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Dal Realismo alla Pop Art
oltre trenta tra le più significative opere premiate in occasione degli otto “Premi Modigliani” che si sono tenuti a Livorno tra il 1955 ed il 1967, appartenenti tutte alle collezioni civiche d’arte contemporanea della città.
Comunicato stampa
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Il Premio Amedeo Modigliani – Città di Livorno (1955- 1967)
S’inaugura domenica 23 gennaio, nelle sale dei Granai di Villa Mimbelli a Livorno, la mostra “ Dal Realismo alla Pop Art. Il Premio Amedeo Modigliani- Città di Livorno (1955 – 1967) ” promossa dal Comune di Livorno e curata da tre giovani storici dell’arte: Irene Amadei, Veronica Carpita e Mattia Patti.
L’esposizione ripropone per la prima volta insieme, dopo più di quarant’ anni, oltre trenta tra le più significative opere premiate in occasione degli otto “Premi Modigliani” che si sono tenuti a Livorno tra il 1955 ed il 1967, appartenenti tutte alle collezioni civiche d’arte contemporanea della città.
Il premio nazionale di pittura “Amedeo Modigliani – Città di Livorno” è stato l’evento artistico livornese più importante del secondo dopoguerra. Organizzato e finanziato dall’Amministrazione Comunale, il premio, intitolato al celebre pittore livornese, ebbe cadenza annuale tra il 1955 e il 1960, e successivamente nel 1963 e nel 1967.
Con le sue otto edizioni il premio ha dato la possibilità a molti giovani artisti livornesi di esporre in uno spazio pubblico e di confrontarsi, al contempo, con l’opera di artisti già affermati in ambito nazionale.
L’obiettivo principale della manifestazione fu tuttavia quello di garantire alla città di Livorno una raccolta di opere d’arte contemporanea che affiancasse quella storica dei dipinti dell’Ottocento intitolata a Giovanni Fattori. I premi-acquisto, istituiti con le alte somme erogate appositamente da enti pubblici e privati, aggiornarono le collezioni civiche sulle più attuali esperienze artistiche, andando a formare un cospicuo patrimonio d’arte contemporanea per il costituendo museo civico d’arte moderna.
In occasione dei “Premi Modigliani” fecero il loro ingresso a Livorno importanti opere di Vinicio Berti, Piero Guccione, Piero Martina, Titina Maselli, Giulia Napoleone, Mario Nigro, Armando Pizzinato, Aligi Sassu e Mino Trafeli.
Basterebbe solamente citare i casi di Hiroshima n. 2 di Tancredi, premiato nel 1963, e quello del Grande rettile di Pino Pascali, premiato nel 1967, per dimostrare la felicità e la tempestività delle scelte della giuria.
La mostra delle opere in concorso fu spesso affiancata da esposizioni parallele, tese a illustrare aspetti significativi della tradizione pittorica locale, o, come accadde nelle due ultime edizioni, delle tendenze artistiche d’avanguardia, nazionali e internazionali. Tra queste, la mostra dei disegni di Amedeo Modigliani (nel 1955), la retrospettiva di Oscar Ghiglia (nel 1958) e, soprattutto, la grande rassegna, curata da Maurizio Calvesi e Dario Durbè, dedicata agli “Aspetti della ricerca informale in Italia fino al 1957” (nel 1963).
Gli organizzatori del premio, noti esponenti della vita culturale e politica cittadina del tempo, convocarono a far parte della giuria critici e artisti di indiscussa fama che dettero prestigio e notorietà alla manifestazione livornese. Tra i giurati del premio vi furono personalità quali Renato Birolli, Raffaele de Grada, Mario De Micheli, Antonello Trombadori, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Carlo Argan, Francesco Arcangeli, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, Carlo Ludovico Ragghianti e Marcello Venturoli.
La mostra in programma per gennaio “ Dal Realismo alla Pop Art. Il Premio Amedeo Modigliani –Città di Livorno (1955-1967)” completa un ciclo di studi e di ricerche avviato da qualche anno dai curatori e intende presentare un momento cruciale della storia culturale cittadina, ancora poco conosciuto, ma ricco di fecondi esiti e di proficui scambi con i principali centri di produzione artistica nazionali.
Il percorso espositivo sarà articolato in otto sezioni, ciascuna dedicata ad una edizione del premio, e sarà introdotto da una sintetica rassegna di materiale documentario ed esplicativo.
In mostra opere importanti come Mattino di Aligi Sassu , Hiroshima 2 di Tancredi , il Grande Rettile di Pino Pascali e Nello Stadio di Titina Maselli.
S’inaugura domenica 23 gennaio, nelle sale dei Granai di Villa Mimbelli a Livorno, la mostra “ Dal Realismo alla Pop Art. Il Premio Amedeo Modigliani- Città di Livorno (1955 – 1967) ” promossa dal Comune di Livorno e curata da tre giovani storici dell’arte: Irene Amadei, Veronica Carpita e Mattia Patti.
L’esposizione ripropone per la prima volta insieme, dopo più di quarant’ anni, oltre trenta tra le più significative opere premiate in occasione degli otto “Premi Modigliani” che si sono tenuti a Livorno tra il 1955 ed il 1967, appartenenti tutte alle collezioni civiche d’arte contemporanea della città.
Il premio nazionale di pittura “Amedeo Modigliani – Città di Livorno” è stato l’evento artistico livornese più importante del secondo dopoguerra. Organizzato e finanziato dall’Amministrazione Comunale, il premio, intitolato al celebre pittore livornese, ebbe cadenza annuale tra il 1955 e il 1960, e successivamente nel 1963 e nel 1967.
Con le sue otto edizioni il premio ha dato la possibilità a molti giovani artisti livornesi di esporre in uno spazio pubblico e di confrontarsi, al contempo, con l’opera di artisti già affermati in ambito nazionale.
L’obiettivo principale della manifestazione fu tuttavia quello di garantire alla città di Livorno una raccolta di opere d’arte contemporanea che affiancasse quella storica dei dipinti dell’Ottocento intitolata a Giovanni Fattori. I premi-acquisto, istituiti con le alte somme erogate appositamente da enti pubblici e privati, aggiornarono le collezioni civiche sulle più attuali esperienze artistiche, andando a formare un cospicuo patrimonio d’arte contemporanea per il costituendo museo civico d’arte moderna.
In occasione dei “Premi Modigliani” fecero il loro ingresso a Livorno importanti opere di Vinicio Berti, Piero Guccione, Piero Martina, Titina Maselli, Giulia Napoleone, Mario Nigro, Armando Pizzinato, Aligi Sassu e Mino Trafeli.
Basterebbe solamente citare i casi di Hiroshima n. 2 di Tancredi, premiato nel 1963, e quello del Grande rettile di Pino Pascali, premiato nel 1967, per dimostrare la felicità e la tempestività delle scelte della giuria.
La mostra delle opere in concorso fu spesso affiancata da esposizioni parallele, tese a illustrare aspetti significativi della tradizione pittorica locale, o, come accadde nelle due ultime edizioni, delle tendenze artistiche d’avanguardia, nazionali e internazionali. Tra queste, la mostra dei disegni di Amedeo Modigliani (nel 1955), la retrospettiva di Oscar Ghiglia (nel 1958) e, soprattutto, la grande rassegna, curata da Maurizio Calvesi e Dario Durbè, dedicata agli “Aspetti della ricerca informale in Italia fino al 1957” (nel 1963).
Gli organizzatori del premio, noti esponenti della vita culturale e politica cittadina del tempo, convocarono a far parte della giuria critici e artisti di indiscussa fama che dettero prestigio e notorietà alla manifestazione livornese. Tra i giurati del premio vi furono personalità quali Renato Birolli, Raffaele de Grada, Mario De Micheli, Antonello Trombadori, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Carlo Argan, Francesco Arcangeli, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, Carlo Ludovico Ragghianti e Marcello Venturoli.
La mostra in programma per gennaio “ Dal Realismo alla Pop Art. Il Premio Amedeo Modigliani –Città di Livorno (1955-1967)” completa un ciclo di studi e di ricerche avviato da qualche anno dai curatori e intende presentare un momento cruciale della storia culturale cittadina, ancora poco conosciuto, ma ricco di fecondi esiti e di proficui scambi con i principali centri di produzione artistica nazionali.
Il percorso espositivo sarà articolato in otto sezioni, ciascuna dedicata ad una edizione del premio, e sarà introdotto da una sintetica rassegna di materiale documentario ed esplicativo.
In mostra opere importanti come Mattino di Aligi Sassu , Hiroshima 2 di Tancredi , il Grande Rettile di Pino Pascali e Nello Stadio di Titina Maselli.
23
gennaio 2005
Dal Realismo alla Pop Art
Dal 23 gennaio al 13 marzo 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI – VILLA MIMBELLI
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Livorno, Piazza Sant'jacopo In Acquaviva, 65, (Livorno)
Biglietti
intero € 4; ridotto € 2,50. Il biglietto dà accesso anche al museo con la collezione civica permanente
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 10-13 e 16-19
Vernissage
23 Gennaio 2005, ore 11
Curatore