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Attenzione Talento Fotografico Fnac 2004
In mostra alla Fnac di Torino i lavori premiati nella seconda edizione: Marco Calò, Matteo Danesin, Tommaso Bonaventura e Guia Besana.
Comunicato stampa
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La seconda edizione di Attenzione Talento Fotografico Fnac – il progetto ideato da Fnac per “censire” il panorama della fotografia emergente e promuoverne le migliori espressioni e sostenuto da D-La Repubblica delle Donne e da Canon - si è conclusa con grande successo: sono stati più di 350 i dossier consegnati, provenienti da tutta Italia, segno di un fermento e di una forte richiesta di affermazione dei giovani talenti italiani.
La giuria italiana – composta dal fotografo Gianni Berengo Gardin, il direttore dei Toscana Photographic Workshop Carlo Roberti, Domitilla Sartogo di Fabrica, Roberto Koch di Contrasto, Manila Camarini di D di Repubblica e la direttrice delle Gallerie fotografiche Fnac Laura Serani - ha assegnato il premio di vincitore a MARCO CALÒ con il lavoro “Single”, provocatorio e a tratti ironico sguardo sui trentenni di oggi. Il vincitore, inoltre, ha avuto la possibilità di partecipare al Premio Europeo Fnac per la Fotografia, assegnato da una giuria internazionale a Parigi alla francese Adeline Keil con un reportage su Sarajevo.
Per la qualità dei lavori presentati e nell’intento di contribuire alla scoperta di nuovi talenti, la giuria ha deciso di assegnare quattro menzioni speciali: a GUIA BESANA per il reportage “Teheran 2004” sulla realtà delle donne in Iran, a VINCE PAOLO GERACE per il lavoro “New Europe Union by train” sulle nuove frontiere all’est dell’Europa, a TOMMASO BONAVENTURA per il lavoro “Pellegrini” e a MATTEO DANESIN per il reportage “Pentecostal Faithful” sulle chiese pentecostali di Padova.
Inoltre, il lavoro di SIMONE MARTINETTO, è stato premiato proprio per il giovane talento, con una settimana di studio al Toscana Photographic Workshop.
La mostra raccoglie i lavori del vincitore Marco Calò e di alcune menzioni speciali premiate.
A Napoli in particolare saranno espostei alcuni scatti di Tommaso Bonaventura e di Matteo Danesin.
Single
Fotografie di Marco Calò
Vincitore di Attenzione Talento Fotografico Fnac 2004 e
candidato al Premio Europeo Fnac per la Fotografia 2004
Giovani ritratti in momenti spensierati della loro vita. Il bisogno di lasciarsi andare deriva dalla situazione di stitichezza della società contemporanea. Racchiuso in ogni singola persona questo bisogno fisiologico viene captato dal fotografo Marco Calò che spensieratamente ogni tanto si lascia andare pure lui!
Single non è un lavoro di denuncia, non è una panoramica di ritratti di persone dallo status single, ma è semplicemente un focus abbastanza ravvicinato (il punto di vista è sempre molto vicino al soggetto) di situazioni in cui principalmente dei giovani, o meglio dei trentenni, agiscono o non agiscono spensieratamente. Il single non è che sia più spensierato di altri, ma ha più possibilità per esserlo, in realtà anche le coppie possono essere single!
In Italia, la fascia dei trentenni è molto particolare, è un’età in cui spesso ancora si studia, si è già cominciato a lavorare magari da una decina d’anni, si ha ancora la forza per iniziare nuovi progetti; non si sa cosa fare… si vive ancora con i genitori, arrivano i primi figli.
In questo reportage il messaggio è la spensieratezza.
Immaginiamo un mondo senza “pensieri”, ovviamente non un mondo bigotto, ma un mondo privo di macro-preoccupazioni in cui gli unici “pensieri” sono quelli che possiamo controllare direttamente. La Terra è single, io sono single, tutti siamo nati single, tutti sono dei potenziali single ma come scrive Gabriel Garcia Màrquez: “non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso”.
