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Concetto Pozzati – Da Impossibile paesaggio a Il pittore è il burattinaio
diciotto opere di grande formato (alcune di sei metri) che comprendono i più recenti cicli pittorici dell’artista Concetto Pozzati dal 1991 al 2004
Comunicato stampa
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Col titolo da Impossibile paesaggio a Il pittore è il burattinaio il Palazzo Frisacco ospiterà diciotto opere di grande formato (alcune di sei metri) che comprendono i più recenti cicli pittorici dell'artista Concetto Pozzati dal 1991 al 2004: Impossibile paesaggio, Sentinelle della pittura, Tutto di... testa e Il pittore è il burattinaio.
Pozzati è stato da sempre un investigatore del linguaggio della pittura, una pittura energetica, sedimentata e acuta, come ha dimostrato nei diversi e molteplici cicli della sua lunga vicenda creativa: una storia pittorica tra le più significative di questo ultimo quarantennio.
Protagonista nei secondi anni cinquanta della nouvelle figuration Pozzati diviene poi uno dei maggiori rappresentanti della pop art italiana. Dagli anni sessanta in poi il suo linguaggio, fatto di continue commistioni, contaminazioni di incroci culturali, di memorie, diviene sempre più individuale e riconoscibile attraverso la pittura assolutamente irrinunciabile anche nel periodo della sperimentazione e nella elaborazione dei materiali più disparati.
Nell'articolato percorso ci attendono alcune grandi tele da L'impossibile paesaggio.
Dove è lassenza, la scomparsa del luogo che riempie e fa galleggiare il luogo; a questi impossibili paesaggi il pittore chiede solo domande che lo aiutino a durare dopo la perdita, dopo la scomparsa del paesaggio stesso.
Nelle atre sale al primo piano incontriamo Sentinelle della pittura.
Per offrire sentinella a me stesso - come afferma lartista - e ad un eventuale autre (altro - oltre) che desidera farsi guardia - guardiano contro la mediocrità del quotidiano; sono sentinelle dellarte che allertano interrogazioni ed intrighi.
Al secondo piano il ciclo Tutto di... testa dove...tutte le teste ti guardano, anche quelle intruse e indifferenti....
Il percorso termina con numerose opere dal nucleo Il pittore è il burattinaio, una folla di manichini per riaffermare, ancora una volta, polemicamente, che lartista vuole ritornare ad essere il burattinaio e non più il burattino del sistema dellarte.
Il catalogo riproduce tutte le opere a colori con testo di Enzo Santese (curatore della mostra) e contributo critico di Pierre Restany dal titolo Immagini dipinte che rivaleggiano con i più bei videogrammi della televisione saggio edito nel 2001 in occasione della personale dell'artista dell'ArtCurial di Montecarlo.
Le sue immagini dipinte sono di una tale freschezza nella definizione della loro presenza che si inseriscono in modo del tutto naturale nel flusso globale dellinformazione. Scannerizzate e digitalizzate, raggiungono senza intralci il luogo ed il supporto del loro nuovo destino: lo schermo del video, il campo della comunicazione globale dove si diffonde lintegralità delle vere immagini della televisione e del video, le immagini del nostro tempo. Che dilemma significativo per questo genio della comunicazione visiva che si erge a difensore integralista dellimmagine dipinta, ma che il suo talento proietta inesorabilmente nelluniverso dei media! (Pierre Restany).
Nella seconda personale alla Galleria Nuova Artesegno la mostra oltre ad alcune opere pittoriche e pirografie su cuoio allinea numerose opere inedite su cartone a tecnica mista dove lo stesso Pozzati rivisita se stesso confrontandosi con i temi e le immagini più recenti.
Curiose e singolari sono le numerose cartoline non spedite, esposte nelle sale della galleria, dal titolo Ristoria prioritaria tutta raccolta in un volume, Edizioni Menhir, accompagnato da versi poetici di Edoardo Sanguineti.
Questa seconda rassegna evidenzierà, ancora una volta, l'eleganza e lo stile di Pozzati e non si potrà evitare di essere colpiti dalla potenza grafica e dalla suggestione e precisione del segno che dialetizza con un colore per la prima volta così acceso.
Nella sua vastissima bibliografia troviamo saggi, tra gli altri, di Argan, Ballo, Barilli, Boatto, Briganti, Calvesi, Castagnoli, Emiliani, Guadagnini, Gualdoni, Caramel, Caroli, Cortenova, Crispolti, Dehò, Evangelisti, Guadagnini, Jaguer, Krzishik, Marchiori, Vinca Masini, Menna, Pontiggia, Parmiggiani, Restany, Quintavalle, Sanesi, Spadoni, Toniato, Trini, Valsecchi, Vergine, Vescovo.
NOTE BIOGRAFICHE
Concetto Pozzati è nato a Vò di Padova il 1/12/35. Vive a Bologna.
