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Claudio Costa
Vengono presentate sculture, assemblaggi, terracotte, opere di vetro e su carta che coprono l’arco di tempo 1970 – 1985
Comunicato stampa
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Vengono presentate sculture, assemblaggi, terracotte, opere di vetro e su carta che coprono l'arco di tempo 1970 - 1985, uno dei periodi più fecondi per la storia dell'artista genovese che al proposito scrive su "Lotta Poetica" del giugno 1984: "Del 1977 è l'idea di 'work in regress' e il mio progressivo abbandono dell'antropologia culturale per quella che potrei definire un'antropologia 'mitologica'". Ancora più specificamente, riguardo al passaggio all'alchimia, ben rappresentato dalle opere in mostra, Costa scrive su Ocra del giugno 1983: "Riesaminando il mio lavoro sulla base di parametri alchemici, mi sono reso conto che, per un certo periodo, ho lavorato esclusivamente sull'elemento terra: esisteva, per me, un fondo che era sempre opaco, consistente, sostegno per altre cose. Su questo elemento base ho lavorato a lungo. Recentemente credo di essere entrato nell'elemento acqua".
Accompagna la mostra un testo che Costa ha scritto per "Materiale e Metaforico" (Unimedia 1979) dal quale mi piace citare questa frase: "Queste opere trovano radici nell'immensità dell'inconscio collettivo, dove l'artista, come un pescatore, getta la sua lunga canna flessibile; la tensione della canna-idea, nella corrente del fiume millenario, sarà, prima di tutto, un regredire verso il passato, per collegarsi alla continuità dell'Opera - work in regress - ma, nello stesso tempo, sarà anticipata anche verso il futuro dalle intuizioni subliminali che si librano, per così dire, sopra la coscienza-fiume".
Accompagna la mostra un testo che Costa ha scritto per "Materiale e Metaforico" (Unimedia 1979) dal quale mi piace citare questa frase: "Queste opere trovano radici nell'immensità dell'inconscio collettivo, dove l'artista, come un pescatore, getta la sua lunga canna flessibile; la tensione della canna-idea, nella corrente del fiume millenario, sarà, prima di tutto, un regredire verso il passato, per collegarsi alla continuità dell'Opera - work in regress - ma, nello stesso tempo, sarà anticipata anche verso il futuro dalle intuizioni subliminali che si librano, per così dire, sopra la coscienza-fiume".
12
febbraio 2005
Claudio Costa
Dal 12 febbraio al 12 marzo 2005
arte contemporanea
Location
ARCHIVIO CATERINA GUALCO
Genova, Via Nino Bixio, 2/6S, (Genova)
Genova, Via Nino Bixio, 2/6S, (Genova)
Orario di apertura
15.30-19.30. Mattino, sabato e festivi su appuntamento
Vernissage
12 Febbraio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore