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IdeARTe per la Manifattura
La Gam di Bologna ha bandito un concorso di idee volto alla realizzazione di un lavoro d’arte pubblica nello spazio esterno della nuova sede della Manifattura delle Arti.
Comunicato stampa
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La Galleria d'Arte Moderna intende creare un parco all'interno della Manifattura delle Arti nel quale verranno collocate le opere da esterno che fanno già parte della collezione. A queste nel tempo se ne aggiungeranno delle nuove, alcune delle quali saranno realizzate site specific secondo le più attuali indicazioni della “Public Art”.
Il termine, nato negli anni Sessanta, ha assunto una plurivocità di connotazioni che danno adito a una vasta gamma di interventi nel pubblico e con il pubblico, mentre grande rilevanza assume il luogo che appartiene alla collettivita' ed è accessibile ad una larga maggioranza di persone.
A questo scopo e grazie al finanziamento regionale ricevuto dall’Assessorato alla Programmazione Territoriale (legge 16/2002 sulla qualità architettonica) la Gam di Bologna ha bandito un concorso di idee volto alla realizzazione di un lavoro d'arte pubblica nello spazio esterno della nuova sede della Manifattura delle Arti. I progetti degli artisti invitati a partecipare (Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Emilio Fantin, Andrea Fogli, Armin Linke, Eva Marisaldi e Marco Samorè) saranno esposti per la durata della mostra nelle sale dello Spazio Aperto.
La Giuria del Concorso composta da Peter Weiermair (Presidente), Dede Auregli, Roberto Daolio, Mario Lupano, Piero Orlandi e da Mili Romano ha deciso all'unanimità di attribuire il premio al progetto
“AAVV” (Autori Vari) di Eva Marisaldi
che, oltre a ricevere il contributo in denaro stanziato dalla Regione, verrà realizzato nel giardino della futura sede della GAM secondo i tempi previsti dai cantieri esterni alla Manifattura delle Arti e grazie ai finanziamenti derivanti legge 717/49 sul 2%.
Le motivazioni della giuria che hanno decretato il progetto vincitore sono le seguenti:
"… per l’adesione al tema e l’efficacia del progetto costruito sull’intreccio di elementi molteplici.
L’artista ha proposto una riflessione sullo specifico artistico e museale, ma anche sull’uso che il pubblico può fare di un monumento cittadino. Si interviene da un lato sull’idea della vetrina in un contesto museale, dunque apparentemente riconoscibile come ambito d’arte , ma con indubitabile riferimento alla possibilità di “esibizione” di categorie merceologiche diverse in una tautologia iperreale della realtà. Il gioco si moltiplica poi nella continua attualizzazione dei contenuti espositivi e ulteriormente nella struttura architettonica di contenimento appoggiata su un basamento che riconferma l’ambito della tradizione artistica insieme sconfessandolo per la struttura minimale che sorregge. Il “monumento” che si propone al pubblico nella distrazione è anche un insieme di superfici vergini passibili , d’altro canto, anche di interventi attivi, proprio come accade solitamente sui muri dei luoghi urbani.
La Giuria ha espresso inoltre il suo apprezzamento per tutti i progetti pervenuti e in particolare ha segnalato il progetto Il bosco delle robinie di Alessandra Andrini inteso a sottolineare la possibilità di persistenza di un angolo “naturale”, cresciuto spontaneamente all’interno di un incolto cittadino. Il progetto si inserisce nelle più avanzate teorie paesaggistiche a carattere internazionale di “giardino in movimento” contro ogni rigida e artificiosa progettazione giardinistica e la Giuria ne caldeggia la realizzazione mediante l’eventuale futura acquisizione da parte del Museo."
Il termine, nato negli anni Sessanta, ha assunto una plurivocità di connotazioni che danno adito a una vasta gamma di interventi nel pubblico e con il pubblico, mentre grande rilevanza assume il luogo che appartiene alla collettivita' ed è accessibile ad una larga maggioranza di persone.
A questo scopo e grazie al finanziamento regionale ricevuto dall’Assessorato alla Programmazione Territoriale (legge 16/2002 sulla qualità architettonica) la Gam di Bologna ha bandito un concorso di idee volto alla realizzazione di un lavoro d'arte pubblica nello spazio esterno della nuova sede della Manifattura delle Arti. I progetti degli artisti invitati a partecipare (Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Emilio Fantin, Andrea Fogli, Armin Linke, Eva Marisaldi e Marco Samorè) saranno esposti per la durata della mostra nelle sale dello Spazio Aperto.
La Giuria del Concorso composta da Peter Weiermair (Presidente), Dede Auregli, Roberto Daolio, Mario Lupano, Piero Orlandi e da Mili Romano ha deciso all'unanimità di attribuire il premio al progetto
“AAVV” (Autori Vari) di Eva Marisaldi
che, oltre a ricevere il contributo in denaro stanziato dalla Regione, verrà realizzato nel giardino della futura sede della GAM secondo i tempi previsti dai cantieri esterni alla Manifattura delle Arti e grazie ai finanziamenti derivanti legge 717/49 sul 2%.
Le motivazioni della giuria che hanno decretato il progetto vincitore sono le seguenti:
"… per l’adesione al tema e l’efficacia del progetto costruito sull’intreccio di elementi molteplici.
L’artista ha proposto una riflessione sullo specifico artistico e museale, ma anche sull’uso che il pubblico può fare di un monumento cittadino. Si interviene da un lato sull’idea della vetrina in un contesto museale, dunque apparentemente riconoscibile come ambito d’arte , ma con indubitabile riferimento alla possibilità di “esibizione” di categorie merceologiche diverse in una tautologia iperreale della realtà. Il gioco si moltiplica poi nella continua attualizzazione dei contenuti espositivi e ulteriormente nella struttura architettonica di contenimento appoggiata su un basamento che riconferma l’ambito della tradizione artistica insieme sconfessandolo per la struttura minimale che sorregge. Il “monumento” che si propone al pubblico nella distrazione è anche un insieme di superfici vergini passibili , d’altro canto, anche di interventi attivi, proprio come accade solitamente sui muri dei luoghi urbani.
La Giuria ha espresso inoltre il suo apprezzamento per tutti i progetti pervenuti e in particolare ha segnalato il progetto Il bosco delle robinie di Alessandra Andrini inteso a sottolineare la possibilità di persistenza di un angolo “naturale”, cresciuto spontaneamente all’interno di un incolto cittadino. Il progetto si inserisce nelle più avanzate teorie paesaggistiche a carattere internazionale di “giardino in movimento” contro ogni rigida e artificiosa progettazione giardinistica e la Giuria ne caldeggia la realizzazione mediante l’eventuale futura acquisizione da parte del Museo."
26
gennaio 2005
IdeARTe per la Manifattura
Dal 26 gennaio al 27 marzo 2005
arte contemporanea
Location
SALA MAGGIORE EX GAM
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Orario di apertura
10–18 dal martedì alla domenica; chiuso il lunedì
Vernissage
26 Gennaio 2005, ore 18-21
Autore
Curatore