Dal 55 partecipa alle principali manifestazioni internazionali, tra le quali: Biennali di Venezia del 64,72,82; Biennale di San Paolo del Brasile nel 63 e 94, di Tokyo nel 63; Dokumenta di Kassel nel 64; Biennale di Parigi nel 69; Quadriennali di Roma del 1959, 1965, 1973, 1974 e 1986; alle rassegne italiane di città del Messico, Vienna, Barcellona, Chicago, Parigi, Londra, Kyoto, Francoforte, Berlino, Marsiglia.
Tiene personali a Bologna, Milano, Roma, Torino, Verona, Genova,Napoli, Firenze, Venezia, Messina, Udine, Dusseldorf, Belgrado, Zagabria, Graz, Lubiana, NewYork, Friburgo, Bremen, Parigi, Basilea, Bruxelles, Tokio, Amsterdam, Francoforte, Ulm, Bonn, Copenaghen, Barcellona, S.Paolo del Brasile, Montecarlo.
Antologiche a Palazzo della Pilotta, Parma nel 68; a Palazzo Grassi, Venezia, nel 74; a Palazzo delle Esposizioni, Roma, nel 76; al Museo Forti, Verona, nell86; ai Musei di Bologna e Modena nel 91. Nel 1996 antologica alla Rocca Malatestiana di Fano e a Palazzo Lazzarini a Pesaro. Nel 1997 antologica a Palazzo Massari a Ferrara e alla Pinacoteca dei Concordi a Rovigo. Nel 1999 antologiche alla Galleria Civica dArte Moderna di Termoli e al Centro S. Apollonia di Venezia; nel 2002 personale allArtcurial Centre DArt Contemporain di Montecarlo e al CSAC Università di Parma, Palazzo della Pilotta.
E stato ordinario della cattedra di pittura dellAccademia di Bologna, dopo aver insegnato a Firenze e Venezia ed aver diretto lAccademia di Urbino. E stato assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996. E accademico di S. Luca. Nella sua lunga carriera ha avuto numerosi incarichi da Musei italiani e stranieri per allestire rassegne darte contemporanea, partecipando insieme a storici e critici a comitati scientifici.
Nel 1998 è stato direttore artistico della Casa del Mantegna di Mantova.
Ha prodotto dal 1959 circa 300 matrici per litografia, serigrafia e acquaforte e ha pubblicato cartelle insieme, tra gli altri, a Mirò, Fontana, Tapies, Vedova, Dorazio, Wunderlich, Scanavino, Saura, Melotti, Novelli, Schifano, Adami, Baj, Bendini, Dova, Guerreschi, Genoves, Del Pezzo, Tadini, Nespolo, Cuniberti, Paladino, De Vita, Sanfilippo.
Pozzati è stato da sempre un investigatore del linguaggio della pittura, una pittura energetica, sedimentata e acuta, come ha dimostrato nei diversi e molteplici cicli della sua lunga vicenda creativa: una storia pittorica tra le più significative di questo ultimo quarantennio.
Protagonista nei secondi anni cinquanta della nouvelle figuration Pozzati diviene poi uno dei maggiori rappresentanti della pop art italiana. Dagli anni sessanta in poi il suo linguaggio, fatto di continue commistioni, contaminazioni di incroci culturali, di memorie, diviene sempre più individuale e riconoscibile attraverso la pittura assolutamente irrinunciabile anche nel periodo della sperimentazione e nella elaborazione dei materiali più disparati.
Nell'articolato percorso ci attendono alcune grandi tele da L'impossibile paesaggio.
Dove è lassenza, la scomparsa del luogo che riempie e fa galleggiare il luogo; a questi impossibili paesaggi il pittore chiede solo domande che lo aiutino a durare dopo la perdita, dopo la scomparsa del paesaggio stesso.
Nelle atre sale al primo piano incontriamo Sentinelle della pittura.
Per offrire sentinella a me stesso - come afferma lartista - e ad un eventuale autre (altro - oltre) che desidera farsi guardia - guardiano contro la mediocrità del quotidiano; sono sentinelle dellarte che allertano interrogazioni ed intrighi.
Al secondo piano il ciclo Tutto di... testa dove...tutte le teste ti guardano, anche quelle intruse e indifferenti....
Il percorso termina con numerose opere dal nucleo Il pittore è il burattinaio, una folla di manichini per riaffermare, ancora una volta, polemicamente, che lartista vuole ritornare ad essere il burattinaio e non più il burattino del sistema dellarte.
Il catalogo riproduce tutte le opere a colori con testo di Enzo Santese (curatore della mostra) e contributo critico di Pierre Restany dal titolo Immagini dipinte che rivaleggiano con i più bei videogrammi della televisione saggio edito nel 2001 in occasione della personale dell'artista dell'ArtCurial di Montecarlo.
