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Alessandro Scotti – De narcoticis. Atlante del narcotraffico
Le sue immagini realizzano un’esemplare lezione di fotogiornalismo: il suo racconto informa, turba, costringe a pensare, agisce sul doppio registro della ragione e delle emozioni.
Comunicato stampa
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La mostra è dedicata all’attività del fotografo premiato, nel febbraio 2004, per il miglior progetto fotogiornalistico dell’anno alla prima edizione del Premio “Amilcare G. Ponchielli”, creato dal GRIN/Gruppo Nazionale Redattori Iconografici (che riunisce redattori e ricercatori iconografici delle maggiori testate giornalistiche e agenzie fotografiche italiane) con il sostegno di EPSON.
Il premio è stato assegnato ad Alessandro Scotti con la seguente motivazione: “Le sue immagini realizzano un’esemplare lezione di fotogiornalismo: il suo racconto informa, turba, costringe a pensare, agisce sul doppio registro della ragione e delle emozioni. Assolve, in breve, a quel mandato che è quasi l’imperativo categorico della narrazione per immagini: gettare un ponte che unisca realtà diverse, rendendo possibile il dialogo, la conoscenza, la comprensione”.
In concomitanza con la mostra, il 12 marzo dalle ore 9.00, si terrà il convegno “Foto per i giornali. Dieci anni dopo”, organizzato dal GRIN e da Fotografia & Informazione, presso lo Spazio Guicciardini in Via Melloni 3 - Milano, durante il quale verrà annunciato il vincitore della seconda edizione del Premio “Amilcare G. Ponchielli”, sponsorizzato quest’anno da Pirelli.
Tre anni trascorsi a ripercorrere le “vie della droga” sono raccontati nella mostra “DE NARCOTICIS - Atlante del narcotraffico” di Alessandro Scotti, fotografo e giornalista italiano, impegnato in un’importante e unica ricerca di analisi e documentazione iconografica dei percorsi del traffico illegale di droghe. Scopo di questo lavoro: realizzare un’”istantanea”, mai realizzata fino ad ora, di questo fenomeno mondiale. Per la sua attività gode del supoorto dell’ Office on Drugs and Crime delle Nazioni Unite.
Ripercorrere queste rotte, che si identificano con le traiettorie di uno dei più importanti mercati globali, significa innanzitutto indagare la relazione concreta che lega i Paesi coinvolti attraverso i gesti quotidiani di individui che vivono ai lati opposti del mondo, le cui esistenze ruotano tuttavia attorno alla stessa merce, la droga. Nonostante la loro natura di rete internazionale, le attività legate al narcotraffico sono solidamente vincolate a equilibri locali, culture, usi e costumi di specifiche comunità. Le 120 immagini in bianco e nero che costituiscono il corpus della mostra ben rappresentano il vincolo che unisce realtà lontane attraverso il traffico di sostanze stupefacenti.
In questa prima parte del progetto (che durerà altri tre anni) Alessandro Scotti documenta il traffico di droga in Centro Asia, Centro America e Sud-Est Asiatico.
Alessandro Scotti approda alla fotografia a partire dalla critica cinematografica e dall’esperienza giornalistica, è stato collaboratore di alcuni fra i maggiori periodici e agenzie stampa italiane (i settimanali del Corriere della Sera e de La Repubblica, Agenzia Italpress e Ente dello spettacolo). Negli ultimi anni ha lavorato in India, Giappone, Burkina Faso, Oceano Indiano, Sud-Est Asiatico, Repubbliche del Centro Asia e Nord Africa. Nel 2002 sviluppa un progetto di mappatura fotografica delle grandi vie del narcotraffico (tuttora in progress) in collaborazione con le Nazioni Unite. Nel 2004 pubblica con le Nazione Unite la monografia “Colombia De Narcoticis” (primo di una serie di volumi che illustreranno la sua ricerca). A seguito della sua attività è chiamato dal Sottosegretario delle Nazioni Unite a presentare i risultati del suo lavoro alla sessione plenaria della Commissione sulle sostanze stupefacenti delle Nazioni Unite.E’ rappresentato dall’agenzia tedesca Focus e dalla spagnola Contacto.
Il premio è stato assegnato ad Alessandro Scotti con la seguente motivazione: “Le sue immagini realizzano un’esemplare lezione di fotogiornalismo: il suo racconto informa, turba, costringe a pensare, agisce sul doppio registro della ragione e delle emozioni. Assolve, in breve, a quel mandato che è quasi l’imperativo categorico della narrazione per immagini: gettare un ponte che unisca realtà diverse, rendendo possibile il dialogo, la conoscenza, la comprensione”.
In concomitanza con la mostra, il 12 marzo dalle ore 9.00, si terrà il convegno “Foto per i giornali. Dieci anni dopo”, organizzato dal GRIN e da Fotografia & Informazione, presso lo Spazio Guicciardini in Via Melloni 3 - Milano, durante il quale verrà annunciato il vincitore della seconda edizione del Premio “Amilcare G. Ponchielli”, sponsorizzato quest’anno da Pirelli.
Tre anni trascorsi a ripercorrere le “vie della droga” sono raccontati nella mostra “DE NARCOTICIS - Atlante del narcotraffico” di Alessandro Scotti, fotografo e giornalista italiano, impegnato in un’importante e unica ricerca di analisi e documentazione iconografica dei percorsi del traffico illegale di droghe. Scopo di questo lavoro: realizzare un’”istantanea”, mai realizzata fino ad ora, di questo fenomeno mondiale. Per la sua attività gode del supoorto dell’ Office on Drugs and Crime delle Nazioni Unite.
Ripercorrere queste rotte, che si identificano con le traiettorie di uno dei più importanti mercati globali, significa innanzitutto indagare la relazione concreta che lega i Paesi coinvolti attraverso i gesti quotidiani di individui che vivono ai lati opposti del mondo, le cui esistenze ruotano tuttavia attorno alla stessa merce, la droga. Nonostante la loro natura di rete internazionale, le attività legate al narcotraffico sono solidamente vincolate a equilibri locali, culture, usi e costumi di specifiche comunità. Le 120 immagini in bianco e nero che costituiscono il corpus della mostra ben rappresentano il vincolo che unisce realtà lontane attraverso il traffico di sostanze stupefacenti.
In questa prima parte del progetto (che durerà altri tre anni) Alessandro Scotti documenta il traffico di droga in Centro Asia, Centro America e Sud-Est Asiatico.
Alessandro Scotti approda alla fotografia a partire dalla critica cinematografica e dall’esperienza giornalistica, è stato collaboratore di alcuni fra i maggiori periodici e agenzie stampa italiane (i settimanali del Corriere della Sera e de La Repubblica, Agenzia Italpress e Ente dello spettacolo). Negli ultimi anni ha lavorato in India, Giappone, Burkina Faso, Oceano Indiano, Sud-Est Asiatico, Repubbliche del Centro Asia e Nord Africa. Nel 2002 sviluppa un progetto di mappatura fotografica delle grandi vie del narcotraffico (tuttora in progress) in collaborazione con le Nazioni Unite. Nel 2004 pubblica con le Nazione Unite la monografia “Colombia De Narcoticis” (primo di una serie di volumi che illustreranno la sua ricerca). A seguito della sua attività è chiamato dal Sottosegretario delle Nazioni Unite a presentare i risultati del suo lavoro alla sessione plenaria della Commissione sulle sostanze stupefacenti delle Nazioni Unite.E’ rappresentato dall’agenzia tedesca Focus e dalla spagnola Contacto.
03
marzo 2005
Alessandro Scotti – De narcoticis. Atlante del narcotraffico
Dal 03 al 13 marzo 2005
fotografia
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Orario di apertura
10-19.30, martedì e giovedì fino alle 22, lunedì chiuso
Vernissage
3 Marzo 2005, ore 18
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