Marco Calò
Il compito della giuria chiamata a giudicare i lavori presentati per “Attenzione Talento Fotografico” è stato particolarmente difficile, vista la notevole qualità e l’altissimo standard di presentazione dei progetti inviati. Questa situazione fa bene sperare per il futuro della fotografia in Italia, che sembra finalmente prendere il volo, dando spazio alle espressioni variegate di un gruppo di giovani autori che si fanno apprezzare per la loro qualità e per la loro consapevolezza, con un forte domino del linguaggio e delle potenzialità sociali della fotografia. Tutte le opere premiate e menzionate hanno avuto un forte apprezzamento dalla giuria; il primo premio è andato al progetto Single di Marco Calò perché, forse con maggiore personalità e controllo del mezzo fotografico, ha proposto in questa serie di fotografie un autoritratto generazionale, non esente da autoironia e desiderio trasgressivo, che ci consente di conoscere aspetti della realtà giovanile non facilmente comunicabili con altri linguaggi. La potenzialità sociale del lavoro lo rende particolarmente adatto ad una comunicazione che vada, come auspicato, abbondantemente al di là della comunità degli “addetti ai lavori” per raggiungere un pubblico, soprattutto di giovani, molto più vasto.
Roberto Koch/Contrasto, membro della giuria
Nato nel 1971 a Lecce, diplomato alla Scuola di Fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze, Marco Calò vive e lavora a Firenze. Il suo lavoro nasce dall’interesse per la sociologia e l’osservazione della nostra società. Collabora con varie riviste e nel 1999 fonda la casa editrice CalCo Editore, dedicata alla fotografia contemporanea. Insegna fotografia presso la scuola Art.e School di Firenze.
Pellegrini
Fotografie di Tommaso Bonaventura
Menzione Speciale
I pellegrini cristiani del XXI secolo non sono certo quelli del XII, ma i tracciati su cui si muovono sono spesso gli stessi e le dimensioni quantitative del fenomeno tuttora significativi e in espansione. A migliaia, i pellegrini attraversano l’Europa sulle tracce di una storia cominciata più di mille anni fa; simili a uccelli migratori, sentono il richiamo della propria cultura, la forza della tradizione, il fascino irresistibile dell’organizzazione collettiva delle emozioni: viaggiano per chilometri singolarmente o in gruppi, per espiare peccati o per grazia ricevuta, per sfidare se stessi o sperando in un miracolo.
Questo lavoro nasce dall’esigenza di comprendere le motivazioni che spingono ogni anno centinaia di migliaia di persone a mettersi in viaggio per raggiungere luoghi dai nomi ormai mitici: Lourdes, Czestochowa, Fatima, Santiago de Compostela, Medjougorie, S. Giovanni Rotondo. Nel corso del 2001, 2002 e 2003, ho seguito questa eterogenea umanità a piedi, in treno, in bus, attratto dalla loro speciale relazione con il territorio, sempre vissuto attraverso il filtro della storia, come fosse un solco da ripercorrere guidati dalle suggestioni e dalle esperienze delle generazioni precedenti. Il territorio così vissuto si umanizza, si fa rapporto con chi lo ha già percorso, diviene frontiera temporale con il passato. Acquisire una tradizione significa scegliere una appartenenza: i “Pellegrini” che ho conosciuto la sottoscrivono ogni anno, con i gesti e i riti di sempre, simboli di una storia millenaria che si ripropone nel presente.
Tommaso Bonaventura
Tommaso Bonaventura è nato a Roma nel 1969. Diplomato in fotogiornalismo allo IED – Istituto Europeo del Design di Roma, inizia a lavorare come assistente fotografo e a collaborare con l’agenzia fotogiornalistica “Sintesi”. Alcuni suoi reportage compaiono sulle maggiori testate italiane. Dal 1996 è fotografo di staff dell’agenzia “Contrasto”.
Pentecostal Faithful
Fotografie di Matteo Danesin
Menzione Speciale
Queste immagini fanno parte di un progetto iniziato l’anno scorso, insieme ai miei due soci e al CESTIM, onlus veronese che lavora intorno al tema dell’immigrazione, prestando aiuto agli stranieri e svolgendo opera di divulgazione culturale.
Per molti degli africani arrivati in Italia, la Chiesa è il principale punto di riferimento e la Fede è una forma di salvaguardia delle loro radici in un ambiente spesso ostile.
Le mie fotografie, scattate durante le loro cerimonie pretendono di raccontare i loro raduni. In queste immagini, attraverso un’originale simbologia, si evidenzia la loro cultura ma anche le molte contaminazioni con la nostra. Scaturisce anche la forza della loro fede, che li spinge a manifestare con grande ricchezza anche in luoghi particolarmente poveri.
Matteo Danesin
Matteo Danesin è nato a Padova nel 1971, in una famiglia di appassionati e prefessionisti della fotografia. Inizia a lavorare come fotografo poco più che ventenne, in particolare sull’architettura e il reportage. Attualmente collabora con diverse pubblicazioni e lavora per istituzioni e aziende.
Teheran 2004
Fotografie di Guia Besana
Menzione Speciale
Teheran: fine Dicembre 2003 inizio Gennaio 2004.
Parto con l’intenzione di fotografare ciò che mi appare intorno, collezionare visioni in una città che sembra una scatola di cipria.
Come spesso accade quando la macchina fotografica rappresenta il tuo occhio, esplori nuove aree attraverso le tue esperienze, interpretando. Mi hanno subito attratto impercettibili sfumature che evocano dell’Iran la complessa struttura sociale. Messaggi equivoci, reazioni inconsuete. In Iran il nero dei chador nasconde sguardi attenti, ricordi di una libertà lontana. Giovani donne cresciute con il velo, lo indossano e talvolta, con non-chalance, lo fanno un po’ “cascare”. Un senso di sospensione fra due generazioni.
Tutto si muove con curiosa frenesia, poi … la notte.
Nel buio si sente il rumore di milioni di televisioni che illuminano le sale da pranzo delle case, un gatto che miagola sulla strada.
Il silenzio.
Si attende che qualcosa cambi.
Guia Besana
Guia Besana è nata nel 1972 a Borgosesia, in provincia di Vercelli e abita a Milano. Diplomata allo IED – Istituto Europeo del Design, ha lavorato con molti fotografi – Giorgia Fiorio, Peter Marlow, Mark Power, Ferdinando Scianna, Luc Delahaye e Stuart Franklin - come assistente. Dal 2002 collabora come assistente all’agenzia Magnumphotos di Parigi.
La giuria italiana – composta dal fotografo Gianni Berengo Gardin, il direttore dei Toscana Photographic Workshop Carlo Roberti, Domitilla Sartogo di Fabrica, Roberto Koch di Contrasto, Manila Camarini di D di Repubblica e la direttrice delle Gallerie fotografiche Fnac Laura Serani - ha assegnato il premio di vincitore a MARCO CALÒ con il lavoro “Single”, provocatorio e a tratti ironico sguardo sui trentenni di oggi. Il vincitore, inoltre, ha avuto la possibilità di partecipare al Premio Europeo Fnac per la Fotografia, assegnato da una giuria internazionale a Parigi alla francese Adeline Keil con un reportage su Sarajevo.
Per la qualità dei lavori presentati e nell’intento di contribuire alla scoperta di nuovi talenti, la giuria ha deciso di assegnare quattro menzioni speciali: a GUIA BESANA per il reportage “Teheran 2004” sulla realtà delle donne in Iran, a VINCE PAOLO GERACE per il lavoro “New Europe Union by train” sulle nuove frontiere all’est dell’Europa, a TOMMASO BONAVENTURA per il lavoro “Pellegrini” e a MATTEO DANESIN per il reportage “Pentecostal Faithful” sulle chiese pentecostali di Padova.
Inoltre, il lavoro di SIMONE MARTINETTO, è stato premiato proprio per il giovane talento, con una settimana di studio al Toscana Photographic Workshop.
La mostra raccoglie i lavori del vincitore Marco Calò e di alcune menzioni speciali premiate.
A Napoli in particolare saranno espostei alcuni scatti di Tommaso Bonaventura e di Matteo Danesin.
