ALESSANDRO MENDINI – STEFANO BOERI
Conferenza-dibattito: ARCHITETTURA, ESTETICA, POLITICA. DUE VISIONI A CONFRONTO

Moderatore: GIACINTO DI PIETRANTONIO, Direttore della GAMeC

“Incontri alla GAMeC” è il ciclo di approfondimenti in cui artisti e critici
si confrontano sui temi centrali del mondo dell’arte contemporanea. In questa
occasione si incontrano due tra i più importanti architetti e teorici del
panorama attuale: entrambi direttori della rivista Domus – Boeri
nell’attualità e Mendini dal 1979 al 1985 – sono rappresentativi di due modi
radicalmente differenti di guardare all’architettura e al suo ruolo nella
progettazione del mondo.
Alla GAMeC è possibile, inoltre, visitare l’antologica dedicata a Getulio
Alviani, aperta fino al 27 febbraio 2005.

BREVI PROFILI BIOGRAFICI DEI RELATORI

Stefano Boeri, architetto, direttore della rivista Domus, è professore di
Urbanistica presso l'IUAV di Venezia e Visiting professor presso il Berlage
Institute di Amsterdam, ha fondato il gruppo di architetti-urbanisti
Multiplicity. Curatore di numerose mostre (Bordeaux, Bruxelles, Kassel, Tokyo,
Perth) e di volumi quali Mutations con Obrist e Koolhaas, ha progettato
installazioni sulla nuova condizione urbana per l'IFA di Parigi, la Biennale
di Venezia e la Triennale di Milano. Le sue ricerche si rivolgono alla
rivisitazione dei territori urbani europei e delle forme con le quali
discipline diverse osservano e rappresentano la città contemporanea.

Alessandro Mendini, architetto, già dagli anni Settanta si dedica al
giornalismo specializzato di architettura e design; dirige Casabella (1970-
1976), Modo (1977-1979) e Domus (1979-1985). Vincitore due volte del Compasso
d’Oro (1979 e 1982), nel 1973 fonda Global Tools o Radical Design, scuola che
mira a rendere più naturale e spontanea la creatività nel campo del design.
Nel 1979 è nello Studio Alchimia, il cui lavoro segna la scena internazionale
del design e apre al dibattito sul postmoderno. Autore del Museo di Groninger
in Olanda, suoi lavori si trovano nelle collezioni permanenti del MoMA di New
York e del Centre Pompidou di Parigi.