Le sue immagini dipinte sono di una tale freschezza nella definizione della loro presenza che si inseriscono in modo del tutto naturale nel flusso globale dellinformazione. Scannerizzate e digitalizzate, raggiungono senza intralci il luogo ed il supporto del loro nuovo destino: lo schermo del video, il campo della comunicazione globale dove si diffonde lintegralità delle vere immagini della televisione e del video, le immagini del nostro tempo. Che dilemma significativo per questo genio della comunicazione visiva che si erge a difensore integralista dellimmagine dipinta, ma che il suo talento proietta inesorabilmente nelluniverso dei media! (Pierre Restany).
Nella seconda personale alla Galleria Nuova Artesegno la mostra oltre ad alcune opere pittoriche e pirografie su cuoio allinea numerose opere inedite su cartone a tecnica mista dove lo stesso Pozzati rivisita se stesso confrontandosi con i temi e le immagini più recenti.
Curiose e singolari sono le numerose cartoline non spedite, esposte nelle sale della galleria, dal titolo Ristoria prioritaria tutta raccolta in un volume, Edizioni Menhir, accompagnato da versi poetici di Edoardo Sanguineti.
Questa seconda rassegna evidenzierà, ancora una volta, l'eleganza e lo stile di Pozzati e non si potrà evitare di essere colpiti dalla potenza grafica e dalla suggestione e precisione del segno che dialetizza con un colore per la prima volta così acceso.
Nella sua vastissima bibliografia troviamo saggi, tra gli altri, di Argan, Ballo, Barilli, Boatto, Briganti, Calvesi, Castagnoli, Emiliani, Guadagnini, Gualdoni, Caramel, Caroli, Cortenova, Crispolti, Dehò, Evangelisti, Guadagnini, Jaguer, Krzishik, Marchiori, Vinca Masini, Menna, Pontiggia, Parmiggiani, Restany, Quintavalle, Sanesi, Spadoni, Toniato, Trini, Valsecchi, Vergine, Vescovo.
NOTE BIOGRAFICHE
Concetto Pozzati è nato a Vò di Padova il 1/12/35. Vive a Bologna.
Dal 55 partecipa alle principali manifestazioni internazionali, tra le quali: Biennali di Venezia del 64,72,82; Biennale di San Paolo del Brasile nel 63 e 94, di Tokyo nel 63; Dokumenta di Kassel nel 64; Biennale di Parigi nel 69; Quadriennali di Roma del 1959, 1965, 1973, 1974 e 1986; alle rassegne italiane di città del Messico, Vienna, Barcellona, Chicago, Parigi, Londra, Kyoto, Francoforte, Berlino, Marsiglia.
Tiene personali a Bologna, Milano, Roma, Torino, Verona, Genova,Napoli, Firenze, Venezia, Messina, Udine, Dusseldorf, Belgrado, Zagabria, Graz, Lubiana, NewYork, Friburgo, Bremen, Parigi, Basilea, Bruxelles, Tokio, Amsterdam, Francoforte, Ulm, Bonn, Copenaghen, Barcellona, S.Paolo del Brasile, Montecarlo.
Antologiche a Palazzo della Pilotta, Parma nel 68; a Palazzo Grassi, Venezia, nel 74; a Palazzo delle Esposizioni, Roma, nel 76; al Museo Forti, Verona, nell86; ai Musei di Bologna e Modena nel 91. Nel 1996 antologica alla Rocca Malatestiana di Fano e a Palazzo Lazzarini a Pesaro. Nel 1997 antologica a Palazzo Massari a Ferrara e alla Pinacoteca dei Concordi a Rovigo. Nel 1999 antologiche alla Galleria Civica dArte Moderna di Termoli e al Centro S. Apollonia di Venezia; nel 2002 personale allArtcurial Centre DArt Contemporain di Montecarlo e al CSAC Università di Parma, Palazzo della Pilotta.
E stato ordinario della cattedra di pittura dellAccademia di Bologna, dopo aver insegnato a Firenze e Venezia ed aver diretto lAccademia di Urbino. E stato assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996. E accademico di S. Luca. Nella sua lunga carriera ha avuto numerosi incarichi da Musei italiani e stranieri per allestire rassegne darte contemporanea, partecipando insieme a storici e critici a comitati scientifici.
Nel 1998 è stato direttore artistico della Casa del Mantegna di Mantova.
Ha prodotto dal 1959 circa 300 matrici per litografia, serigrafia e acquaforte e ha pubblicato cartelle insieme, tra gli altri, a Mirò, Fontana, Tapies, Vedova, Dorazio, Wunderlich, Scanavino, Saura, Melotti, Novelli, Schifano, Adami, Baj, Bendini, Dova, Guerreschi, Genoves, Del Pezzo, Tadini, Nespolo, Cuniberti, Paladino, De Vita, Sanfilippo.
19
febbraio 2005
Concetto Pozzati – Da Impossibile paesaggio a Il pittore è il burattinaio
Dal 19 febbraio al 21 marzo 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO FRISACCO
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Orario di apertura
10.30-12.30 e 17-19, chiuso il martedì
Vernissage
19 Febbraio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore