Franco rasma ha riaffermato il piacere e l’urgenza etica di una pittura che è capace ancora di raccontare: senza rumori declamatori, senza affermazioni perentorie, senza parodie neoavanguardistiche.
I suoi lavori sono stadi progressivi per un’immersione nella profondità del senso e nelle ossessioni : sono storie minime, icone solitarie
e misteriose, per meditare e per sprofondare gli occhi nel nero che le avvolge.
Chiuso in un raccoglimento assorto, l’artista ripete ossessivamente gli stessi gesti – solo all’apparenza sempre uguali. Ripropone lo stesso atto pittorico, togliendo nero al nero, ombre alle ombre. Così da corpo ad una luce che è rivelazione, apparizione, aura sacrale della vita.
In esposizione 6 dipinti (olio e carbone su tavola 2mx1.50) e 3 piccole sculture in bronzo.