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Angelo Davoli – Lightness
In mostra sono presentati una serie di lavori inediti realizzati quest’anno con una tecnica nuova e originale che conferisce alle opere una lucentezza e una brillantezza cromatiche davvero sorprendenti.
Comunicato stampa
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La galleria Radium Artis inaugura sabato 5 marzo alle ore 18 la mostra personale del pittore reggiano Angelo Davoli da sempre affascinato ed attratto dalle architetture industriali e dai “non-luoghi”.
La sua pittura attua una sorta di azzeramento, un’astrazione metafisica che parte da una realtà a noi vicina, il paesaggio post-industriale, per approdare ad un mondo “altro”, sospeso in una dimensione fatta di cieli solo apparentemente reali e possibili e di strutture avulse da ogni contesto. In un primo momento queste opere ci attirano per la loro assoluta vicinanza al reale, in un secondo momento creano in noi uno stato d’animo inquieto e perturbato proprio per una verosimiglianza che mai diventa, però, reale e realistica.
In questi ultimi anni il lavoro di Davoli ha attuato una sorta di avvicinamento dell’obiettivo al soggetto raffigurato; utilizzando delle macroinquadrature l’attenzione si focalizza anche su singoli particolari e precisi dettagli che sarebbero sfuggiti ad una visione d’insieme. Muovendosi in questa direzione la pittura si avvicina in modo dichiaratamente palese alla fotografia senza perdere, però, il suo carattere materico.
In mostra sono presentati una serie di lavori inediti realizzati quest’anno con una tecnica nuova e originale che conferisce alle opere una lucentezza e una brillantezza cromatiche davvero sorprendenti; si tratta di oli su lastre di alluminio, sviluppate in una serie di dittici e in una grande installazione di 24 pezzi (cm. 30x39 cadauno) che occupa la parete centrale della galleria.
I dittici si compongono di due lastre (cm. 50x50 ciascuna), una delle quali raffigura una porzione di architettura industriale mentre l’altra inquadra una porzione di cielo.
Al centro di tutti questi nuovi lavori il cielo diventa l’elemento caratterizzante di una pittura fatta di leggerezza e spaesamento. Il cielo viene percepito come una possibile dimensione che oltre a sovrastarci ci permette di avere una visione diversa, un attimo di libertà e allontanamento dalle vicissitudine quotidiane.
Su tutte le opere aleggia una calma irreale che porta ad una totale smaterializzazione che trascende il reale; il linguaggio utilizzato da Davoli in questi nuovo lavori si fa sempre più metafisico, sospeso tra due dimensioni, quella terrestre, umana, a cui apparteniamo e una decisamente “altra” che sentiamo lontana e quasi irraggiungibile.
In mostra saranno presentati anche oli su tavola e una serie di carte realizzate appositamente per l’occasione.
La sua pittura attua una sorta di azzeramento, un’astrazione metafisica che parte da una realtà a noi vicina, il paesaggio post-industriale, per approdare ad un mondo “altro”, sospeso in una dimensione fatta di cieli solo apparentemente reali e possibili e di strutture avulse da ogni contesto. In un primo momento queste opere ci attirano per la loro assoluta vicinanza al reale, in un secondo momento creano in noi uno stato d’animo inquieto e perturbato proprio per una verosimiglianza che mai diventa, però, reale e realistica.
In questi ultimi anni il lavoro di Davoli ha attuato una sorta di avvicinamento dell’obiettivo al soggetto raffigurato; utilizzando delle macroinquadrature l’attenzione si focalizza anche su singoli particolari e precisi dettagli che sarebbero sfuggiti ad una visione d’insieme. Muovendosi in questa direzione la pittura si avvicina in modo dichiaratamente palese alla fotografia senza perdere, però, il suo carattere materico.
In mostra sono presentati una serie di lavori inediti realizzati quest’anno con una tecnica nuova e originale che conferisce alle opere una lucentezza e una brillantezza cromatiche davvero sorprendenti; si tratta di oli su lastre di alluminio, sviluppate in una serie di dittici e in una grande installazione di 24 pezzi (cm. 30x39 cadauno) che occupa la parete centrale della galleria.
I dittici si compongono di due lastre (cm. 50x50 ciascuna), una delle quali raffigura una porzione di architettura industriale mentre l’altra inquadra una porzione di cielo.
Al centro di tutti questi nuovi lavori il cielo diventa l’elemento caratterizzante di una pittura fatta di leggerezza e spaesamento. Il cielo viene percepito come una possibile dimensione che oltre a sovrastarci ci permette di avere una visione diversa, un attimo di libertà e allontanamento dalle vicissitudine quotidiane.
Su tutte le opere aleggia una calma irreale che porta ad una totale smaterializzazione che trascende il reale; il linguaggio utilizzato da Davoli in questi nuovo lavori si fa sempre più metafisico, sospeso tra due dimensioni, quella terrestre, umana, a cui apparteniamo e una decisamente “altra” che sentiamo lontana e quasi irraggiungibile.
In mostra saranno presentati anche oli su tavola e una serie di carte realizzate appositamente per l’occasione.
05
marzo 2005
Angelo Davoli – Lightness
Dal 05 marzo al 02 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA RADIUM ARTIS
San Martino In Rio, Via Don P. Borghi, 1/a, (Reggio Nell'emilia)
San Martino In Rio, Via Don P. Borghi, 1/a, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 16-19,30,
e le mattine di sabato e domenica 10-12,30
Vernissage
5 Marzo 2005, ore 18
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