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La voce in scena/La voce riflessa – Carlo Marcello Conti
Carte cartigli cartelle carteggi: conferenza-confessione di un editore-poeta / di un poeta-editore
Comunicato stampa
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La voce in scena/La voce riflessa
ciclo di performance e conferenze a cura dell'Archivio 3Vitre di Polipoesia in collaborazione con la Scuola Media Centurione, il Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce e la Stanza della poesia - Palazzo Ducale
venerdì 18 febbraio
Carlo Marcello Conti in performance
mattina Scuola Media V.Centurione ore 10
La parola letta / la parola scritta
pomeriggio Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce ore 17
Carte cartigli cartelle carteggi: conferenza-confessione di un editore-poeta / di un poeta-editore
Carlo Marcello Conti compie i primi assaggi poetici sul finire degli anni Sessanta primi Anni Settanta, frequentando a Bologna e a Reggio la frizzante atmosfera dell'allora costituendo Gruppo 63.
E' d'obbligo citare sia l'esperienza dei Novissimi che l'ancor più dirompente lavoro del cosiddetto Gruppo 70, quello della poesia visiva o visuale per intenderci, perché è in quel contesto che Conti forma le basi della sua ricerca. Non a caso il suo lavoro poetico, perchè sempre di poesia si tratta, essendo il linguaggio il punto di partenza, si articolerà attraverso due ben riconoscibili coordinate, la poesia lineare e la poesia visuale.
Nel primo settore, dopo esordi molto narrativi del tipo Fuori di Casa, arriva un testo chiave Bocia Passatore dove Conti ritrova le proprie origini romagnole riciclandole in uno sperimentalismo dal grande afflato esistenziale dentro ad una scrittura dal forte impatto emotivo.
Nel secondo versante, attraverso una serie nutrita di tavole, cartelle, libri&oggetto, si appropria di una tecnica raffinata che sfrutta il dettaglio vedi la cartella Rifili o Eliminazz/zzione, per rendere uno sviluppo del dialogo tra parola e immagine, quanto mai originale e personale. La cifra visiva della sua ricerca la si evince nell'approccio minimal, quasi un sussurro visivo che sempre va a colpire nel segno.
Nell'arco del suo lavoro oramai ultra trentennale, trova spazio anche la poesia sonora, da ricordare almeno un poema il cosiddetto Poema Caffè, rimasto memorabile per inventiva e semplicità d'esecuzione.
Infine, non bisogna tralasciare, quando si parla della sua attività, quella benemerita di editore di tendenza, sicuramente un punto insostituibile per la editoria della poesia generalmente intesa, un catalogo di tutto rispetto, oltre 1000 titoli, accumulato durante un trentennio di lavoro, che annovera tutto lo scibile della poesia sperimentale e non.
Questa sera alle 17 presso Villa Croce nell'ambito de La Voce in scena/la Voce riflessa a cura dell'Archivio 3Vitre di Polipoesia, darà vita ad un coinvolgente incontro-conferenza, dove ripercorrerà le tappe salienti della sua ricerca letteraria, leggendo brani, performando poemi, esibendo rari libri&oggetto, alternando la sua esperienza di poeta-editore a quella di editore-poeta.
ciclo di performance e conferenze a cura dell'Archivio 3Vitre di Polipoesia in collaborazione con la Scuola Media Centurione, il Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce e la Stanza della poesia - Palazzo Ducale
venerdì 18 febbraio
Carlo Marcello Conti in performance
mattina Scuola Media V.Centurione ore 10
La parola letta / la parola scritta
pomeriggio Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce ore 17
Carte cartigli cartelle carteggi: conferenza-confessione di un editore-poeta / di un poeta-editore
Carlo Marcello Conti compie i primi assaggi poetici sul finire degli anni Sessanta primi Anni Settanta, frequentando a Bologna e a Reggio la frizzante atmosfera dell'allora costituendo Gruppo 63.
E' d'obbligo citare sia l'esperienza dei Novissimi che l'ancor più dirompente lavoro del cosiddetto Gruppo 70, quello della poesia visiva o visuale per intenderci, perché è in quel contesto che Conti forma le basi della sua ricerca. Non a caso il suo lavoro poetico, perchè sempre di poesia si tratta, essendo il linguaggio il punto di partenza, si articolerà attraverso due ben riconoscibili coordinate, la poesia lineare e la poesia visuale.
Nel primo settore, dopo esordi molto narrativi del tipo Fuori di Casa, arriva un testo chiave Bocia Passatore dove Conti ritrova le proprie origini romagnole riciclandole in uno sperimentalismo dal grande afflato esistenziale dentro ad una scrittura dal forte impatto emotivo.
Nel secondo versante, attraverso una serie nutrita di tavole, cartelle, libri&oggetto, si appropria di una tecnica raffinata che sfrutta il dettaglio vedi la cartella Rifili o Eliminazz/zzione, per rendere uno sviluppo del dialogo tra parola e immagine, quanto mai originale e personale. La cifra visiva della sua ricerca la si evince nell'approccio minimal, quasi un sussurro visivo che sempre va a colpire nel segno.
Nell'arco del suo lavoro oramai ultra trentennale, trova spazio anche la poesia sonora, da ricordare almeno un poema il cosiddetto Poema Caffè, rimasto memorabile per inventiva e semplicità d'esecuzione.
Infine, non bisogna tralasciare, quando si parla della sua attività, quella benemerita di editore di tendenza, sicuramente un punto insostituibile per la editoria della poesia generalmente intesa, un catalogo di tutto rispetto, oltre 1000 titoli, accumulato durante un trentennio di lavoro, che annovera tutto lo scibile della poesia sperimentale e non.
Questa sera alle 17 presso Villa Croce nell'ambito de La Voce in scena/la Voce riflessa a cura dell'Archivio 3Vitre di Polipoesia, darà vita ad un coinvolgente incontro-conferenza, dove ripercorrerà le tappe salienti della sua ricerca letteraria, leggendo brani, performando poemi, esibendo rari libri&oggetto, alternando la sua esperienza di poeta-editore a quella di editore-poeta.
18
febbraio 2005
La voce in scena/La voce riflessa – Carlo Marcello Conti
18 febbraio 2005
performance - happening
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Vernissage
18 Febbraio 2005, ore 17
Sito web
www.iii.it/3vitre
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