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24
ottobre 2013
Fino al 2.XI.2013 Norman McLaren, Animazioni. Laura Pugno, Altri Sensi. Alessandro Biggio, Braccia #1 Man, Nuoro
altrecittà
Nuova stagione e tre nuove produzioni. Il museo MAN di Nuoro propone un programma articolato, che cerca di aprire canali di riflessione al di là dell'isola -
Le mostre con cui il MAN riprende la programmazione dopo la stagione estiva dichiarano la volontà di presentarsi come museo aperto all’intero arco della produzione artistica, con tre proposte – quattro se consideriamo un piccolo riallestimento di parte della collezione permanente dedicata all’arte sarda – diversissime per approccio, medium e messaggio.
La volontà di ricerca storica si coglie nella retrospettiva di Norman McLaren (Stirling 1914 – Montréal 1987), con cui viene presentato in Italia per la prima volta il lavoro di uno tra i primi artisti ad avvicinarsi all’animazione con un’attitudine artistica, con risultati eccezionali che nel 1952 gli valsero l’Oscar come migliore documentario, con il cortometraggio Neighbours.
I quattordici video, scelti dai curatori Lorenzo Giusti ed Elena Volpato, ci offrono un excursus sulla sua produzione dal 1940 al 1983, dominata da un’ estetica ricercata e multiforme capace di esprimere tanto la narrazione quanto all’impegno sociale, esigenza particolarmente cara all’artista.
Dall’animazione video alla stampa fotografica, al centro dell’ultima produzione di Laura Pugno (Trivero, 1975), di cui ci viene presentata la ricerca degli ultimi cinque anni, gravitante intorno al tema del paesaggio, da intendersi come metafora della costruzione sociale più che come luogo reale. Posizione di rilievo è data alla recente serie legata alle aree interne della Sardegna, quella del Supramonte, Monte Corrasi in particolare, indagate con la tecnica della abrasione su stampa, perfetta per restituirci emotivamente le asperità che caratterizzano questi luoghi e le persone che vi abitano.
La scommessa più ardita è rappresentata da BRACCIA, progetto che porta il nome di Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) ma cela un’autorialità condivisa grazie al coinvolgimento di altri sei artisti, scelti per comune attitudine alla ricerca e stimolo intellettuale, vecchi e nuovi interlocutori – Alexandra Bircken (Colonia, Germania 1967), Michael Höpfner (Krems, Austria 1972), Luca Francesconi (Mantova, Italia 1979), J. Parker Valentine (Austin, Usa 1980), Ian Pedigo (Anchorage, Usa 1973) e Luca Trevisani (Verona, Italia 1979). Biggio ha chiesto a ciascuno di loro di disegnare il progetto di un’opera inedita da realizzarsi in Sardegna, con tutte le variabili che una scelta di questo tipo comporta, dal contesto geografico, ai materiali e ai saperi artigianali.
Loro hanno ideato, lui ha eseguito prestando le sue braccia – appunto – aprendo così una riflessione critica sui confini teorici dell’intervento artistico, se racchiuso nell’idea o ancora in discussione nel momento della realizzazione. Per chi entra nelle sale della mostra, non c’è dubbio: uno stesso sentire unisce opere che non potrebbero essere più diverse per concetto, processo, e formalizzazione; basta la visita per capire che il gesto è parte del processo creativo quanto l’intuizione, a cui si unisce indissolubilmente (processo testimoniato anche dalla stretta corrispondenza tenuta dagli artisti del progetto, consultabili in una piccola sala destinata ad archivio per l’occasione), al di là degli autori coinvolti.
A sostenere il progetto non c’è solo il MAN, ma anche il Museo Marino Marini, che accoglierà una seconda tappa della sperimentazione nel mese di dicembre. Due musei uniti nell’entusiasmo per l’apertura di una nuova strada: Sardegna luogo di produzione, centro gravitazionale per una nuovo modus operandi, meno legato ai valori del sistema e più a quelli della ricerca. Sicuri che sarà la prima di una lunga serie di interessanti scoperte.
Micaela Deiana
Visitata il 13 settembre 2013
Dal 13 settembre al 3 novembre 2013
Norman McLaren, Animazioni
Laura Pugno, Altri Sensi
Alessandro Biggio, Braccia #1
Museo MAN
Via Satta, 27 – 08100 Nuoro
Info: 0784/252110