Ogni colore si espande
e si adagia negli altri colori
per essere più solo se lo guardi
Giuseppe Ungaretti

Davide Baroggi nasce a Cannobio, sul Lago Maggiore, nel 1974. Vive e lavora a Pavia.
Sotto la guida di Claudio Olivieri frequenta la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Nel 1999 espone le sue opere alla collettiva La città dei balocchi presso l’Openspace dell’Arengario di Milano.
Le sue prime mostre personali si svolgono nel 2002 alla Galleria L’Affiche di Milano e allo Spazio Cesare da Sesto al Palazzo Comunale di Sesto Calende. Nello stesso anno partecipa alla Selezione Premio Biennale d’Arte Donato Frisia, III edizione, al Palazzo Comunale di Merate. Nel 2003 si colloca al 2° posto ex aequo al Premio Lissone, Pinacoteca Comunale di Arte Moderna e Contemporanea, Lissone. Nel 2004 è invitato alla XIV Quadriennale, Anteprima Torino.
Baroggi è un pittore di paesaggi. Baroggi dipinge figure e corpi e ritratti. In ogni rappresentazione trapelano le percezioni che accompagnano la sua vita d’artista e di uomo consentendogli di recuperare, nel proprio atteggiamento fantastico, il rapporto ripetitivo e costante con il mondo esterno. Il segno, sul cartone o sulla tela, ripropone sempre la sua cifra stilistica in completa evidenza.
La velocità esecutiva di Baroggi parte da una memoria culturale del quotidiano esplicitando una negazione del vero attraverso forme allusive trasfigurate dal colore. La descrizione delle immagini annega nella potenzialità espressiva di una energetica pennellata cromatica che apre le differenze con gli oggetti rappresentati. Il paesaggio si fa nero, un volto verdastro o giallo, il viale viola e una bici diventa un gioco di colore tra sé e l’uomo che la guida.
L’esposizione personale allo Spazio Symphonia, in collaborazione con la galleria L’Affiche di Milano, prevede una serie di tele in cui la pennellata dalle cromature cupe, quasi violente, dà origine a immagini di campagne, strade, case, macchine industriali. Una storia di pittura ricca di pathos, altamente concettuale e psichica.
Un ciclo di figure e corpi arricchisce il percorso della mostra in cui affiora la vertigine dell’esistenza che fa di questo pittore un artista di assoluta originalità e forza, serrato tra il suo personalissimo itinerario lirico e la persuasione del sogno.

In occasione della mostra verrà presentato il catalogo.

Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria L’Affiche - Milano, conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.