
Vengono cercate strategie che mettono a confronto le immagini e l'immaginazione del committente con le sue necessità individuali e soggettive. Una stretta collaborazione tra committente e architetto è il presupposto per un processo progettuale efficiente.
Azione con il cuoco Oskar Messner del Risotrante Pitzock di St. Peter/Villnöss
feld72 Vienna
Collettivo e laboratorio di architettura e urbanistica, Vienna.
2002 premio Experimentelle Tendenzen in der Architektur (A), 2003 premio Karl Hofer, Università UDK Berlin (D), 2003 primo premio arte nello spazio pubblico, Vienna (A), gruppo finalista nel 2nd European Prize for Urban Public Space, Barcelona (ES), menzione speciale Bauhaus Award 2004 (D) www.feld72.at
Anne Catherine Fleith *1975 Colmar (FR) Michael Obrist *1972 Bolzano (I) Mario Paintner *1973 Klagenfurt (A) Richard Scheich *1972 Launceston (AUS) Peter Zoderer *1973 Bolzano (I)
Conferenza - Dibattito: Strategie, tattiche e "falsi" parametri
Nel suo contributo il collettivo feld72 tematizza la sfida e la volont‡ di investigare e di intervenire nei molteplici aspetti della realtà con mezzi che vanno oltre il semplice pensiero architettonico.
Parallelamente ad una discussione feld72 cerca di visualizzare in un collage un racconto che rappresenta l'applicazione di questo metodo all'Alto Adige.
Andreas Flora, sapinski salon Innsbruck
*1969, vive e lavora ad Innsbruck
Nato in Val Venosta (I); studia architettura a Innsbruck; dal 1999 assistente presso l'Institut für Entwerfen della TU di Innsbruck; 2000 fonda "sapinski salon" con Gilbert Sommer
Conferenza: sguardi selettivi
La percezione selettiva, consapevole o inconsapevole, influisce sui processi che generano l'architettura. Lo sguardo selettivo rappresenta un preciso aspetto della qualità della fotografia. Esso influisce su contenuti ed estetica di ciò che viene rappresentato ed assume cosÏ un potenziale creativo e manipolativo. Sulla base di diversi principi di una teoria della fotografia si possono stabilire analogie con la progettazione e con l'appropriazione dell'architettura. La conferenza rappresenta il tentativo di descrivere alcune di queste analogie per ottenere intrecci sociali di architetture.
Carlotta Polo Bolzano
*1974, vive e lavora a Bolzano
1994-2003 studia architettura presso la TU Vienna, TU Delft, Roma "La Sapienza", ESTAM Madrid; 2003 laurea in architettura, TU Vienna; 1996-2002 collaborazione presso "Studio XII Ville" (Bolzano), "de nijl Architects" (Rotterdam), "Studio Fuksas" (Roma), "F2L" (Madrid); dal 2003 progetti con "feld72", Vienna; dal 2004 libera professione con Arch. Claudio Polo, Bolzano.
Conferenza al Lungomare: Capitalismo e schizofrenia
Tema della conferenza sono l'architettura diagrammatica ed il testo "Capitalismo e schizofrenia" di G. Deleuze. Voglio (da lungo tempo) occuparmi di questo libro e proiettare sull Alto Adige la teoria in esso contenuta. Si tratta di approcci per capire meglio la situazione nella quale ci troviamo. Poichè il testo si presta a molteplici interpretazioni è comunque possibile che attraverso questo libro si aprano nuove questioni . La conferenza diventa una sorta di passeggiata attraverso le attuali teorie urbanistiche e filosofiche di rilevanza internazionale - ci sono infatti numerosi architetti ed urbanisti che si sono occupati di questo tema (Foreign Office "Yokohama", Manuela Gausa "Hi Cat", Vicente Guallart "Sociopolis"etc).
Lukas Abram Bolzano
* 1976, vive e lavora a Bolzano
1995 - 2002 studia architettura presso la TU Graz; assistente presso il Prof. Hansjörg Tschom, Institut für Städtebau und Wohnbau, TU Graz; collaborazione presso lo studio BRT (Bothe Richter Teherani) di Amburgo; attualmente collabora con lo studio abram & schnabl di Bolzano.
Conferenza al Lungomare: Guardare! La perdita della normalità
Nella sua conferenza Lukas Abram si occupa di come la trasformazione della società sudtirolese da mondo contadino autosufficiente a società dell'informazione minaccia le tradizioni rurali dell'Alto Adige e di come tutto questo influisce sull'architettura quotidiana e sul paesaggio. Un excursus illustrato su trasformazioni sociali, crisi di identità e perdita di immagine.
_______________________________
ve 08.04.05 ore 19
FELD 72 (Wien, Vienna)
STRATEGIE, TATTICHE E "FALSI" PARAMETRI
Conferenza– discussione: Lungomare
L´intervento dei feld72 tematizza la sfida e la motivazione del collettivo nell'analizzare gli svariati aspetti
della realtá e nell'intervenire dentro di essa tramite strumenti che vanno al di lá del puro pensare architettonico
stereotipato. Attraverso un discorso a tavola fra i visitatori e il collage di racconti che ne derivano, i feld72
cercano di visualizzare tematiche e metodi.
feld72, Vienna
Anne Catherine Fleith *1975 Colmar (FR) Michael Obrist *1972 Bolzano (I) Mario Paintner *1973 Klagenfurt (A)
Richard Scheich *1972 Launceston (AUS) Peter Zoderer *1973 Bolzano (I)
Collettivo e laboratorio di architettura e urbanistica, Vienna.
2002 premio Experimentelle Tendenzen in der Architektur (A), 2003 premio Karl Hofer, Università UDK Berlin (D),
2003 primo premio arte nello spazio pubblico, Vienna (A), gruppo finalista nel 2nd European Prize for Urban
Public Space, Barcelona (ES), menzione speciale Bauhaus Award 2004 (D) www.feld72.at
11
marzo 2005
Accessibile
Dall'undici marzo al 22 aprile 2005
architettura
Location
GALLERIA LUNGOMARE
Bolzano, Rafensteiner, 12, (Bolzano)
Bolzano, Rafensteiner, 12, (Bolzano)
Orario di apertura
mercoledi-venerdi ore 15-20
Vernissage
11 Marzo 2005, ore 19
Autore
Curatore