Single
Fotografie di Marco Calò
Vincitore di Attenzione Talento Fotografico Fnac 2004 e
candidato al Premio Europeo Fnac per la Fotografia 2004
Giovani ritratti in momenti spensierati della loro vita. Il bisogno di lasciarsi andare deriva dalla situazione di stitichezza della società contemporanea. Racchiuso in ogni singola persona questo bisogno fisiologico viene captato dal fotografo Marco Calò che spensieratamente ogni tanto si lascia andare pure lui!
Single non è un lavoro di denuncia, non è una panoramica di ritratti di persone dallo status single, ma è semplicemente un focus abbastanza ravvicinato (il punto di vista è sempre molto vicino al soggetto) di situazioni in cui principalmente dei giovani, o meglio dei trentenni, agiscono o non agiscono spensieratamente. Il single non è che sia più spensierato di altri, ma ha più possibilità per esserlo, in realtà anche le coppie possono essere single!
In Italia, la fascia dei trentenni è molto particolare, è un’età in cui spesso ancora si studia, si è già cominciato a lavorare magari da una decina d’anni, si ha ancora la forza per iniziare nuovi progetti; non si sa cosa fare… si vive ancora con i genitori, arrivano i primi figli.
In questo reportage il messaggio è la spensieratezza.
Immaginiamo un mondo senza “pensieri”, ovviamente non un mondo bigotto, ma un mondo privo di macro-preoccupazioni in cui gli unici “pensieri” sono quelli che possiamo controllare direttamente. La Terra è single, io sono single, tutti siamo nati single, tutti sono dei potenziali single ma come scrive Gabriel Garcia Màrquez: “non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso”.
Marco Calò
Il compito della giuria chiamata a giudicare i lavori presentati per “Attenzione Talento Fotografico” è stato particolarmente difficile, vista la notevole qualità e l’altissimo standard di presentazione dei progetti inviati. Questa situazione fa bene sperare per il futuro della fotografia in Italia, che sembra finalmente prendere il volo, dando spazio alle espressioni variegate di un gruppo di giovani autori che si fanno apprezzare per la loro qualità e per la loro consapevolezza, con un forte domino del linguaggio e delle potenzialità sociali della fotografia. Tutte le opere premiate e menzionate hanno avuto un forte apprezzamento dalla giuria; il primo premio è andato al progetto Single di Marco Calò perché, forse con maggiore personalità e controllo del mezzo fotografico, ha proposto in questa serie di fotografie un autoritratto generazionale, non esente da autoironia e desiderio trasgressivo, che ci consente di conoscere aspetti della realtà giovanile non facilmente comunicabili con altri linguaggi. La potenzialità sociale del lavoro lo rende particolarmente adatto ad una comunicazione che vada, come auspicato, abbondantemente al di là della comunità degli “addetti ai lavori” per raggiungere un pubblico, soprattutto di giovani, molto più vasto.
Roberto Koch/Contrasto, membro della giuria
Nato nel 1971 a Lecce, diplomato alla Scuola di Fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze, Marco Calò vive e lavora a Firenze. Il suo lavoro nasce dall’interesse per la sociologia e l’osservazione della nostra società. Collabora con varie riviste e nel 1999 fonda la casa editrice CalCo Editore, dedicata alla fotografia contemporanea. Insegna fotografia presso la scuola Art.e School di Firenze.
Pellegrini
Fotografie di Tommaso Bonaventura
Menzione Speciale
I pellegrini cristiani del XXI secolo non sono certo quelli del XII, ma i tracciati su cui si muovono sono spesso gli stessi e le dimensioni quantitative del fenomeno tuttora significativi e in espansione. A migliaia, i pellegrini attraversano l’Europa sulle tracce di una storia cominciata più di mille anni fa; simili a uccelli migratori, sentono il richiamo della propria cultura, la forza della tradizione, il fascino irresistibile dell’organizzazione collettiva delle emozioni: viaggiano per chilometri singolarmente o in gruppi, per espiare peccati o per grazia ricevuta, per sfidare se stessi o sperando in un miracolo.
Questo lavoro nasce dall’esigenza di comprendere le motivazioni che spingono ogni anno centinaia di migliaia di persone a mettersi in viaggio per raggiungere luoghi dai nomi ormai mitici: Lourdes, Czestochowa, Fatima, Santiago de Compostela, Medjougorie, S. Giovanni Rotondo. Nel corso del 2001, 2002 e 2003, ho seguito questa eterogenea umanità a piedi, in treno, in bus, attratto dalla loro speciale relazione con il territorio, sempre vissuto attraverso il filtro della storia, come fosse un solco da ripercorrere guidati dalle suggestioni e dalle esperienze delle generazioni precedenti. Il territorio così vissuto si umanizza, si fa rapporto con chi lo ha già percorso, diviene frontiera temporale con il passato. Acquisire una tradizione significa scegliere una appartenenza: i “Pellegrini” che ho conosciuto la sottoscrivono ogni anno, con i gesti e i riti di sempre, simboli di una storia millenaria che si ripropone nel presente.
Tommaso Bonaventura
Tommaso Bonaventura è nato a Roma nel 1969. Diplomato in fotogiornalismo allo IED – Istituto Europeo del Design di Roma, inizia a lavorare come assistente fotografo e a collaborare con l’agenzia fotogiornalistica “Sintesi”. Alcuni suoi reportage compaiono sulle maggiori testate italiane. Dal 1996 è fotografo di staff dell’agenzia “Contrasto”.
Pentecostal Faithful
Fotografie di Matteo Danesin
Menzione Speciale
Queste immagini fanno parte di un progetto iniziato l’anno scorso, insieme ai miei due soci e al CESTIM, onlus veronese che lavora intorno al tema dell’immigrazione, prestando aiuto agli stranieri e svolgendo opera di divulgazione culturale.
Per molti degli africani arrivati in Italia, la Chiesa è il principale punto di riferimento e la Fede è una forma di salvaguardia delle loro radici in un ambiente spesso ostile.
Le mie fotografie, scattate durante le loro cerimonie pretendono di raccontare i loro raduni. In queste immagini, attraverso un’originale simbologia, si evidenzia la loro cultura ma anche le molte contaminazioni con la nostra. Scaturisce anche la forza della loro fede, che li spinge a manifestare con grande ricchezza anche in luoghi particolarmente poveri.
Matteo Danesin
Matteo Danesin è nato a Padova nel 1971, in una famiglia di appassionati e prefessionisti della fotografia. Inizia a lavorare come fotografo poco più che ventenne, in particolare sull’architettura e il reportage. Attualmente collabora con diverse pubblicazioni e lavora per istituzioni e aziende.
Teheran 2004
Fotografie di Guia Besana
Menzione Speciale
Teheran: fine Dicembre 2003 inizio Gennaio 2004.
Parto con l’intenzione di fotografare ciò che mi appare intorno, collezionare visioni in una città che sembra una scatola di cipria.
Come spesso accade quando la macchina fotografica rappresenta il tuo occhio, esplori nuove aree attraverso le tue esperienze, interpretando. Mi hanno subito attratto impercettibili sfumature che evocano dell’Iran la complessa struttura sociale. Messaggi equivoci, reazioni inconsuete. In Iran il nero dei chador nasconde sguardi attenti, ricordi di una libertà lontana. Giovani donne cresciute con il velo, lo indossano e talvolta, con non-chalance, lo fanno un po’ “cascare”. Un senso di sospensione fra due generazioni.
Tutto si muove con curiosa frenesia, poi … la notte.
Nel buio si sente il rumore di milioni di televisioni che illuminano le sale da pranzo delle case, un gatto che miagola sulla strada.
Il silenzio.
Si attende che qualcosa cambi.
Guia Besana
Guia Besana è nata nel 1972 a Borgosesia, in provincia di Vercelli e abita a Milano. Diplomata allo IED – Istituto Europeo del Design, ha lavorato con molti fotografi – Giorgia Fiorio, Peter Marlow, Mark Power, Ferdinando Scianna, Luc Delahaye e Stuart Franklin - come assistente. Dal 2002 collabora come assistente all’agenzia Magnumphotos di Parigi.
08
marzo 2005
Attenzione Talento Fotografico Fnac 2004
Dall'otto marzo al 05 maggio 2005
fotografia
Location
FNAC
Torino, Via Roma, 56, (Torino)
Torino, Via Roma, 56, (Torino)
Orario di apertura
Lun - Sab 9.30-20, Dom 10-20
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