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Giuliano Sale – Spinky & Co.
L’esigenza di svelare i lati più oscuri della natura umana, incarnati da allucinazioni, spazi claustrofobici ed atmosfere stranianti, lo inducono a dipanare un percorso al limite dell’eccesso scandagliando il dramma esistenziale nei suoi aspetti borderline con disarmante naturalezza ed innegabile virtuosismo tecnico.
Comunicato stampa
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"Quanto più a fondo penetra l’uomo nella vita, tanto più a fondo penetra nel dolore". (F. Nietzsche)
Inquietanti e labili creature dalle condizioni psichiche alterate, anatomie deformate da efferate manipolazioni genetiche, cadaveri abbandonati nel silenzio delle fosse comuni. Non estranei al violento espressionismo nordeuropeo, i protagonisti dei racconti dell’orrore di Giuliano Sale ostentano crani glabri, sguardi alienanti e arti nodosi. Lontano dall’esibire raffinatezze estetiche, il linguaggio dell’artista s’identifica con lo spettro di un’umanità perduta che rassegnatamente accetta l’incombere del proprio destino. L’esigenza di svelare i lati più oscuri della natura umana, incarnati da allucinazioni, spazi claustrofobici ed atmosfere stranianti, lo inducono a dipanare un percorso al limite dell’eccesso scandagliando il dramma esistenziale nei suoi aspetti borderline con disarmante naturalezza ed innegabile virtuosismo tecnico.
Muovendo dalla consapevolezza su quanto di agghiacciante domini le azioni umane, l’artista scava tra le pieghe di una società decadente con pungente cinismo e spirito dissacrante, conferendo una connotazione patetica ad un’umanità divorata dalla degenerazione. Corpi decadenti, sterili involucri svuotati, straziati dal più grave dolore, avulsi da qualunque parvenza spirituale, si muovono a stento vagando in uno spazio irrimediabilmente negato. Icone funeste dell’età contemporanea, intrappolate da tagli fotografici serrati ed inconsueti, si rivelano nella loro grottesca monumentalità attraverso l’impietoso e magistrale tratto dell’artista che, con cupa amarezza, coglie il senso tragico della morte spirituale. Audace evocatore di ambigui stati d’animo, Giuliano Sale possiede l’innata capacità d’immergere l’osservatore in dimensioni di bergmaniana memoria dove prendono forma i suoi visionari racconti dall’inferno. Al di là del baratro, nel luogo del non ritorno che regna inesorabilmente nel fugace mondo dei vivi. (Roberta Vanali)
Giuliano Sale nasce a Cagliari nel 1977.
Allievo di Gaetano Brundu consegue il diploma del Liceo Artistico Statale di Cagliari. Dal 2000 frequenta il Centro culturale Man Ray prendendo parte a diverse iniziative. Vive e lavora a Quartu Sant'Elena (Ca).
2000 Centro Culturale Pirandello, collettiva, Cagliari.
2001 “2 + 1”, personale, Galleria La Bacheca, Cagliari.
2001 “Imperfetto Futuro” art in progress, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2001 “Aspetti del figurativo in Sardegna”, personale, Casa Olla, Quartu S. Elena.
2002 “Fermata di Tempo”, collettiva, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2002 “Imperfetto Futuro” art in progress, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2002 “Stanze 2002”, personale, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2003 “Catarsi”, collettiva, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2003 “Sagrada Familla”, personale, Spazio Polivalente Cele, Alghero.
2003 “Imperfetto Futuro” art in progress, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
2003 “Imperfetto Futuro” art in progress, happening interattivo, Parco Comunale di Sarroch.
2003 “Stanze 2003”, personale Museo Sa Corona Arrubia, Villanovaforru.
2004 “Todo me parece bonito”, collettiva, Galleria Sottopiano, Cagliari.
2004 collettiva, Galleria La Bacheca, Cagiari.
2005 “Cronaca 2004”, Galleria Sottopiano, Cagliari.
2005 collettiva, Centro Culturale Man Ray, Cagliari.
25
febbraio 2005
Giuliano Sale – Spinky & Co.
Dal 25 febbraio al 25 marzo 2005
Location
MAY MASK CAFE’
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 18 - 01
Vernissage
25 Febbraio 2005, ore 18
Autore
Curatore